Tim ha scelto Portovenere per lo spot sulla rete 5G: il video

La Spezia, 20/07/2019.

È in onda da domenica 14 luglio 2019 lo spot istituzionale Tim che racconta l'impatto del 5G nella vita delle persone. E, protagonista, è una perla del nostro territorio: la magica Portovenere, con la sua acqua azzurra. Appena sopra, a picco sul mare, un'antica chiesa. Passato e futuro si uniscono, in un video dal forte impatto. Tutto ruota intorno alla chiesa di San Pietro di Portovenere, lo sfondo scelto per lo spot in onda in questo periodo sulle principali emittenti e in rete.

Nella scenografica chiesa di San Pietro a Portovenere, a picco sul golfo dei Poeti e definita da Montale il "cristiano tempio", il celebre cardiochirurgo italiano di fama internazionale Francesco Musumeci si allontana durante il matrimonio della figlia per realizzare un’operazione a distanza su una bambina. Grazie alla connessione 5G, il professore effettua l’intervento chirurgico guidando, con il visore di realtà virtuale e due joystick tra le mani, i movimenti del robot con precisione, decisione e armonia.

Le immagini partono dalla chiesa sul mare, Patrimonio dell’umanità Unesco e poi si spostano in una avvenieristica sala operatoria, seguendo le emozioni degli sposi e del padre della sposa, un chirurgo chiamato ad una delicata operazione al cuore  in remoto e, infine, dei parenti del paziente, liberi dalla paura. I finale arriva con il claim, Il futuro. Insieme, accompagnato dalla colonna sonora tratta da Samson et Dalila di Elina Garanca. Lo spot rende onore alla bellezza del Parco di Portovenere, che già fonte di ispirazione per poeti e pittori e che si conferma luogo di straordinario impatto emotivo.

Il tempio venne consacrato ufficialmente nel 1198. La sua parte a fasce bianche e nere risale al XIII secolo (presumibilmente realizzata tra il 1256 e il 1277), e venne restaurata tra il 1931 e il 1935. Questa parte è stata derivata da un corpo più antico, che consiste nella chiesa primitiva, mentre a sinistra il campanile è basato sulla cappella sinistra del presbiterio.

Di Andrea Sessarego