Sanremo 2019: Arisa con Mi sento bene. Testo e pagella

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Magazine, 30/01/2019.

Arisa - Mi sento bene (M. Buzzanca-L. Vizzini-R. Pippa-M. Buzzanca-L. Vizzini-A. Flora)

Le ambizioni di Arisa (alias Rosalba Pippa, 36, già vittoriosa tra le Nuove Proposte nel 2009 e tra i Big nel 2014 con Controvento) sono affidate a un brano (che la vede tra i coautori) riflessivo, alla ricerca di un senso (“ritrovare un senso a questo assurdo controsenso” è lo scontato calembour iniziale). Che consiste in una ricetta per sentirsi bene, in pace con sé stessi (“se non ci penso più mi sento bene / guardo una serie alla tv e mi sento bene / leggo un giornale, mi sdraio al mare / e prendo la mia vita come viene”). Semplicistico? Lo riconoscono gli autori stessi nel finale (“quasi elementare, semplice /ridere non è difficile / se cogli il buono di ogni giorno / ed (ah, quella liaison davanti a vocale non omologa!) /adesso voglio vivere così”.  E così sia. Molti i riferimenti al repertorio canzonettistico classico: “stupida follia”, “sogni nei cassetti”, “i baci in corsa”, “tutto mi appartiene”, “restare nudi” (c’è un “nudi” anche nella canzone della Tatangelo - termine che in altri tempi avrebbe fatto arricciare il naso ai censori) e, naturalmente “voglio vivere così” (era il titolo di una canzone del 1942!). Chi ha potuto ascoltarla in anteprima parla di un accompagnamento musicale pop lontano dallo stile della Arisa che conosciamo. Speriamo. E seguiamo il suo duetto di venerdì con Tony Hadley e i Kataklò.

Voto: 6

Credere all’eternità è difficile
Basta non pensarci più e vivere
E chiedersi che senso ha? È inutile
Se un giorno tutto questo finirà
Ritrovare un senso a questo assurdo controsenso
È solamente la più stupida follia
Se non ci penso più mi sento bene
Guardo una serie alla tv e mi sento bene
Leggo un giornale, mi sdraio al mare
E prendo la mia vita come viene
Se non ci penso più mi sento bene
Cosa ne sarà
Dei tanti giuramenti degli amanti
Di tutti i miei rimpianti
Dell’amore e della crudeltà?
Cosa ne sarà
Dei sogni nei cassetti, poveretti
Dei grandi amori persi
Quando questo tempo finirà?
Se non ci penso più mi sento bene
Mi sveglio presto il lunedì e mi sento bene
Le strade piene quando è Natale
Magari non è niente di speciale
Ma tutto questo mi fa stare bene
Se non ci penso più mi sento bene
Se sto al telefono con te mi sento bene
I baci in corsa, le calze a rete
Gli inviti a cena per fare l’amore
Sentirmi bella mi fa stare bene
Cosa ne sarà
Dei pomeriggi al fiume da bambina
Degli occhi di mia madre
Quando questo tempo finirà?
Se non ci penso più mi sento bene
Se faccio quello che mi va mi sento bene
Balliamo un tango sotto la neve
Non penso a niente e tutto mi appartiene
E più non penso e più mi sento bene
E non pensare più a cosa dire
Sentirmi libera da me, come i bambini
Restare nudi, lasciarsi andare
E non aver paura di invecchiare
Accarezzare tutto e stare bene
Forse è tutto qui il mio vivere
Quasi elementare, semplice
Ridere non è difficile
Se cogli il buono di ogni giorno
Ed ami sempre fino in fondo
Adesso voglio vivere così

Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2019 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova, che si è occupato a più riprese del Festival.

Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica. Un giudizio più motivato potrà essere dato solo dopo aver ascoltato la musica e assistito all’interpretazione dal vivo.

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