Amarone della Valpolicella è l'etichetta di vino più apprezzata della Cina

Magazine, 27/03/2020.

La Cina negli ultimi anni ha manifestato un vivo e particolare interesse per i vini veneti. Se il tè è la bevanda più consumata, le cantine italiane sembrano destinate a mutare questa situazione grazie ad una crescita che aumenta in modo determinante, con un’accelerazione senza precedenti.

Vini veneti in Cina: perché rappresentano uno status symbol?

Il popolo cinese ha dimostrato profonda conoscenza e apprezzamento dei vini italiani, soprattutto quella fascia di popolazione con reddito medio alto.

L’associazione è principalmente legata alla qualità e al territorio.

Le stime derivanti dagli studi recenti attestano l’Amarone Made In Italy quale prodotto più apprezzato dagli esperti locali e dai residenti.

Un dato che non sorprende se si considera che i vigneti di Valpolicella permettono di originare una tipologia di vino famosa in tutto il mondo.

Non solo, la Cina si dimostra grande apprezzatrice del Ripasso, del Recioto e dei Brut Rosè.

Tra le etichette di Amarone della Valpolicella che capeggiano per l’esportazione nel Paese, ai primi posti si trova Accordini Igino.

Facendo attenzione alla storia del Paese è possibile apprezzare come negli ultimi quindici anni l’Amarone della Valpolicella sia tra le maggiori attenzioni del mercato cinese.

Non si tratta quindi di moda del momento ma di un rapporto maturato negli anni, al punto che la distribuzione locale del prodotto è diventato un business prestigioso.

Il vino italiano è per molti orientali un punto fermo a livello internazionale, sia per l’eccelsa qualità dei vitigni italiani che per il lavoro di aziende che forniscono i prodotti attenendosi a standard e aspettative elevate.

Un valore ancor più importante se si pensa che in Cina, a differenza dell’Italia, non c’è una vera e propria tradizione legata al mercato del vino.

Vi sono le bevande alcoliche ma queste rappresentano per la popolazione una sorta di prodotto secondario.

Per molti anni la situazione politica e sociale non ha permesso una grande espressione in questo senso, per questo motivo l’industria enogastronomica è piuttosto recente e riconducibile alla modernità.

Nonostante il Governo cinese abbia deciso di investire in modo intensivo per la produzione di vino e quindi per l’acquisizione e lo sviluppo di vigneti locali, questo non ha prodotto alcuna frenata sull'espansione del mercato italiano ma ha invece avuto un effetto opposto.

In Cina attualmente c’è un business che racchiude un milione di vini diversi, si tratta del più grande al mondo, più ingente addirittura degli Stati Uniti d'America e della stessa Italia.

Vengono commercializzati vini di ogni tipo ed è un onore poter dire che l’Italia è leader mondiale nella produzione e distribuzione locale.

Merito della Regione è certamente continuare a fondare l'essenza primaria nelle proprie radici, consentendo a molti produttori locali di potersi aprire a nuovi mercati grazie ad una terra che regala ottimi frutti.

La Cina, in questo caso, è molto più di un impero commerciale.

Vista la sua espansione e la crescita economica, rappresenta il fulcro di un forte potere d’acquisto.

In questo business, l’Amarone della Valpolicella Accordini ha avuto un boom notevole, grazie alla capacità direttiva di guardare al futuro, anticipando i tempi, lavorando a progetti interessanti con un continuo rinnovamento e con un occhio particolare a procedure di vinificazione e all'espansione di nuovi vigneti.

Il nuovo millennio ha rappresentato una scommessa, ad oggi Accordini può dire di averla cavalcata egregiamente e vinta, riuscendo a coniugare il pregio di un passato ricco di storia e tradizione ad una modernità che si accompagna a tecniche e avanguardie completamente nuove.

Non sorprende quindi che l'etichetta di Amarone della Valpolicella sia tra i prodotti più venduti nel Paese del dragone e che riesce ad avere un valore ancor più immenso poiché rappresentativo dell'intero Veneto e chiaramente di produzioni italiane.

Perché l’Amarone della Valpolicella è diventato un classico italiano per la Cina?

L’Amarone è, come spiega l’esperto enologo Guido Accordini, un grande classico il cui sapore ha stregato tantissime personalità intellettuali del calibro di Ernest Hemingway.

Ovviamente, la sua predominanza è dovuta alla capacità di avere caratteristiche distintive molto forti.

L’Amarone è un vino buono, con un sapore intenso al palato, un profumo complesso e un gusto unico al mondo. Il suo carattere deciso è certamente il motore della sua predominanza e fama nel mondo vinicolo.

Guido Accordini, esperto di Amarone della Valpolicella ed imprenditore agricolo con una storia decennale alle spalle, ha potuto prima di altri, comprendere la potenza dell’esportazione del vino nella terra cinese.

Oggi i dati lo dimostrano, in Oriente il 50% dei vini arriva dal Veneto, una possibilità per le aziende veramente importante, anche se molte in tempi passati hanno perso occasione di levarsi verso nuovi orizzonti.

Si tratta oggi di numeri da capogiro, considerando il numero di abitanti in Cina e l’export di vino.

Va inoltre ricordato che il Veneto è prima regione italiana in termini di produzione di uva, si parla di cifre importanti che permettono un’attività oltre oceano ancora più intensa.

Una sfida che gli esperti del settore come Guido Accordini e Igino Accordini non potevano lasciarsi sfuggire.

Chi sono i bevitori amanti dell’Amarone in Cina?

La ricerca portata avanti dal Consorzio di tutela vini Valpolicella offre un quadro emblematico del profilo di coloro che in Cina apprezzano le etichette italiane.

I bevitori dell’Amarone sono prevalentemente uomini, under 35, con una buona conoscenza delle denominazioni venete.

Le considerazioni sulla tipologia di vino sono molto incisive, l’Amarone di Accordini non rientra casualmente tra le scelte del settore, poiché è dimostrato che questi consumatori conoscono molto bene i prodotti di riferimento.

In Cina i trentenni sono veri e propri wine lovers, amano i prodotti Made in Italy, si informano, conoscono la qualità e la produzione e sono quindi anche più disposti a spendere.

L’Italia oggi è quarta al mondo per esportazione di vini in Cina, un dato importante che è cresciuto negli ultimi anni in modo inatteso.

Visto l'apprezzamento dimostrato per l'Amarone della Valpolicella di Accordini, è facile immaginare che nei prossimi anni vi sarà un'ulteriore crescita del mercato verso l'Oriente e di una più consistente esportazione in termini di volumi, a dimostrazione della qualità del prodotto e delle sue spiccate doti.

L'impegno di specialisti del settore come Accordini è non solo proseguire nell'espansione dei mercati quanto promuovere la conoscenza del territorio e delle eccellenze locali, affinché queste diventino sempre più un punto di riferimento per tutto l'Oriente.

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