I mille del ponte al Teatro Modena, in scena la storia della ricostruzione

Teatro Gustavo Modena, Palmanova Cerca sulla mappa

Genova, 30/01/2023.

Il racconto di una delle pagine più nere della storia di Genova, visto dal punto di vista dei lavoratori cha hanno costruito il nuovo ponte San Giorgio: è questo il cuore dello spettacolo I mille del ponte, in scena al Teatro Gustavo Modena da martedì 31 gennaio fino a domanica 5 febbraio 2023. Una celebrazione della forza di rialzarsi che Genova ha dimostrato in un momento oscuro, quando il 14 agosto del 2018, poco dopo le ore 11.30 di un mattino plumbeo e piovoso, il ponte Morandi crollò, portandosi dietro quarantatre vittime.

«Durante lo spettacolo ci troviamo di fronte ad un narratore che è quasi un progettista, che gioca con degli oggetti di scena che in qualche modo diventano esemplificativi di una ricostruzione, non è solo quella del ponte, ma anche quella di una comunità che riscopre le proprie origini e la propria essenza. Un racconto che esalta l'intelligenza creativa, capace di concepire qualcosa che va oltre il dolore, che reagisce al lutto in maniera concreta». Così descrive I mille del ponte il regista Alessio Pizzech, che ha preso il testi di Massimiliano Lussana e li ha trasformato in spettacolo.

«Non potevamo ignorare il dramma delle vittime, siamo partiti da quello per descrivere l'Italia quando torna a fare l'Italia, quando riesce ad essere virtuosa nonostante le difficoltà», gli fa eco Lussana. Il suo primo contatto con il progetto che poi sarebbe divento I mille del ponte è stato con il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, che gli propose di scrivere un articolo sull'operario che avvitò l'ultimo bullone del nuovo San Giorgio.

Da lì è nato il testo di un recital, basato sul libro fotografico realizzato con Fondazione Ansaldo, proprio dal titolo I mille del ponte, prodotto da A.S.C Production e intrepretato da Mario Incudine con i musicisti Pino Ricosta, Manfredi Tumminello e Antonio Vasta. Ora il recital si è modificato fino ad arrivare all'attuale versione, realizzata grazie al supporto economico di Fincantieri. Anche nell'attuale allestimento, che da Genova si sposterà poi in vari teatri in Italia, la musica ha un ruolo da protagonista, con una colonna sonora che va da Fabrizio De André, a Francesco de Gregori, fino ai Trilli e alcune sigle di famosi cartoni animati degli anni Settanta e Ottanta. Sul palco un'alternanza di momenti di riflessione, tristezza, ma anche gioia e alcune curiosità. Una di queste riguarda i notai di Genova, che nei giorni immediatamente successivi al crollo del ponte hanno prodotto una quantità massiva di documenti, per supportare gli abitanti della zona di via Porro e i loro trasferimenti.

«I mille del ponte è una grande dichiarazione d'amore a Genova, l'espressione genuina del desiderio di ricordare, da una parte, ma anche di un impulso al rinnovamento che ha pervaso tutta la città», dice il sindaco di Genova Marco Bucci. «Un plauso non solo ai lavoratori che sono stati gli artefici della ricostruizione del ponte, ma anche a tutti i cittadini, dai residenti della zona rossa che nel giro di una notte hanno dovuto lasciare tutto, ai genovesi in generale, che hanno sopportato tanti disagi, come ad esempio quelli legati alla viabilità».

Si aggiunge al coro Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, che pone l'accento sull'importanza del ricordo che «deve ispirarci per il presente e per il futuro. È bello collettivizzare la memoria, per tenere bene a mente la reazione di questa città, che ci ha portato ad avere uno dei viadotti più belli d'Italia, firmato dalla prestigiosa penna di Renzo Piano. Spesso si ricordano le personalità principali, i marchi delle aziende che ne hanno supportato la ricostruzione, come Fincanteri, ma questa è stata un'opera collettiva, dell'ingegno e dell'impegno di tutti, dagli ingegneri agli operai e i saldatori, che ha gettato le basi per un nuovo modello di lavoro, il modello Genova».

Grande soddisfazione per il Teatro Nazionale di Genova, che ospita questo evento nelle sale del Teatro Gustavo Modena di Sampierdarena, nelle parole del direttore Davide Livermore: «rappresentare la contemporaneità e le istanze della nostra società è al centro della nostra mission, che ha una grande tradizione di tearo documento. Anche per questo siamo particolarmente felici si ospitare questo spettacolo».

I mille del ponte è in scena nelle seguenti date e orari: martedì 31 gennaio, mercoledì 1 e venerdì 3 alle ore 20.30, giovedì 2 e sabato 4 alle ore 19.30 e domenica 5 febbraio alle ore 16.

Di Paola Popa

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