«Mamma secondo te sono lesbica?»: la domanda di una figlia i dubbi di una madre

Magazine, 03/10/2018.

Buongiorno,

sono sposata è ho tre figli di cui un maschio di 26 anni, una femmina di 23 e l'ultima di 11 anni. È da un po' di tempo che la mia bambina manifesta un disagio seguito da crisi di pianto e di ricerche di risposte da parte mia, mi chiede in continuazione: mamma secondo te sono lesbica? Da premettere che mesi fa controllando la cronologia del suo cellulare, ho scoperto che ha visualizzato dei video porno riguardanti donne che si masturbavano. Pian piano ho cercato di intraprendere un discorso con lei, senza alcuna pressione, dopo qualche giorno di sua spontanea volontà mi ha confessato dei video, ho cercato di tranquillizzarla, a distanza di mesi continua ancora a farmi la stessa domanda, nonostante io le abbia detto che non è lesbica e che se dovesse esserlo non è una colpa, non so come comportarmi, mi devo rivolgere a una figura professionale per farmi aiutare?

Buongiorno,

ho letto la sua mail e l'aspetto che piu mi ha colpito é che lei non si sia meravigliata che sua figlia di 11 anni usi internet per guardare siti porno. Sarà che sono io ad essere fuori tempo ma questo libero accesso a qualsiasi tipo di informazione o di disinformazione mi spiazza. Mi consolo nel notare  che, spesso, questo utilizzo indiscriminato mette a disagio e in difficoltà anche persone piu giovani di me. Ma questo é un altro discorso.

Per rispondere alla sua domanda credo che l'aiuto di un bravo psicoterapeuta possa essere utile, non solo per sua figlia, ma anche per lei, meglio ancora se viste assieme. Se non altro per capire come si sono sviluppate alcune dinamiche di pensiero  che continuano a turbare sua figlia. E per capire bene bisogna conoscere meglio i fatti e le emozioni che ne scaturiscono. E per conoscere bisogna fare domande. Per dare un senso alle risposte.

Tra l' altro ci sarebbero da capire alcuni dettagli. Ad esempio: come mai sua figlia è arrivata a guardare siti porno? E guarda solo questo tipo di porno o ne guarda  anche altri? E per caso, guarda anche altro materiale poco adatto ad una undicenne? E come mai si é preoccupata, e perche lo é ancora nonostante le rassicurazioni? Cosa ha provato nel vedere quelle scene? Cosa dicono i suoi compagni su questo argomento? E i suoi fratelli? Cosa sa e cosa pensa del sesso? Per caso si sente in colpa? E se si per via di cosa? La lista delle domande é lunga e non é neppure completa. Inoltre riguarda non solo sua figlia ma anche l'ambiente culturale che la circonda.

Senza contare che a 11 anni si ragiona in modo diverso che a 7, ma anche diverso che a 15 o 25 o 35, e talvolta i ragionamenti degli adulti non sono del tutto chiari ai quasi preadolescenti. Anche se dicono di avere capito.

Come vede non ho risposte ma anche io ho molte domande. E forse é questa la chiave di lettura del vostro problema. Invece che dare risposte,sarebbe piu oppurtuno fare piu domande, con il fine di  avere piu chiaro il vissuto di  sua figlia. Domande che devono essere poste senza avere un tono inquisitorio e senza saltare alle conclusioni,  ma che possano aiutarla a esprimersi  permettendole cosi di spiegare meglio cosa ha dentro e cosa crede di aver capito o di cosa crede di avere paura. Tenendo conto che  spesso, le persone (di tutte le età) non dicono proprio tutta la verita, ma la arrotondano e si nascondono dietro risposte non sempre del tutto sincere. Anche per questo ci vogliono pazienza e metodo.

Saluti
Dott.Marco Emilio Ventura
Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Genova

Di Marco Ventura

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi della tua città, iscriviti gratis alla newsletter