Figli della libertà: scuola senza compiti e homeschooling. Il documentario

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Martedì 7 marzo la proiezione del documentario Figli della libertà al cinema Sivori di Genova (salita Santa Caterina 48r).

Dopo la proiezione ci sarà un dibattito con la regista del film, Anna Pollio, e Marco Casalino di Mareggen - Officina del crescere, scuola libertaria di Genova.

Figli della libertà: prenota il biglietto al cinema Sivori.

Genova, 06/03/2017.

Chi sono i Figli della libertà? Sono bambini che frequentano una scuola diversa: imparare sì, ma divertendosi, lasciando spazio alla creatività. I loro genitori hanno scelto, in accordo con loro, di non mandarli a scuola, o per lo meno non a quella tradizionale, fatta di banchi, regole, imposizioni e compiti.

Abbiamo visto in anteprima il nuovo documentario realizzato dalla famiglia che vuole cambiare il mondo: Anna, Lucio e la piccola Gaia. Nel loro primo film, Unlearning, li avevamo lasciati al termine di un'esperienza che ha cambiato loro la vita: avevano viaggiato per sei mesi in giro per l'Italia e l'Europa senza soldi - utilizzando solo il baratto - alla ricerca di una risposta a una domanda semplicissima: cosa succederebbe se provassimo a disimparare (unlearning) le cose che fanno parte della nostra routine per imparare a vivere e a ragionare diversamente?

Questo percorso, che è stato anche e soprattutto interiore, li ha portati a conoscere altre famiglie che sviluppano progetti relativi all'ecologia, al biologico e all'arte: dagli eco-villaggi alla scoperta di modelli educativi pressoché sconosciuti in Italia.

Al loro ritorno, le cose erano tornate alla normalità. O quasi. Gaia infatti ha cominciato la scuola, e Anna e Lucio non hanno potuto fare a meno di ricordare le esperienze di educazione alternativa conosciute durante il loro viaggio. Così, dopo aver prequentato per un anno la scuola tradizionale, Gaia ha chiesto ai suoi genitori di poter studiare come facevano i bambini conosciuti durante il viaggio in giro per l'Italia e l'Europa.

Inizia così il nuovo documentario, Figli della libertà, che racconta l'esperienza di Gaia in una scuola libertaria di Genova, ma anche i tanti dubbi che affliggono Anna e Lucio: avremo fatto la scelta giusta? Stiamo educando nostra figlia alla libertà di pensiero, oppure rischiamo che non impari niente e resti indietro rispetto agli altri bambini?

Domande fondamentali, queste, che un genitore non può fare a meno di porsi. E il documentario ci porta una testimonianza sincera e senza fronzoli della vita di questi bambini, della loro gioia ma anche dei dubbi che loro stessi si pongono.

Anna e Lucio alternano le immagini della scuola con le interviste a chi può dare una risposta concreta ai loro interrogativi: i due intrepidi genitori entrano nelle università, nelle scuole tradizionali, intervistano pediatri e pedagogisti.

Da Andrè Stern, che non è mai andato a scuola, all'intellettuale Silvano Agosti. E ancora, Daniele Novara, Monica Guerra, Francesca Antonacci, Emily Mignanelli, Paolo Sarti, Paolo Mottana, Erika Di Martino e Raffaella Di Cataldo.

Anna e Lucio non impongono le loro idee e non pretendono di avere ragione a tutti i costi: non c'è giudizio - né pregiudizio - nel loro modo di raccontare e di intervistare. Le opinioni degli esperti sono diverse e spesso contrastanti; danno modo, così, allo spettatore di farsi un'idea del tutto personale su un tema delicato come è quello dell'educazione e stimolando la discussione.

La piccola Gaia, che oggi ha sette anni, gioca felice nella scuola che lei stessa si è scelta. Disegna, partecipa a laboratori creativi, ma conosce poco le tabelline e le regole grammaticali.

Cosa è meglio dunque? Essere parte di un sistema che insegna la matematica ai bambini, anche se toglie loro la libertà e la leggerezza, oppure pensare a una scuola diversa, in cui sono gli stessi bambini a decidere cosa vogliono imparare?

Non è una domanda semplice. Figli della libertà stimola la riflessione e può anche far cambiare idea a chi aveva già un'idea piuttosto precisa. Come è successo a me. Consigliatissimo.

Di Francesca Baroncelli

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