Magazine, 22/04/2021.
The Ocean Race punta a rendere la prossima edizione del giro del mondo a vela in equipaggio 2022-23 un evento con impatto climatico positivo. L'iniziativa rientra nel nell'ambizioso programma contro il cambiamento climatico e una parte integrante del lavoro per la protezione e la salvaguardia degli oceani. Il programma affronta il problema della riduzione di emissioni di gas effetto-serra legate alla regata (GHGs) con una serie di attività pensate per creare un impatto positivo. L'iniziativa non si limita alla logistica legata all’organizzazione dell'evento, ma guida e ispira tutti coloro che lavorano nell’ambito della regata perché abbiano un effetto positivo sul clima, ivi inclusi gli equipaggi partecipanti, gli sponsor e i fornitori ufficiali. Il programma mira anche ad oltrepassare l’audience tradizionale della regata per raggiungere nuovo pubblico, dai ragazzi ai policy-maker, per spingerlo a un’azione per il clima.
L'annuncio arriva nella Giornata Mondiale della Terra, il movimento globale per una azione positiva per il pianeta. Quest'anno la giornata si focalizza sulla crisi climatica, la distruzione ambientale e il bisogno di salvaguardare la Terra. Anne-Cécile Turner, direttore della sostenibilità di The Ocean Race dice: "Dei mari puliti sono fondamentali per tutta la vita sulla terra, ma sono ormai al punto di rottura. Siamo determinati a fare tutto ciò che possiamo per aiutare. È una sfida enorme puntare a divenire un evento a impatto positivo per il clima nei prossimi 18 mesi, ma abbiamo un’opportunità avere un impatto significativo a livello mondiale, e puntare allo straordinario fa parte del nostro DNA. Lo sport ha il potere di accelerare il cambiamento e non c'è tempo da perdere". Questi sono alcuni punti principali del programma:
Gli organizzatori di The Ocean Race mirano a divenire climate positive per la fine della prossima edizione, riducendo di oltre la metà le emissioni di gas serra. The Ocean Race ha identificato la possibilità di una riduzione dei gas serra fino al 45% nella prossima edizione rispetto all’evento 2017-18. Un obiettivo che potrà essere raggiunto grazie alla combinazione di una migliore logistica, all’uso di energia da fonti rinnovabili e alla gestione delle risorse, inclusi i materiali, il cibo, la gestione dei rifiuti e dell’acqua. Essere ‘Climate Positive’ significa infatti ridurre le emissioni di gas serra prodotti. L’impatto positivo sarà possibile adottando un approccio di riduzione dell’emissione di anidride carbonica, più che di gas serra, idealmente con un approccio blu unito all’impatto positivo della comunicazione sulla sostenibilità della regata.
Nel corso della passata edizione, le emissioni dell’organizzazione sono state calcolate in un terzo delle emissioni totali, prendendo in considerazione anche i team, gli sponsor e gli ospiti. Anne-Cécile Turner aggiunge: "Perchè The Ocean Race possa avere un impatto positivo sul clima nell’edizione 2022-23 è necessario che i paesi che visitiamo, i nostri partner e gli equipaggi facciano questa strada insieme a noi. La maggioranza degli stakeholder stanno facendo passi avanti per il clima, e siamo in rotta per raggiungere il nostro obiettivo. La collaborazione è la chiave per proteggere e salvare gli oceani. Continueremo a cercare opportunità per spingere all’azione ovunque potremo".
L’iniziativa sostiene gli impegni mondiali e gli obiettivi scientifici per limitare il riscaldamento globale a 1,5°, come concordato dagli accordi di Parigi. The Ocean Race è anche entrata a far parte dell’iniziativa Sports for Climate Action delle Nazioni Unite, come parte di una risposta e un impegno collettivo per l’azione contro il cambiamento climatico nel corso del decennio dedicato alla salvaguardia degli oceani. Il programma di sostenibilità di The Ocean Race ‘Racing with Purpose’ è sostenuto e realizzato in collaborazione con il Premier Partner 11th Hour Racing.