Premio Strega 2020: i finalisti. Da Carofiglio a Veronesi, ecco chi può vincere

Magazine, 02/07/2020.

Giovedì 2 luglio 2020 è una data che i lettori appassionati hanno già segnata da tempo: come da tradizione durante la serata verrà assegnato il Premio Strega. L'appuntamento, che si svolge a Roma a Villa Giulia, con misure strette a causa del covid, sarà anche trasmesso in diretta su Rai3 a partire dalle 23, quando verrà nominato il vincitore della settantaquattresima edizione.

I finalisti sono Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri), Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi), Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli), Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori), Valeria ParrellaAlmarina (Einaudi), e Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo).

Quest'anno non c'è, dunque la solita cinquina, bensì una sestina, in base a una norma del regolamento che prevede che nel caso in cui nella graduatoria dei primi cinque non sia compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, accede alla seconda votazione il libro (o in caso di ex aequo i libri) con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei (o più) candidati. Lo stesso era accaduto nel 1953, 1960, 1961, 1963, 1979, 1986 e 1999.

Tra i finalisti che sembrano più favoriti per la vittoria dell'ambito premio letterario ci sono Gianrico Carofiglio, con la sua ultima fatica che vede un nuovo caso per l'avvocato Guido Guerrieri, e Sandro Veronesi con il suo Colibrì, alias Maro Carrera e la sua vicenda umana e familiare ricca di pathos. Se vincesse Veronesi, già premiato con lo Strega nel 2006 per Caos Calmo, si tratterebbe della seconda volta nella storia dello Strega, in cui uno scrittore ottiene due volte la vittoria, dopo Paolo Volponi.

Potrebbero rivelarsi vittoriosi e non sono da sottovalutare anche Ragazzo Italiano, romanzo d'esordio del settantaseienne Gian Arturo Ferrari, che tra autobiografia e romanzesco, traccia un quadro della storia italiana e milanese dal dopoguerra ad oggi, e Tutto chiede Salvezza del romano Daniele Mencarelli, storia di un trattamento sanitario obbligatorio su un ragazzo ventenne.

In lizza anche il romanzo autobiografico di Bazzi, Febbre, in cui si racconta non solo di come ha scoperto di avere l'Hiv, ma anche di cosa significa vivere alla periferia di Milano, in quella Rozzano dove si mescolano rapper, tossici, operai, famiglie venuta dal sud con le loro tradizioni e da cui difficilmente si riesce ad emergere. 

Il tema della delinquenza giovanile è affrontato anche da Valeria Parrella in Almarina, romanzo ambientato nel carcere di Nisida dove insegna la cinquantenne Elisabetta Maiorino e dove si svolgerà l'incontro che le cambierà la vita quello con la giovane romena Almarina

Di Chiara Pieri

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