Fondo pensione: come e perché richiedere la RITA

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Magazine, 22/06/2020.

La pensione è un tema in questi anni sempre più dibattuto e coinvolge tanto la classe politica quanto l’opinione pubblica. Negli ultimi tempi, infatti, sono state introdotte importanti novità con l’istituzione della Quota 100. Come tutti i cambiamenti che interessano la società, anche questa soluzione ha raccolto pareri contrastanti, del tutto agli antipodi.

L’attenzione degli italiani, al contempo, si è concentrata sempre di più sul fondo pensione: uno strumento che negli ultimi tempi sta incontrando grande favore, visto che permette di organizzare al meglio il proprio denaro allo scopo di trascorrere l’età pensionabile in condizioni ottimali.

Il meccanismo di questa soluzione è molto simile a quello che caratterizza gli investimenti. Optando per un fondo, infatti, si sceglie di mettere periodicamente da parte, a prescindere dalle imposte statali per la pensione, una quota della propria retribuzione.

In questo modo, si arriverà in prossimità dell’età pensionabile avendo maturato una buona somma di denaro, che potrà essere usata per assicurarsi una rendita anche prima del raggiungimento della pensione di vecchiaia. Una delle soluzioni più efficaci presentata in questi anni è senz’altro la RITA, acronimo per Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Molte persone hanno scelto di affidarsi a questo fondo pensione considerandolo il più affidabile e il più adatto alle proprie necessità.

I requisiti del fondo pensione RITA

Questo fondo permette di usufruire della somma accumulata nel corso degli anni lavorativi anche prima di andare in pensione e può arrivare ad accorciare la vita lavorativa delle persone fino a dieci anni. I requisiti per richiedere l'erogazione della RITA sono pochi e facilmente raggiungibili

Prima di tutto, è necessario aver aderito a una forma pensionistica da non meno di cinque anni, al fine di aver maturato denaro a sufficienza per avere una rendita stabile. Bisognerà poi avere minimo 62 anni e aver maturato almeno venti anni di contributi. Se invece non si ha un impiego da almeno ventiquattro mesi, la richiesta per l'erogazione di RITA può venir fatta anche dieci anni prima dell'età pensionabile, ovvero a partire dai cinquantasette anni.

La cifra della rendita sarà inevitabilmente condizionata da diversi fattori, quali, ad esempio, da quanto tempo si è iscritti al fondo pensione e la cifra che si va a versare ogni mese. Per fare un esempio concreto, se si è iniziato a versare i contributi al fondo pensione partendo dai trent'anni, con una cifra pari a 95 euro al mese, arrivati all'età in cui è possibile richiedere l'erogazione di RITA, si avranno a disposizione circa 1000 euro al mese.

Come viene erogata la rendita RITA

Innanzitutto, è indispensabile stabilire la modalità di frazionamento del capitale e la frequenza con cui erogare il pagamento. Si può decidere di optare per una soluzione di versamento mensile, una che preveda una corrispondenza bimestrale e un’ultima con la possibilità di erogazione trimestrale. Inoltre, molto importante da ricordare, è possibile scegliere di non riscattare tutto il fondo pensione come Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.

Si può decidere, infatti, di riscattarne solo una determinata cifra prima dell'età pensionabile, lasciando il restante denaro sul fondo, in modo che questo possa fungere da pensione integrativa, riscattabile a partire dal raggiungimento della pensione di vecchiaia, andando ad aumentare la cifra percepita in questo periodo.

Inoltre, anche una volta che si è iniziato a ricevere la RITA, il denaro accumulato nel corso del tempo resterà nel fondo pensione e, in questo modo, sarà possibile continuare a godere dei vantaggi offerti dal tipo di investimento scelto inizialmente.

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