Rubens a Palazzo Ducale: la mostra chiude con oltre 74 mila visitatori. Ora tappa a Sanremo

Francesco Margaroli per Electa Editore
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Genova, 06/02/2023.

Ha chiuso con 74.207 presenze la mostra Rubens a Genova, che Palazzo Ducale ha ospitato nelle sale dell’Appartamento del Doge al piano nobile. La rassegna, aperta al pubblico dal 6 ottobre 2022, era stata prorogata fino a domenica 5 febbraio 2023. Insieme agli appuntamenti e alle iniziative culturali di Genova per Rubens. A Network sono in totale più di 100mila le persone coinvolte in questo “viaggio” che Genova ha dedicato al grande artista fiammingo.

Prodotta dal Comune di Genova con Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura e la casa editrice Electa, e grazie al supporto e alla partecipazione dello Sponsor Unico Rimorchiatori Riuniti S.p.A., la mostra presentava più di 100 opere, con oltre 20 Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane. Tanti i genovesi e i turisti che si sono lasciati guidare in un percorso espositivo - curato da Nils Büttner e Anna Orlando - che ha esaltato un periodo storico in cui Genova divenne, oltre che una potenza economico-finanziaria europea, una vera e propria capitale culturale.

Molti anche gli ospiti illustri che non hanno voluto mancare a questo imperdibile appuntamento internazionale: dal sottosegretario alla Cultura del Governo Vittorio Sgarbi all’architetto Renzo Piano, dalla baronessa Francesca Thyssen-Bornemisza alla scrittrice Simonetta Agnello Hornby. E poi Gino Paoli e Roberto Vecchioni, fino alla nazionale femminile di calcio e alla campionessa italiana di sci Elena Curtoni. Sedici le sezioni della rassegna che, con il suggestivo ed elegante allestimento di Giovanni Tortelli (Studio GTRF di Brescia), valorizzava al massimo il messaggio sulla grandezza di una capitale artistica che si guadagnò l’appellativo di Superba e che Rubens ammirò nei suoi ripetuti soggiorni tra il 1600 e il 1607. 

Musei stranieri e italiani, così come collezionisti privati, hanno concesso prestiti eccezionali riconoscendo un progetto basato sul lungo percorso di studi e approfondimenti scientifici dei curatori, e motivato dal supporto di un prestigioso comitato scientifico onorario internazionale, composto dai massimi conoscitori della materia. Prova ne è anche il catalogo edito da Electa: il migliore delle mostre di arte antica in Italia del 2022 secondo la prestigiosa rivista Artribune.

L’appuntamento espositivo di Palazzo Ducale è stato affiancato anche Genova per Rubens. A Network, un progetto ideato e curato da Anna Orlando: di fatto, la più importante rete culturale mai attivata a Genova intorno a un singolo artista. All’insegna di Rubens e del suo speciale rapporto con la città, sono state coinvolte oltre 100 realtà pubbliche e private, da musei a biblioteche, associazioni culturali, enti e chiese: una fitta rete di collaborazioni che ha consentito di comporre incontri e convegni, concerti, appuntamenti culturali e ulteriori 11 progetti espositivi. Da segnalare anche lo speciale percorso rubensiano con complessive 40 tappe segnalate con una web app dedicata che rimarrà disponibile anche alla fine della mostra e costituirà un prezioso “lascito” turistico per la promozione della città. 

Significativa anche l’offerta didattica, come è ormai tradizione di Palazzo Ducale. I Servizi Educativi e Culturali hanno elaborato infatti un nutrito programma di azioni rivolte al mondo delle scuole e delle famiglie, che hanno visto un’adesione numerosa ed entusiasta da parte di oltre 250 gruppi scolastici e centinaia di bambini e genitori. Alla presentazione dedicata al personale docente erano presenti circa mille insegnanti. Il gradimento delle iniziative è stato tale che alcune verranno programmate anche dopo la chiusura della mostra. Le attività erano rivolte ai bambini a partire dai 4 anni fino ai ragazzi degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado: laboratori in mostra, visite guidate, percorsi che dagli spazi espositivi si allargavano negli spazi cittadini e ai Musei di Strada Nuova hanno fornito ai giovani partecipanti le chiavi di lettura della mostra, ma anche spunti creativi e strumenti interpretativi per leggere la contemporaneità alla luce del passato.

Non sono mancate le proposte per i docenti: due i corsi di formazione, uno online e uno in presenza, che hanno coinvolto oltre 50 insegnanti di tutto il territorio nazionale. Anche se terminato, l'appuntamento internazionale con Rubens avrà - a partire da martedì 7 febbraio - un ulteriore momento di visibilità in occasione del Festival di Sanremo. L'autoritratto di Rubens, che faceva parte del percorso espositivo nell'Appartamento del Doge, verrà portato al Teatro Ariston: l'opera potrà essere ammirata da migliaia di persone, per tutta la durata della kermesse musicale.

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