Architettura moderna a Genova: Ex Palazzo INA Piccapietra, incontro con Stefano Passamonti

Letture e Conversazioni Scientifiche Cerca sulla mappa
Martedì27Settembre2022

Martedì 27 settembre 2022, alle ore 18.15, nella sala della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche (Palazzo Ducale), prosegue il ciclo di incontri dedicati all’architettura del Novecento a Genova con una conferenza dell'arch. Stefano Passamonti dedicata all'Ex Palazzo INA Picccapietra. La conferenza, come sempre gratuita e aperta a tutti, si tiene in presenza e su zoom (qui il link per partecipare online).

All'interno delle stringenti regole urbanistiche e di forma dettate dal Piano Particolareggiato di Esecuzione del distretto di Piccapietra, l’edificio progettato da Robaldo Morozzo della Rocca e voluto dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni spicca per la propria potenza figurativa e per il proprio ruolo di dispositivo urbano.

L'ambito della città in cui si trova l’edificio è l’esito di un lungo processo di trasformazione che inizia a partire dall’Ottocento (Piano Barabino, 1825) e continua sino agli anni sessanta del Novecento. L’attuale configurazione dell’area, infatti, fortemente appetibile dal punto di vista commerciale, è il frutto di una radicale trasformazione attuata solo nel dopoguerra. Il principio insediativo e lo schema planivolumetrico della sistemazione urbanistica definitiva è a cura del funzionario comunale Giulio Zappa, supportato da un comitato tecnico composto, fra gli altri, da Eugenio Fuselli e Frano Albini.

La vicenda dell’edificio ex INA per abitazioni, uffici e negozi, in particolare, inizia nel luglio 1955 quando l’istituto assicurativo, proprietario dei lotti I e IV, bandisce un concorso per la costruzione delle aree di sua proprietà. Robaldo Morozzo della Rocca partecipa alla gara con un progetto unitario ed organico per entrambe le aree. La giuria, tuttavia, gli affiderà solo la trasformazione del Lotto I, quello di Ponente rispetto a Via XII Ottobre, mentre, assegnerà allo studio Albini Helg la costruzione del prospiciente Lotto IV.

Il progetto di Robaldo Morozzo, che attraversa un travagliato iter approvativo, riscontra diversi aggiustamenti in corso d’opera che, tuttavia, non affievoliscono la potenza espressiva del progetto di concorso. La soluzione studiata da Morozzo, infatti, recepisce le prescrizioni morfologiche e dimensionali del Piano senza rinunciare alla ricerca di una espressività peculiare. Una ampia piastra basamentale, ancora e raccorda l’edificio al contesto edilizio circostante, attraverso portici e gallerie commerciali che lo rendono un dispositivo permeabile e ad uso pubblico. Un piano intermedio e arretrato, destinato agli uffici, fa da cuscinetto all’iconico e svettante volume sommitale contenente le residenze. In questo edificio efficienza distributiva e rigore funzionale coincidono con l’entusiasmo compositivo che accompagna Morozzo in una narrazione architettonica e urbana fatta di espressività razionale e astrazione materiale nella cura di ogni piccolo dettaglio. L’edificio Ina di Piccapietra è l’ennesima mirabile prova di un professionista che non rinuncia mai a sperimentare, lasciando segni indelebili nella propria città. È proprio a Genova, infatti, il laboratorio a cielo aperto dove spiccano le sue icone, quali, la Palazzina Ollandini di Albaro o l’ex sede degli Uffici Comunali a ridosso dei Giardini Doria che, insieme all’edificio Ina, costituiscono tutte prove di una ricerca stilistica variegata e fuori dagli schemi.

Stefano Passamonti (1988) è un architetto, iscritto all’Ordine degli Architetti di Milano, e ricercatore.

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