
Magazine - La dolce Eleonora e l’amaro calice: storia di una cena a lume di candela con imprevisto. È la trama del racconto breve che ha scritto per , l’antologia curata da Lucio Nocentini per . «Una commedia noir che credevo sarebbe stata perfetta per un adattamento teatrale»; ma presto l’idea del cinema è balenata nella mente di Marco, «così ho pensato di affidare ad Emilio Audissino la regia del progetto».
Detto, fatto. I primi giorni di febbraio una troupe composta da un manipolo di studenti del DAMS e da professionalità rigorosamente liguri ha inaugurato il primo ciak. Marco è sceneggiatore e produttore esecutivo del cortometraggio e Audissino, regista ventiseienne, dirige i lavori nella sua Imperia. A sostenere il tutto le associazioni e Circolo Parasio, che producono il cortometraggio.
Emilio ha iniziato a girare lungometraggi in prima media: «mi aiutavano gli amici più volenterosi. Così mi sono fatto le ossa e oggi mi dedico ai corti e agli spot». La sua passione per il cinema è quasi palpabile: «in un film il pubblico vede ciò che il regista vuole che veda. È un misto di finzione e inganno. Il teatro è più diretto; ho provato a recitare per capirlo ed entrare in maggiore sintonia con gli attori che oggi dirigo».
Nel 2004 Emilio ha partecipato al con Davanti al mare, «un mediometraggio sperimentale interamente girato in barca a vela». Il regista sceglie spesso Imperia come set per i suoi lavori: «lì ci sono i luoghi che conosco meglio e faccio squadra con gli abitanti della cittadina, che spesso mi danno una mano».
Le riprese sono iniziate già da qualche settimana: «abbiamo pochi mezzi e le giornate sono piuttosto faticose», spiega, «ma il cast è davvero eccezionale e quando la sera rivedo il girato dimentico lo stress della giornata». Gli attori protagonisti del film sono gli attori teatrali Giorgia Brusco e Eugenio Ripepi, e poi Antonio Carli e Carmine Esposito. Questi ultimi sono volti conosciuti al grande pubblico perché hanno recitato rispettivamente nelle fiction tv Carabinieri e Cento Vetrine.
La storia narra di un giovane giornalista che perde la testa per Eleonora, una misteriosa ragazza dai capelli neri e ricci. Quando la invita a cena lei accetta senza pensarci troppo, ma una volta al tavolo di un bel ristorante le cose non vanno nel verso che il giovane avrebbe desiderato. Non svelo altro per non rovinarvi la sorpresa.
In questi giorni la troupe è impegnata nelle scene all’interno di una discoteca di Diano Marina, «girando quelle in esterna molti curiosi si sono avvicinati per dare un’occhiata e questo mi ha fatto piacere». A Imperia, infatti, una troupe cinematografica rappresenta ancora una novità. «Ricordo ancora quando Matt Damon è sbarcato in città per girare The Bourne Identity: la città era in subbuglio».
Le riprese termineranno il 25 febbraio e Audissino conta di presentare il cortometraggio ad Imperia a fine settembre: «le proiezioni saranno a scopo benefico», aggiunge il regista. Marco Vallarino sta partecipando alle riprese: «i miei compiti sul set sono vari. Faccio il produttore esecutivo ma anche il "trovarobe"», scherza. Nel frattempo si prepara alla prima dello spettacolo teatrale: il 31 marzo debutterà al Circolo Arci Guernica la pièce La prigioniera: «un thriller morboso ambientato in guardina durante un interrogatorio tra un poliziotto padano e un’avvenente signorina accusata di essere una spia degli indipendentisti liguri, che ho scritto apposta per il teatro», spiega. Protagonisti saranno ancora Brusco e Ripepi.