Da Terre Rosse a Colle di Creto: trekking genovese tra natura, geologia e architettura. Il percorso

Genova, 25/03/2023.

Genova è una città sorprendente, la distanza in linea d'aria tra mare e monti è pochissima e gli appassionati di trekking sanno che questo significa solo una cosa: dislivelli di poche centinaia di metri tutti compressi in spazi ristretti. Una volta arrivati il fiatone si fa sentire, ma la vista è impagabile. In questo caso però c'è una variabile in più, ossia il colore rosso intenso della terra che si calpesta, che ci catapulta con l'immaginario direttamente su Marte.

In realtà siamo molto più vicini, ci troviamo nella Valle del Geirato, in zona di Molassana, percorrendo una porzione del sentiero AQ2. Durante questo percorso di trekking, che prevede poco più di 500 metri di dislivello, attraversiamo una parte dell'Acquedotto storico, passando per Terre Rosse. Da lì poi un salto al Castelluzzo e su, verso la Croce di San Siro, Colle di Creto e ritorno. La distanza, andata e ritorno, è di 15 km, per un tempo complessivo di tre ore. Non sono presenti particolari difficoltà, è un percorso di trekking adatto praticamente a tutti, segnalato con la E di Escursionismo.

Si parte da via Rio Torbido, proseguendo verso salita Massiglione e via Giovanni Aicardi. A lui si deve la progettazione del ponte-canale sul Rio Torbido, un'opera mastodontica rilasente al 1600 che si percorre in tutto il suo splendore di pietra, arcate e perfezione architettonica. Da qui si ammirano alcuni gruppi di case che sorgono sulle tipiche colline terrazzate, così comuni a Genova e in tutta la Liguria.

Prendiamo ora Salita Ca' Bianca, da lì a pochi passi si erge la Chiesa di San Siro di Struppa, in stile romanico. Vale la pena visitarla, prima di proseguire. Dopo questa pausa culturale, si prende via Chiesa di San Siro di Struppa e Via Campo Denego. Arrivati qu non si può fare altro che ammirare la meravigliosa villa che prende il nome di Palazzo Fieschi. Girando a sinistra si giunge ad un suggestivo gruppo di case, Ca’ di Ria, il punto di partenza vero e proprio verso la nostra destinazione, aiutati dalla segnaletica che indica chiaramente il percorso AQ2.

In circa 20 minuti si arriva all'area Pic Nic, chiamata La Vecchia Osteria. Il nome non è casuale, perchè proprio qui si trovano i ruderi di una vecchia locanda, l'Ostaia du Castelusso, che era in attività fino agli anni Sessanta del secolo scorso, frequentata dai viandanti dei boschi. E' possibile entrare dentro l'ostaia, per sbirciare quello che ne è rimasto, immaginando le voci e i profumi della Genova di un tempo.

Da qui a Terre Rosse il passo è brevissimo, circa cinque minuti. E' come trovarsi sulla cima di un canyon in miniatura, composto da argilla rossa. E' il punto perfetto per qualche story sui social! Piccola curiosità: qui i bambini si divertono a rotolarsi dalle discese, per colorarsi dalla testa ai piedi, capelli compresi, e assumere una tonalità rossiccia.

Se non volete seguire il loro esempio, anche se la tentazione è forte, potete fare un salto al Castelluzzo che, anche in questo caso, dista pochi metri. Si tratta dei resti una struttura datata tra l'undicesimo e il quattordicesimo secolo, che serviva a difendere la Val Bisagno dai nemici, proteggendo la via verso Piacenza.

Ammirata la Val Bisagno dall'alto, si torna leggermente indietro, verso l'Ostaia e si sale nel bosco. Qui e là si trovano le trunee, antichi ripari per i contadini, che spesso venivano colti da acquazzoni violenti e qui sotto potevano proteggersi dalle intemperie.

In quarantacinque minuti si arriva alla grande Croce di San Siro, una struttura metallica eretta negli anni Ottanta, affiancata dalla Cappella di San Siro. Qui ci si può riposare, nel piccolo spiazzo, godendosi la vista su Genova, che si apre fino al Monte Fasce da una parte e fino al Forte Diamante dall'altra.

Arrivati qui si può decidere di tornare indietro oppure di proseguire il percorso di trekking fino a Colle di Creto. Si segue il  sentiero che scende verso sinistra, passando accanto ad un ovile, tornando in cresta per raggiungere la strada provinciale per Creto.

Ci siamo quasi! Si scavalca il dosso erboso, si scende verso un ripiano dove si ritrova il segnavia quadrato rosso vuoto. Poco più avanti ci si congiunge a via Villini di Creto che porta in breve al Colle di Creto. Ripercorriamo a ritroso l'itinerario e concludiamo questo trekking che potremmo definire eclettico, composito, in quanto composto da una grande porzione a tema naturalistico, con l'affascinate tappa alle Terre Rosse, ma anche da una parte di interesse architettonico, come nel caso del ponte- canale su Rio Torbido e della Chiesa di San Siro di Struppa.

Di Paola Popa

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