Teatri, scuola, impianti sciistici, seconde case: la bozza del Dpcm di Draghi valido fino a Pasqua

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Magazine, 26/02/2021.

Potrebbe essere una boccata d'ossigeno per il mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo il nuovo Dpcm - il primo del governo Draghi - in materia di contenimento del contagio da Covid-19. Il documento ufficiale ancora non c'è, ma è atteso nei prossimi giorni per poi entrare in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021, andando a far seguito al Dpcm del 14 gennaio 2021 (tuttora in vigore, fino al 5 marzo 2021) e a coprire la festa di Pasqua. Nel frattempo abbiamo una bozza del Dpcm, valido indicatore per capire la direzione presa dal nuovo governo nella lotta al Covid-19.

Il nuovo Dpcm non prevede grossi stravolgimenti, diciamolo subito: sono confermati l'obbligo di mascherina all'aperto e al chiuso, il distanziamento interpersonale di un metro, il coprifuoco in orario notturno dalle 22.00 alle 05.00, la capienza massima del 50% nei mezzi pubblici. Nella bozza del nuovo Dpcm valido dal 6 marzo resta anche la divisione delle zone a rischio in base a fasce di colore, con probabile cambio dei colori il lunedì e non più il venerdì.

Le novità potrebbero invece arrivare dalla riapertura di alcune attività: la riapertura di teatri e cinema è fissata per il 27 marzo (non una data a caso: è la giornata mondiale del teatro), anche se chiaramente con ingressi limitati e distanziamento obbligatoria, mentre per quanto riaguarda i musei l'apertura in zona gialla potrebbe essere estesa anche al weekend, previa prenotazione. Teatri, cinema e musei sarebbero comunque aperti solo in zona gialla. La scuola dovrebbe proseguire in presenza almeno al 50%.

Tra le altre attività, resterebbero invariate le disposizioni per bar e ristoranti - aperti solo in zona gialla fino alle 18.00 (con l'introduzione di un numero massimo di 4 persone per ogni tavolo), con sola possibilità di servizio da asporto e delivery in zona rossa o arancione - e per i negozi. Tra le decisioni più restrittive, da segnalare la chiusura di barbieri e parrucchieri nelle zone rosse. Centri termali e centri benessere rimarrebbero invece sempre chiusi fino al 6 aprile, così come palestre, piscine, discoteche e pure gli impianti sciistici.

Per quanto riguarda gli spostamenti, in aggiunta alla già confermata proroga del divieto di spostamento tra regioni fino al 27 marzo 2021 (sempre salvo comprovati motivi di salute, lavoro e necessità), restano valide sia la deroga per gli abitanti dei comuni con meno di 5000 abitanti, ai quali anche in zona arancione o rossa è consentito muoversi verso un altro comune nel raggio di 30 chilometri (ma non verso il capoluogo di provincia); sia quella che prevede la possibilità per chi abita in zona gialla e arancione (non in zona rossa) di fare visita ad amici e parenti una volta al giorno (all'interno del comune se la zona è arancione; della ragione se è gialla) per un massimo di due persone (alle quali si possono eventualmente aggiungere figli minori di 14 anni). Le seconde case, infine, possono sempre essere raggiunte anche in un'altra regione, ma solo con il proprio nucleo familiare e se si può dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data precedente all'entrata in vigore del Dpcm del 14 gennaio 2021.

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