Questo spazio è già pieno: la prima ressegna di arti e saperi multimediali al MAIIIM

Genova, 18/04/2023.

Presto ci sarà l'inaugurazione del MAIIIM, un nuovo spazio culturale a Genova (per scoprire di cosa si tratta andate sul nostro profilo Instagram). Nel frattempo, però, i progetti e le occasioni di incontro non si fermano. Da lunedì 17 a sabato 22 aprile 2023, negli spazi di piazza Dinegro 6, location abbracciata dal mare e 'ammirata' dalla Lanterna, si tiene la rassegna Questo spazio è già pieno, con incontri, mostre temporanee e laboratori rivolti al pubblico interessato al connubio tra arte e nuove tecnologie. È obbligatoria la prenotazione tramite mail.

"Siamo abituati a percepire l'informazione come un pieno, con la sua impalpabile certezza: onde elettromagnetiche scandiscono terabyte di dati in transito, di misure possibili, di emozioni catturate da più telefoni posizionati in cerchi di 4 metri da GPS satellitare e identità precisate ma fittizie. Nei giorni dal 17 al 22 di aprile il MAIIIM vedrà apparire persone in grado di accendere questi pieni rendendoli evidenti, con un programma di attività aperte al pubblico. Un programma per condividere emozioni e sapere e esperienze di cultura attiva e partecipatoria", spiegano l’ideatrice e direttrice del Centro, Virginia Monteverde, e il co- curatore della rassegna, Federico Bonelli.

Si inizia il 17 aprile con il talk di Tatiana Bazzichelli, Disruption tra arte, attivismo e tecnologia.ultura digitale e attivismo artistico e politico sono parte delle pratiche di rete su cui si basa il lavoro di Tatiana Bazzichelli sin dagli anni Novanta. Il suo percorso come direttrice artistica del Disruption Network Lab, e come curatrice presso il festival internazionale di arte e cultura digitale transmediale, ha cercato di sviluppare situazioni di confronto “autentico”, partendo dalle dinamiche relazionali come forma artistica. Riflettendo criticamente sul concetto di attivismo artistico, il lavoro di Bazzichelli si basa sulle pratiche di disruption e perturbazione lavorando su un duplice piano: smascherare i sistemi di potere e reinventare nuovi immaginari e pratiche critiche.

In mostra temporanea, per la durata dell'evento, un'opera seminale di arte digitale con una storia tutta italiana: TAPE MARK 1 di Nanni Balestrini. L'evento Questo spazio è già pieno sarà l'occasione per presentare l'opera Time Matters, donazione dell’artista tedesco Jan Kuck al centro MAIIIM. L’opera è una scritta luminosa al neon che fa parte di un progetto nato durante il periodo di chiusura dei luoghi della cultura in Germania per la pandemia. Time Matters è stata proposta in luoghi all’aperto in varie città tedesche e nel 2021 anche a Genova.

Il 19 aprile, l'artista Leo Erken, olandese, presenta al MAIIIIM l'opera realizzata con Frieda Gustavs dal titolo Walzer, un'esperienza di realtà virtuale immersiva. Un viaggio nel tempo i un paesaggio fotografico virtuale attraverso storie che ruotano intorno ai diritti delle donne e alla prima ondata di femminismo durante la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

Nel laboratorio tenuto da Paolo Bonelli, autore di CoScienza Ambientale, la voce della natura si trasforma in dato sensibile tramite un impressionante insieme di strumenti autocostruibili, messi in rete e mantenuti attivi come metodo di attivismo digitale, che possono farci sentire la voce di Gaia prima che esploda e aiutarci a capire i suoi argomenti. Sensori Geiger, di polveri fini, di acidità, pluviometri, sensori di frana e molti altri, tutti rigorosamente affrontati e costruibili con pochi soldi, si connettono a una grande rete-civica di coscienza. Il laboratorio di due giorni coinvolgerà gli artisti e gli smanettoni partecipanti a rendere sensibili questi dati in modo efficace, poetico e proprio del nostro tempo. 

Dello stato dell’Arte Digitale ed in particolare dell’Arte realizzata con gli strumenti dell’Intelligenza Artificiale parlerà Ennio Bianco, curatore e critico d’arte. Presenterà il progetto La Maschera del Tempo, un’impegnativa opera audiovisuale realizzata, grazie alle tecnologie messe a disposizione dall’Intelligenza Artificiale, dai pluripremiati Mattia Casalegno per la parte visual e Maurizio Martusciello(Mertrux_m) per la parte sound. Si tratta di una produzione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia che narra il mito del Minotauro, di Minosse, di Pasifae e di Dedalo. 

Di Silvia Frattini

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