SenzOmbra di Michele Monteleone, un racconto per ragazzi che piace anche ai grandi

Magazine, 26/06/2018.

Colori vivi e tratto dinamico, un rimando a un mondo pop che è ormai riconosciuto essere paradigma collettivo, ma fatto con estrema ironia, giocando quasi con una forma di nostalgia che, se presa troppo seriamente, diventa quasi grottesca. SenzOmbra (Bao publishing, 160 pp, 17 euro) è un racconto per ragazzi che sa catturare i genitori e che parla con la medesima onestà narrativa, restando credibile e godibile, a entrambi i mondi.

Michele Monteleone è un narratore capace, che ha messo alla prova la sua penna con progetti che hanno spaziato da Jonh Doe a Battaglia, passando per Orfani, la serie Bonelli ideata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari che ha portato il formato Bonelli ad esplorare nuovi territori narrativi.

Un curriculum di pregio cui fa eco Marco Matrone, disegnatore e colorista, ammirato nella definizione cromatica del Commissario Ricciardi a fumetti e in 4Hoods, la serie fantasy ideata dallo stesso Recchioni e ottimamente sceneggiata da Federico Rossi Endrighi, già autore ammirato ne La Principessa Spaventapasseri.

SenzOmbra, come la Principessa di Endrighi con cui condivide il formato pratico ed elegante, è un racconto urban-fantasy nel quale Tristan, il protagonista, è un cacciatore di mostri al servizio di Yaman il collezionista; un orfano a caccia di streghe e altre creature con due obiettivi chiari da perseguire, riconquistare la propria ombra ed avere un desiderio, uno solo, esaudito.

Tristan è un ragazzo alla ricerca di un posto nel mondo, strafottente eppure fragile, un adolescente raccontato con estrema cura e nel quale è facile trovarsi per un ragazzo o, per i più grandi, ritrovarsi. Il racconto, che apre con un Shakespeariano simposio di streghe, si rivela dinamico, i dialoghi sono curati e divertenti, geniale la parentesi di metafumetto nella quale Tristan gioca con il lettore, il tutto accompagnato da un tratto deciso e da colori vivi che rimandano ai video giochi fantasy; non è un caso che SenzOmbra esca dal contenitore di carta per ritagliarsi anche uno spazio ludico ad hoc scaricabile sul cellulare. Un gioco dalla grafica anni 80 a cui la Bao ha associato un concorso.

In SenzOmbra quindi, scrittura e disegno ben si amalgamano in un racconto che, sebbene sia la prima esperienza in solitaria per i due autori, mostra un grande equilibrio tra racconto di avventura e di formazione senza che nessuno dei due aspetti venga sacrificato. Tristan è tanto strutturato quanto cazzaro da risultare assolutamente completo, un personaggio che non mi sorprenderebbe se avesse una vita editoriale oltre questo primo incontro.

Impariamo a conoscere Tristan pagina dopo pagina grazie ad un sapiente utilizzo di flash back e rivelazioni. Il giovane protagonista dovrà mettersi in discussione, come un vero eroe, per essere in grado di affrontare le varie prove a cui sarà chiamato.

Accanto a lui non solo Yaman - personaggio ambiguo e che costringerà il nostro a cercare i grigi tra il bianco e il nero - ma soprattutto Rita, SenzOmbra anche lei, che lo accompagna e che impara ad occupare quegli spazi che Tristan offre per poter ricevere l’aiuto e l’affetto che sembra desiderare e temere assieme. Il risultato di tutto questo è un volume che sa ancorare saldamente alla lettura e che strappa sorrisi, mentre accompagna a un finale epico, che sa sorprendere.

Un volume da comprare se avete per casa un pre adolescente che ama leggere, ma anche se siete affezionati al pre adolescente che tutti siamo stati e che, ogni tanto, è bene legga anche lui qualcosa di divertente.

Di Francesco Cascione

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