Lovers Film Festival a Torino, tutte le novità del cinema Lgbtqi

Torino, 06/06/2017.

Sarà Tom of Finland ad aprire il 32° Lovers Film Festival, che si terrà a Torino, al Cinema Massimo, da giovedì 15 a martedì 20 giugno. L’opera, diretta dal finlandese Dome Karukoski, è un biopic sul geniale illustratore Touko Valio Laaksonen, meglio noto come Tom of Finland, il cui contributo è stato fondamentale per la creazione dell’immaginario omoerotico leather. Il festival apre quindi con un pezzo di storia legato alla cultura gay internazionale.

Ma la serata di apertura sarà introdotta dall’evento Pensieri in musica oltre il confine (Sala 1, ore 20.30), con una presentazione del regista Pino Strabioli. La rappresentazione ammicca allo slogan di questa edizione, Queering the Borders, con il dichiarato intento di “superare i confini”, intento che si inserisce nella strada tracciata da altre importanti manifestazioni, come il Salone del Libro.

In programma anche un inedito di Umberto Bindi, la lettura di alcune lettere di Lucio Dalla e, soprattutto, l’esibizione di Violante Placido, eccezionale madrina della serata, che delizierà il pubblico con la propria voce. Ad accompagnarla, ci sarà la musica del Gnu Quartet.

Il festival, poi, ospiterà anche Jasmine Trinca, reduce dal successo ottenuto all’ultimo festival di Cannes con il film Fortunata di Sergio Castellito.

«Dietro tutto questo lavoro – ha esordito Donata Pesenti Campagnoni, direttrice del Museo Nazionale del Cinema – c’è uno staff, con persone di altissima professionalità, che è importantissimo per la realizzazione del festival». Prima edizione diretta dalla regista torinese Irene Dionisio, con Giovanni Minerba, fondatore, in veste di presidente.

Il Lovers Film Festival di Torino, presentato al Museo Nazionale del Cinema è una manifestazione che punta al maggior coinvolgimento delle realtà del territorio. Spiccano, infatti, le numerose collaborazioni con istituzioni e associazioni, soprattutto per il ricco calendario di eventi collaterali. Ma torniamo ai film.

Intanto, quest’anno, i film in programma al Lovers Film Festival sono 83, con 3 anteprime internazionali, 3 anteprime europee e 56 anteprime italiane, per un totale di 31 Paesi rappresentati.

Sette pellicole nella sezione All the Lovers – Concorso lungometraggi, tra cui un film dalle Filippine, 2 Cool 2 Be 4gotten di Petersen Vargas, che sarà al festival per presentarlo (17 giugno, ore 20, Sala 3 del Cinema Massimo), mentre tra i titoli più attesi spicca The Wound di John Trengove, già presentato con successo all’ultima Berlinale. Il regista sarà a Torino per incontrare il pubblico in sala domenica 18 giugno, alle 20.45 (Sala 1). In giuria ci saranno i critici cinematografici Franck Finance-Madureira e Vieri Razzini, insieme alla poliedrica artista Eva Robin’s.

 Completano la panoramica sui lungometraggi anche due titoli fuori concorso, che il festival chiama center pieces. Belle dormant di Ado Arrietta (pseudonimo del regista spagnolo Adolfo Arrieta, che cambia soprannome a ogni suo film), versione kitsch e sopra le righe della celebre fiaba della Bella addormentata nel bosco, con Ingrid Caven nel ruolo della strega cattiva. Ceux qui font les révolutions à moitié n’ont fait que se creuser un tombeau dei canadesi Mathieu Denis e Simon Lavoie, già premiato a Berlino e a Toronto.

In programma c’è poi un omaggio al regista francese Paul Vecchiali, con quattro titoli tra cui Le cancre, film del 2016 con protagonisti lo stesso regista e l’attrice Catherine Deneuve.

Molto interessante l’operazione condotta per la sezione Real Lovers – Concorso documentari, i cui sette film (più altri tre fuori concorso) sono stati “adottati” da personalità del cinema, dell’associazionismo e dell’informazione. Si tratta dei Lovers Debates, la cui madrina sarà Emanuela Martini, direttrice del Torino Film Festival. Per ogni proiezione ci sarà un piccolo dibattito in sala. Spicca l’appuntamento del 17 giugno, quando il festival si terrà in contemporanea con il Piemonte Pride di Torino. Alle 18, nella Sala 1 del Cinema Massimo, sarà proiettato Dream Boat di Tristan Ferland Milewski, del quale discuteranno Michele Fornasero, fondatore della casa di produzione torinese Indyca, e Silvano Bertalot, membro dell’Associazione Quore e del direttivo del Coordinamento Torino Pride.

Infine il legame con l’arte, espresso attraverso la nuova sezione Irregular Lovers – Concorso iconoclasta, dedicato alle opere sperimentali, con Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, consulente di giuria.

Tanti, e tutti da esplorare, gli eventi speciali, dalla proiezione di The Pass di Ben A. Williams, seguito da un incontro con Gianpaolo Ormezzano e Francesca Vecchioni (17 giugno, ore 20, Sala 1), all’omaggio a George Michael in collaborazione con Seeyousound (17 giugno, ore 22.30, Sala 2). Si aggiungeranno, fuori dalle sale, incontri e dibattiti, ma anche una mostra, ospitata dal Circolo Culturale Amantes, intitolata Those Kind of People You May Know, personale di Simona Pampallona, fotrografa, fra gli altri, per «Repubblica» e «Internazionale» (inaugurazione il 15 giugno alle 19).

Si chiude il 20 giugno alle 20.30 (Cinema Massimo, Sala 1) con l’esibizione dell’arpista Cecilia, un reading della poetessa Patrizia Cavalli e naturalmente le premiazioni. Il film di chiusura sarà Hello Again di Tom Gustafson (ore 22), mentre dalle 23.30 si terrà la festa di chiusura al Magazzino sul Po, in collaborazione con Fish & Chips Film Festival, con il gruppo Oh My God! It’s The Church.

Di Paolo Morelli

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