Tra paesaggi da mille e una notte, tradizioni antiche e calorosa ospitalità: le vie di Fez e il blu di Chefchaouen

Contenuto in collaborazione con Hoppete

Magazine, 08/10/2018.

Il nord del Marocco è un luogo fatto di colori e suoni vibranti che uniscono anime vivaci e differenti. Come i mosaici delle rovine romane di Volubilis, o il ricordo dal sapore Hollywoodiano di Casablanca: qui, incontrerete luoghi stravaganti e affascinanti percorrendo strade tortuose e avventurose che si arrampicano sulle montagne del Rif. Due sono però i gioielli nascosti di questa terra e Hoppete non vede l’ora di farveli conoscere: sono la città di Fez e Chefchaouen, la perla bluFez giace tra le dolci colline del Maghreb e tra le sue vie sembra che il tempo si sia fermato. Antica città imperiale, la più grande delle quattro del Marocco, vi accoglierà nel suo rifugio di tradizioni e cortesia, lasciando scoprire a chi ha pazienza e curiosità un tesoro di racconti e leggende suggestive. Il cuore pulsante della città è la medina, con le sue scuole e moschee sparse lungo il dedalo di strade e vicoli. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1981, Fez custodisce anche la più antica università del mondo fondata da una donna nel IX secolo.Tra le sue architetture, le concerie e i souk non potrete fare a meno di cedere al fascino di questa storica città.

Chefchaouen, invece, si presenta come la fuga ideale dalla frenesia di città come Marrakesch. Fondata da esiliati andalusi intorno alla metà del ‘400, questa incantevole città chiede di essere assaporata con lentezza. Considerata per molti secoli un luogo sacro, Fez si è aperta al mondo soltanto negli anni ’50 rivelando la magia delle sue stradine strette, delle pareti piene di fiori e del suo colore blu. Passeggiare per la medina vi farà scoprire luoghi incantati come piazza Outa-el-Hammam, dove si trova la moschea Tarik-Ben-Ziad che nasconde un minareto ispirato a quello della Torre de Oro di Siviglia, e le numerose botteghe di artigiani che vendono tappeti, teiere in ottone e ceramiche colorate. Sul perché questa città sia dipinta di blu ci sono diverse teorie, alcuni sostengono che siano stati gli ebrei a dipingere le abitazioni per richiamare il colore blu del paradiso, secondo altri, invece, il motivo è puramente pratico: il blu funziona come repellente per le zanzare. Ogni angolo di Chefchaouenvi incanterà: le vie pittoresche, gli scalini blu del centro e i gioielli architettonici, ogni cosa, qui, riporta a una dimensione fiabesca che vi conquisterà al primo sguardo.

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