Sanremo 2018: Le Vibrazioni con Così sbagliato. Testo e pagella

SANREMO 2018: TUTTI I TESTI E LE PAGELLE DELLE CANZONI IN GARA

Pubblichiamo di seguito la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2017 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival.

Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica. Un giudizio più motivato potrà essere dato solo dopo aver ascoltato la musica e assistito all’interpretazione dal vivo.

Magazine, 06/02/2018.

LE VIBRAZIONI - COSI' SBAGLIATO (A. Bonomo – L. Chiaravalli – F. Sarcina – D. Simonetta)

Un’altra band che ha perso i pezzi per strada: prima il bassista Marco Castellani, poi il frontman Francesco Sarcina (che ha fatto un Sanremo tra i Big nel 2014). Ma il richiamo del Festival è troppo forte, e così il gruppo si è riunito per eseguire un brano (si immagina pop rock, secondo il loro stile) su un uomo che riconosce i propri errori e chiede perdono. Il testo è piuttosto elaborato, con molte forme nominali (senza verbi), come altrettante pennellate di realtà: “i taxi delle sei / panchine vuote / e la mia barba dentro le vetrine / ma tu che colpa hai / se sono io / sbagliato sbagliato sbagliato”. Deve avere molta pazienza la partner, se la voce dell’interprete riconosce “la mia abilità a farmi male / quando mi sento figlio e sono un padre” e chiede comunque di essere amato così com’è, ossia “sbagliato”. Una confessione matura (i componenti delle Vibrazioni sono ormai sulla quarantina), ma il testo convince sino a un certo punto. Di prestigio l’ospite del gruppo nella quarta serata: Skin (Deborah Anne Dyer), la leader degli Skunk Anansie.

Voto: 7

L’alba che scopre il mio viso 
Sono sveglio e mi vesto nel posto 
Sbagliato 
Così sbagliato 
Scusa mi sono distratto 

Ti ho lasciato da sola al momento 
Sbagliato 
Forse ho sbagliato 
I taxi delle sei 
Panchine vuote 
E la mia barba dentro le vetrine 
Ma tu che colpa hai 
Se sono io 
Sbagliato sbagliato sbagliato 
Portami a casa 
Salvami ancora 
Da queste mani fredde e viola 
Riportami a casa 
Perché ho paura di me 
Tienimi stretto al buio e dimmi 
Che mi vuoi bene anche così 
Mi vuoi bene anche così 
I miei castelli di carta 
I miei occhi da pugile al bordo 
Sbagliato 
Così sbagliato 
E la mia abilità di farmi male 
Quando mi sento figlio e sono un padre 
E tu mi dici che 
Non è così sbagliato sbagliato sbagliato 
Portami a casa 
Salvami ancora 
da queste mani fredde e viola 
Riportami a casa 
Perché ho paura di me 
Tienimi stretto al buio e dimmi 
Che mi vuoi bene anche così 
Mi vuoi bene anche così 
Sbagliato sbagliato sbagliato 
Nel mio vestito vuoto vicino a te 
E tu mi raccogli comunque 
In mezzo ai vetri e puoi farmi credere 
Che sia perfetto anche così 
Che mi ami anche così 
Sbagliato 
Portami a casa 
E tu riportami a casa 
Perché ho paura di me 
Tienimi stretto al buio e dimmi 
Che mi vuoi bene anche così 
Mi vuoi bene anche così 
Così sbagliato

Di Lorenzo Coveri

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