Rimborso biglietti per eventi annullati? Meglio rinunciare: #iorinuncioalrimborso

mentelocale

Magazine, 10/03/2020.

Cosa sta succedendo nel mondo dello spettacolo e della cultura? Il weekend del 22/23 febbraio 2020 per il mondo del teatro, dei concerti, del cinema e dei musei ha segnato l'inizio di un vero e proprio anno zero. L'intero mondo della cultura, che per sua natura si basa sull'incontro, ha visto una drastica riduzione degli spazi di manovra. Dapprima con ordinanze regionali, poi con decreti governativi che hanno di fatto azzerato l'attività dei teatri e in generale degli spettacoli dal vivo. Inizialmente solo per alcune regioni, poi con provvedimenti estesi a tutto il paese. È un sacrificio necessario che il mondo della cultura, del teatro e dello spettacolo ha gli strumenti per capire e razionalizzare, perché sapere è amare. A prescindere da età, sesso, religione o provenienza.

Detto ciò, ogni sacrificio ha dei costi. E quelli che il mondo della cultura - e dello spettacolo dal vivo e del teatro in particolare - sta sostenendo, rischiano di affossare definitivamente un settore già in sofferenza da diversi anni. Riteniamo sia importante parlare di questo adesso, nonostante l'attuale emergenza sanitaria, perché il domani - sia esso il 3 aprile o altra data - arriverà, siamo fiduciosi, e con esso la ripresa della nostra vita sociale e culturale.

Dobbiamo assicurarci che questo importante ambito della nostra civiltà riesca a sopravvivere all'emergenza attuale e a comprendere quante persone che lavorano ci siano dietro uno spettacolo teatrale, una mostra, un concerto o un film. Bisogni da soddisfare, doveri da ottemperare e vite da condurre. Esseri umani, con aspirazioni e speranze, che al momento non sanno come sarà e se potrà esserci un domani e già vivono una crescente angoscia per un oggi che li ha improvvisamente resi disoccupati. I danni economici sono vasti, incalcolabili per ora a causa dell'incertezza del momento e del protrarsi della sospensione dell'attività.  

Che cosa può fare ognuno di noi concretamente adesso? Ad esempio condividere l'appello sui rimborsi fatto da Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, e rinunciare allo storno del biglietto o del tagliando di abbonamento per teatri, auditorium, cinema o mostre. Un sacrificio, è vero, ma anche un gesto di incoraggiamento e sostegno importante per compagnie, artisti, lavoratori dello spettacolo e di un settore che sta soffrendo moltissimo e che rischia di pagare costi altissimi. 

Alcuni spettatori hanno già fatto e promosso questa scelta sui rimborsi (Piccolo Teatro di Milano), alcuni teatri hanno lanciato campagne (Manifatture Teatrali Milanesi), blog nazionali hanno dato voce a questa iniziativa (Anna Bandettini ha abbracciato l'appello di Elio De Capitani, direttore dell'Elfo Puccini) e su Facebook sono nate iniziative spontanee a sostegno della rinuncia ai rimborsi. Anche a mentelocale.it riteniamo nostro compito farci portavoce e sostenere questo appello, una richiesta di aiuto rivolta a tutti coloro che sono spettatrici e spettatori appassionati, occasionali o instancabili sostenitori di una delle arti, per far sì che con un piccolo sforzo da parte di ognuno, qualcuno non sia costretto a dare tutto. 

#iorinuncioalrimborso è un hashtag che desideriamo lanciare, un'iniziativa che vogliamo abbracciare e un gesto che vogliamo condividere. Su Facebook, Twitter, Instagram. Ovunque. Per far sì che da singola iniziativa, #iorinuncioalrimborso diventi un piccolo movimento di chi ha voglia di assumersi una responsabilità civica

Per formalizzare la propria decisione è sufficiente mandare un'email al botteghino del teatro/organizzatore presso cui si è acquistato il biglietto, o eventualmente indirizzarla al servizio di rivendita che è stato utilizzato (ad esempio Vivaticket.it, Happyticket.it, ecc) includendo la copia della ricevuta di acquisto o il biglietto elettronico. 

#iorinuncioalrimborso, #iorinuncioalrimborso, #iorinuncioalrimborso.

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