Francesca Camponero presenta I capolavori di Shakespeare a passo di Danza

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Domenica25Settembre2022

Domenica 25 settembre 2022, alle ore 17, presso Teatri di Sant'Agostino - Foyer Tonino Conte, Francesca Camponero presenta il libro I capolavori di Shakespeare a passo di Danza (Gedi Edizioni). Interviene la coreografa Michela Lucenti che, dopo la presentazione, si esibisce nel suo spettacolo Hamlet Puppet (ore 18.30). L'ingresso è libero.

Partendo dalla considerazione di quanto numerosi siano stati nella danza i coreografi attratti dalle opere di Shakespeare da sempre materiale ricchissimo per tipologie dei personaggi, intrecci, complessità e varietà dei caratteri, Francesca Camponero giornalista, autrice e critico teatrale presenta il libro, I capolavori di Shakespeare a passo di Danza, che mette in relazione le grandi opere shakespeariane con i balletti che da esse hanno preso forma.

Dal comico al drammatico, attraverso le mille sfumature psicologiche che caratterizzano gli esseri umani, la drammaturgia shakespeariana ha toccato principalmente il tema dei rapporti amorosi in tutte le loro sfumature, ma anche quelli della morte e della follia, temi che hanno ispirato anche l’immaginario dei grandi nomi della storia del balletto e dei grandi compositori come Prokofiev, Mendelsshon e il contemporaneo Schniktte. Umberto Eco diceva: “Un testo è consegnato alla storia, alla nostra esperienza, al nostro gusto, al nostro giudizio;ciò che lo rende eterno è la sua capacità di parlare ad ogni epoca, anche a diversi livelli di competenza culturale”.

Tanti gli importanti titoli del balletto di repertorio che hanno preso spunto dalle tragedie shakespeariane: in primis Romeo e Giulietta, labirinto di passioni il cui cuore pulsante è il campo di battaglia nel quale si sono confrontati, fra centinaia di coreografi, John Cranko, Kenneth MacMillan, Rudolf Nureyev, Alexey Ratmansky. E poi Sogno di una notte di mezza estate, favola regale onorata, tra gli altri, da George Balanchine, John Neumeier, Frederick Ashton. Anche Otello,è stato oggetto di interesse di vari coreografi. Ricordiamo l'insuperabile The Moor’s Pavane(1949) di Josè Limon che ha trovato una sintesi perfetta con la tragedia di Shakespeare, ma vi sono anche la versione di John Neumeier e quella di Fabrizio Monteverde creata per l’Opera di Roma.

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