Nilde Iotti: l'omaggio di Mattarella alla «madre della Repubblica» a 100 anni dalla nascita

Magazine, 10/04/2020.

Dalle staffette da partigiana della Resistenza all'Assemblea Costituente, fino alla Presidenza della Camera dei Deputati, la prima volta per una donna nella nostra Repubblica. Il 10 aprile 2020, a cento anni dalla sua nascita, Nilde Iotti è ancora una «madre della Repubblica», per riprenderne l'omaggio nella nota rilasciata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una madre che ha visto nascere e che ha accompagnato, passo dopo passo, il percorso costituzionale dell'Italia. Ma anche un simbolo per l'emancipazione femminile e per la lotta in favore dei dirtti delle donne.

A Nilde Iotti il merito di aver speso «tutta la vita nelle istituzioni per dare piena attuazione ai principi costituzionali e consolidare così legami tra democrazia e società». Un legame complesso e travagliato negli anni del suo presidio alla Camera dei Deputati, nel drammatico segno del terrorismo di piombo e minacciato dalle ferite lasciate aperte dalla ricostruzione post-bellica. Eppure, nonostante  e anzi proprio per i mala tempora, l'Assemblea legislativa assumeva, nell'ideale politico di Nilde Iotti, un valore centrale, assurgendosi a guida di un processo di confronto e incontro fra le diverse volontà politiche di un Paese frastagliato.

Nel suo discorso d'insediamento come Presidente della Camera dei Deputati, pronunciato in piedi dinnanzi all'Assemblea il 20 giugno 1979, Nilde (nata Leonilde) Iotti non mancava di rilanciare la sua lotta determinata per i diritti delle donne, da quelli politici a quelli civili. «Io stessa - non ve lo nascondo - vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione».

Un messaggio di orgoglio, rivendicazione, ma anche di profondo senso delle istituzioni, in quello che Nilde Iotti non esitava a definire un momento «drammatico e difficile». «Il suo impegno e la sua testimonianza rimangono patrimonio della memoria della Repubblica», la omaggia oggi Mattarella. Una lezione dal passato per il futuro, dalla voce di una madre della Repubblica che per il suo Paese non ha avuto paura di alzare la testa.

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