Open Innovation: l'innovazione come chiave di sviluppo del business

Magazine, 10/07/2020.

Qual è il segreto del successo di un’attività industriale? Secondo Fabrizio Di Amato del gruppo Maire Tecnimont, è indubbiamente l’innovazione continua: questo è uno dei motivi che lo hanno spinto a finanziare la cattedra di Open Innovation alla Luiss Guido Carli di Roma.

Gruppo industriale multinazionale leader nell’ingegneria impiantistica, soprattutto nel settore degli idrocarburi, Maire Tecnimont sta sviluppando una reale crescita in ambito di energie rinnovabili e green chemistry.

Oltre a questo, ha deciso di impegnarsi in un progetto che vede riuniti Andrea Prencipe, Rettore della Luiss Guido Carli ed Henry Chesbrough, direttore del Garwood Centre for Corporate Innovation dell’Università della California a Berkeley, che è il detentore della cattedra.

Ma cosa significa Open Innovation e come si lega al mondo del business?

Come ha precisato il rettore Andrea Prencipe durante l’inaugurazione della cattedra, ciò che differenzia l’Open Innovation dalle altre forme di collaborazione per l’innovazione: «risiede nella ricerca di partnership non ovvie che possano quindi offrire conoscenze, idee, competenze, informazioni non convenzionali, inaspettate, impensate ed a volte impensabili».

Il mondo imprenditoriale contemporaneo può trarre grandi vantaggi dell'Open Innovation, che si presenta come una vera e propria rivoluzione: si tratta di un metodo che apre le aziende verso l’esterno con un obiettivo comune che è quello della crescita e dello sviluppo, grazie soprattutto a idee innovative, supportate dalla tecnologia. Attraverso l’Open Innovation vengono coinvolte diverse realtà professionali, che, contaminandosi a vicenda, danno vita a processi virtuosi e di successo.

Il corso tenuto da Chesbrough propone anche un progetto di ricerca sull’analisi dei principi alla base della disciplina. Le aziende con questo tipo specifico di formazione potranno perseguire obiettivi significativi in campo economico, sociale e di sostenibilità ambientale.

Secondo il professor Chesbrough, l’Open Innovation ha cambiato anche il metodo di acquisizione delle conoscenze essenziali, per cui l’innovazione aziendale del mondo contemporaneo deve: «far tesoro in maniera sistematica di collaborazioni, idee e risorse esterne rispetto al perimetro societario classicamente inteso. Dalle start-up al mercato globale delle idee e dei brevetti, questo modello illustra meglio dei precedenti perché un’azienda non abbia più bisogno di controllare, quasi di possedere, i processi di innovazione dall’inizio alla fine».

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