Presepe artistico di Palazzo Rosso, visibile da via Garibaldi

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DA Martedì13Dicembre2022
A Domenica05Febbraio2023

Una natività ambientata in città e un originale scenario idealmente collocato nel porto di Genova con figure orientali che testimoniano l'apertura della città sul mondo. È stato allestito a Palazzo Rosso il tradizionale presepe artistico dei Musei di Strada Nuova, direttamente visibile da via Garibaldi. Un "presepe in vetrina", come è stato definito dai curatori Giulio Sommariva e Simonetta Maione. Le figure che animano le scene con la Sacra Famiglia, i pastori e i nobili sono in gran parte dovute all'opera di Pasquale Navone, uno dei maggiori artefici di questa produzione che, pur nato dopo la morte del Maestro, si formò alla bottega del Maragliano.

In tutto circa 30 statuine - alcune delle quali provenienti dalle collezioni civiche, in particolare dal Museo Giannettino Luxoro di Nervi - ispirate dalle stampe seicentesche e settecentesche dell'incisore Antonio Giolfi e del pittore fiammingo Cornelis de Wael. Si tratta di figure a manichino in legno con parti visibili scolpite e policromate e rivestite con tessuti pregiati, tra i quali sete finemente ricamate e tele jeans del 700. Il presepe è illuminato e visibile anche la sera per tutti coloro che si trovano a transitare in via Garibaldi e resta aperto fino al 5 febbraio 2023.

Dalla Chiese ai Conventi e agli Oratori, ma anche nei Musei: sono molti gli allestimenti di interesse storico-artistico che rinnovano una tradizione secolare e popolare molto sentita a Genova. La tradizione presepiale infatti risale agli inizi del XVII secolo e Genova si afferma, accanto a Napoli, come uno dei centri più attivi nella produzione di figure da presepe. Il documento più antico che attesta l'esistenza di un presepe in città è costituito dalla cronaca manoscritta del Convento carmelitano di Monte Oliveto, presso il sobborgo costiero di Multedo, datata 1610: viene documentato l'uso di manichini articolati e vestiti per un presepe, scandito nelle scene dell’Adorazione dei pastori, dell’Adorazione dei Magi e della Presentazione al Tempio. Quest'ultima veniva allestita attorno al 2 febbraio, quando la Candelora (l'usanza di benedire le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”) chiude il ciclo natalizio.

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