Genova e la cultura, ecco il piano strategico per il triennio 2023/2026. Dal mare al Medioevo

Paola Popa

Genova, 30/03/2023.

Per le azioni a lungo e medio periodo, a Genova (eletta Capitale del Libro 2023, e per l'occasione è stato anche presentato il logo), saranno adottate delle linee guida che si pongono come obiettivo finale quello di mettere in stretta relazione cittadinanza e luoghi di interesse culturale. "Cultura non è solo un'educazione intellettuale, ma soprattutto educazione delle emozioni e quindi dei comportamenti" dice Galimberti. Attraverso lo strumento della cultura, Genova vuole costruire una scuola di democrazia e un modello di sviluppo sociale, con una proposta culturale solida e consapevole che punta su qualità, identità, internazionalizzazione, giovani e occupazione.

«Lo sguardo ai prossimi anni attraverso un piano strategico è un impegno a mantenere attive non soltanto le linee di progetto, ma anche e soprattutto a quelle future - commenta Giacomo Montanari, coordinatore del Tavolo della cultura - Credo che, al di là della bontà dei singoli obiettivi e delle singole azioni, siano il metodo applicato e la visione che si vuole offrire attraverso questo Piano a essere elementi significativi: vorremmo che le attività culturali fossero il denominatore comune della quotidianità di tutti noi cittadini, a partire da quelle più semplici e frequenti, come leggere un libro (a maggior ragione nell’anno in cui Genova è Capitale del Libro dopo Ivrea) fino alla complessità dei grandi eventi, come le giornate dedicate ai Palazzi dei Rolli». 

Ai fini di una progettazione così ambia e con obiettivi complessi, è essenziale una progettazione condivisa che metta in rete i musei, le biblioteche, i siti Unesco (che trovano il loro spazio ufficiale su tutti i social network), i teatri con gli spettacoli, e gli archivi in modo tale da poter integrare e valorizzare gli elementi culturali che andranno a caratterizzare il prossimo triennio. Il grande tema del 2023 è Genova e il mare, elemento fondamentale per la cultura della città che mai come quest'anno viene celebrato anche attraverso Ocean Race. A seguire Genova e il Medioevo (2024), Genova e l'Ottocento (2025) e La trasfomazione urbana e l’innovazione tecnologica (2026).

«Genova possiede un patrimonio culturale enorme, che vogliamo valorizzare e far conoscere al mondo. Attraverso questa progettazione condivisa siamo certi che il prossimo triennio sarà in grado di sorprendere - dice il sindaco di Genova Marco Bucci - La cultura è un formidabile acceleratore di ricchezza umana ed economica, strumento indispensabile per promuovere identità, appartenenza, inclusione e coesione. Genova e il mare, Genova e il Medioevo e Genova nell’Ottocento faranno riscoprire ogni lato storico e attuale nella nostra straordinaria città». 

Attraverso il Tavolo della cultura verranno attivati perscorsi sinergici tra le istituzioni in modo tale da dare forma a un'offerta culturale ricca composta anche proposte provenienti da enti non istituzionali. «Genova rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese perché sta sviluppando modalità di connessione culturale tra le eccellenze del proprio territorio. Un punto di riferimento tematico come quello previsto da questo Piano Strategico sarà di ispirazione per chi come noi vuole collaborare, fare rete - afferma Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale - Creare arte ed essere capaci di migliorare la qualità della vita delle persone è al centro della nostra mission. E questo lo fa la cultura, l’immersione nella bellezza e la consapevolezza e la partecipazione che il teatro porta con sé».

«Il piano mette in evidenza il ruolo strategico di Palazzo Ducale, un nodo importante in una rete che deve essere sempre più allargata è rafforzata - sostiene la presidente di Palazzo Ducale - Fondazione per la cultura Serena Bertolucci - L'attività che sarà messa in campo sarà il più possibile accessibile e coinvolgente, dai grandi cicli e festival (non dimentichiamo che oggi comincia La Storia in Piazza, uno dei più importanti festival nazionali del settore) alle mostre, che vanno dalla dimensione locale a quella internazionale, alle attività educative fino alla conferenze giornaliere, pluridisciplinari e divulgative per un totale di oltre 400 azioni culturali l'anno. L'auspicio è che Palazzo Ducale possa essere sempre più individuato come una ricchezza e una opportunità per la città e possa essere sempre in grado di svolgere il proprio ruolo con la qualità che gli è riconosciuta a livello nazionale».

Il Tavolo della Cultura, che opera sulla base delle linee strategiche e programmatiche della civica amministrazione, potrà essere implementato con ulteriori partecipanti, qualora si rendesse necessario approfondire argomenti di particolare rilievo e/o progetti ritenuti strategici.

Di Silvia Frattini

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