Le Vie del Barocco: i concerti e le conferenze di giugno

Le Vie del Barocco: sono disponibili i biglietti su Happyticket. I giovani fino al 19esimo anno di età potranno pagare il biglietto 1 Euro a persona, se accompagnati da un genitore pagante.

La manifestazione è stata realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) nell’ambito dell’edizione 2017 del bando Performing Arts, delle istituzioni cittadine e di Metco srl.

Contenuto in collaborazione conCollegium Pro Musica.

Genova, 09/06/2017.

Dopo il concerto inaugurale del 30 maggio con Bach on the Beach, venerdì 30 giugno la rassegna Le Vie del Barocco prosegue a Palazzo Tursi, ore 19, con una Tavola rotonda sulla Sostenibilità dello spettacolo dal vivo e, a seguire, un concerto con il Palm Court String Quartet. Questo incontro vorrebbe contribuire all'identificazione di risposte possibili alla riduzioni dei consumi e ai tagli di fondi pubblici e privati al settore dello spettacolo dal vivo che si registra indiscutibilmente, e non solo in Italia, da almeno un decennio.

Durante la Tavola rotonda parlerà della sindrome dei costi e delle ragioni economiche delle difficoltà,ma anche delle risposte che vengono proposte dagli addetti del settore e dalle nuove politiche culturali. Si cercherà tuttavia di allargare il dominio del dibattito all’ambito antropologico, sociologico e filosofico per analizzare quanto questa tendenza arrivi ad agire sul tessuto sociale e quali potrebbero essere e sono già le conseguenze palpabili, anche sul piano psicologico e fisiologico, per ogni cittadino. Osando parlare di indebolimento e logorio della salute pubblica, lo spettacolo dal vivo potrebbe essere considerato un'attività sociale che ci aiuta direttamente o indirettamente a mantenere un buon stato di salute psicofisica e una società più pronta a reagire alle sfide dei tempi?

Il concerto a seguire si ricollega ai temi affrontati nella tavola rotonda, dove le tecnologie, quella del grammofono prima e quella del cinema poi, hanno completamente cambiato il modo di fruire di musica e teatro, completandolo e dandogli sviluppi industriali inattesi fino ad allora, ma modificandoli definitivamente (come si è visto con gli effetti del cinema popolare sul Teatro d’Opera all’inizio del XX° secolo). Oggi altre tecnologie stanno cambiando il nostro modo di fruire dello spettacolo. Questi ed altri saranno gli spunti per la nostra discussione.

I relatori della tavola rotonda saranno Giacomo Gaggero (Psicologo e Musicoterapeuta), Valerio Gennaro (Oncoepidemiologo, Ricercatore medico), Antonio Guerci (Antropologo – membro della Cattedra Unesco di Etnomedicina presso l’Università di Genova), Roberto Timossi (Filosofo).
IPalm Court String Quartet sono David Simonacci e Marco Palmigiani ai violini, Lorenzo Rundo alla viola e Giorgio Matteoli al violoncello.

Chissà cosa avrebbero detto i nostri musicisti barocchi davanti alla scatola sonora del grammofono. Chissà cosa avrebbero detto, dopo aver ascoltato la loro musica fuoriuscire da una scatola, Bach, Telemann, Haendel, Mozart… Solo per citarne alcuni. E noi? Se potessimo ascoltare un’esecuzione degli autori barocchi o rinascimentali, medievali o, ancor più indietro, romani, greci eseguita direttamente da loro eseguita?

Il concerto Dal grammofono al grande schermo passa in rassegna evergreen della musica pop, brani di celebri musical e temi tratti da notissimi film che hanno rappresentato e rappresentano la colonna sonora della vita di tanti di noi. Dal musical di Webber alle immortali melodie di Gershwin e Porter, dalle celebri colonne sonore di Rota e Williams ai sempreverdi del pop d’autore. Canzoni dei Platters, di Sinatra, fino alla celeberrima Yesterday dei Beatles.

Il concerto duplica le emozioni, unendo proiezioni di video confezionati ad hoc per ogni singolo brano eseguito. Un concerto che presenta raffinate elaborazioni per quartetto d’archi arricchite da armonie jazzistiche, dialoghi e fitti spunti contrappuntistici. Uno spettacolo che immergerà il pubblico presente nell'atmosfera onirica che evoca il mondo del cinema muto.

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