Verso il Rifugio Argentea dal Faiallo: un trekking ad alto tasso panoramico

Genova, 28/01/2023.

Il comprensorio naturale del Beigua è una vasta area a cavallo tra le province di Genova e Savona, che dal 2015 è stata inserita dall'Unesco nella prestigiosa lista dei Geopark globali. Un vero paradiso, da cui si può ammirare il mare oppure, volgendosi verso nord, le sagome delle Alpi. Qui sono custodite rocce di immenso valore storico e geologico, tra cui spiccano le sfumature verdi della serpentinite, che in questa zona si trova in grande quantità.

Da qui si parte per percorsi di trekking dal fascino unico, caratterizzato da una vegetazione simile a quella delle brughiere del Nord. Nelle belle giornate l'azzuro intenso del cielo si fonde con il blu del braccio di mare antistante, tra Genova Voltri, Arenzano e Cogoleto, che si trova solo a pochi kilometri in linea d'aria.

La nostra meta è il Rifugio Argentea, un piccolo gioiello incastonato sul percorso dell'Alta Via dei Monti Liguri, a breve distanza dall'omonimo monte, che svetta sull'area tra Arenzano e Cogoleto. Ci si può arrivare da tantissime vie, da Arenzano, da Pratorotondo e da Vara Inferiore, ma il nostro punto di partenza è il Faiallo, più precisamente dal Rifugio La Nuvola sul Mare, che si può raggiungere in macchina. Anche in questo caso ci sono vari modi di arrivare, uno dei quali è spostarsi da Genova Voltri, proseguendo per la località di Mele e poi da lì dritti verso Urbe, tramite la SP73. Arrivati a questo punto si seguono le indicazioni per il Rifugio La Nuvola sul Mare, si sorpassa l'ingresso al Forte Geremia e dopo poche curve si giunge a destinazione.

Parcheggiata l'auto e presi i bastoncini da trekking si può iniziare il percorso, resistendo alla tentazione di fermarsi al rifugio per un piatto di ravioli oppure una bella birra (attività che si possono tranquillamente fare al ritorno). Da qui, le strade per il Rifugio Argentea sono due: proseguire verso il Monte Reixa e poi da lì godersi una semplice passeggiata in cresta oppure oltrepassare il grande varco di legno che indica l'ingresso all'Alta Via dei Monti Liguri e immergersi per un tratto in splendidi faggeti. Quest'ultima opzione è consigliabile nei giorni di grande vento, perchè si è letteralmente riparati dalla fitta boscaglia e dai monti che ci scorrono a fianco. La prima è sicuramente più panoramica, ma anche la seconda riserva bei paesaggi, in ogni caso gli imbocchi dei sentieri sono letteralmente a pochi passi dalla Nuvola sul Mare.

In entrambi i casi si tratta di trekking molto facili, catalogati con la E, privi di difficoltà e ad alto tasso di panorami mozzafiato. La durata, anche in questo caso riferita a entrambi i percorsi, è più o meno di 4 ore totali, escluse le soste per guardarsi attorno e riempire il cellulare di foto o video, lungo il tragitto e arrivati al Rifugio Argentea.

Per non farci mancare niente noi faremo un anello, partendo dal varco di legno che indica l'ingresso all'Alta Via dei Monti Liguri, per tornare in cresta verso il Monte Reixa e poi da lì di nuovo fino al Rifugio La Nuvola sul Mare.

Passato il varco di legno ci si trova quasi immediatamente immersi nei boschi di faggio, dopo un breve tratto iniziale più aperto. Impossibile sbagliarsi, si prosegue fino ad una palazzina. Trovare una costruzione in cemento nel bel mezzo del bosco può risultare strano e un po' inquietante, alla Dario Argento, ma è proprio ciò che accade lungo il tragitto. Si tratta della Palazzina Tassara, di cui effettivamente non si sa molto, solo che risale agli anni Trenta del secolo scorso e che probabilmente veniva utilizzata dall'omonima famiglia proprietaria come punto di appoggio durante le battute di caccia. Si prosegue, tenendo d'occhio il segnavia con il quadrato pieno giallo (fate attenzione, perchè si può perdere di vista facilmente). Si esce fuori dal bosco sia andando verso sinistra, sia verso destra, ma la prima opzione è probabilmente più comoda. Continuando si raggiunge una strada sterrata, detta della Bucastrella e da lì si arriva fino ad un chiarissimo segnale: Argentea da una parte, Faiallo dall'altra. Da qui è una passeggiata, nel senso che si continua dritti fino ad arrivare ad un crinale dall'aspetto quasi lunare per proseguire fino al Rifugio Argentea, che inizia ad apparire all'orizzonte. Proprio al rifugio si incontrano spesso tanti appassionati di trekking che si godono la vista sul mare magari assaporando un meritato panino oppure i membri del Cai che banchettano e chiacchierano amabilmente.

Dopo le foto, i video e le stories di rito si torna indietro, ma questa volta in cresta, seguendo il segnavia bianco e rosso dell'Alta Via dei Monti Liguri, evitando però la deviazione a destra, verso il Passo della Gava. Lungo questo percorso il trekking si trasforma in una vera e propria esperienza in bilico tra due mondi: il mare e i monti. Una lunga passeggiata che ci conduce in più o meno due ore a raggiungere la croce di metallo e la Madonnina che segnalano il Monte Reixa, ad un'altitudine di 1.183 metri. In estate è un paradiso di frescura, in inverno il freddo e il vento picchiano forte e spesso la statua sulla sommità è decorata da vere e proprie stalattiti di ghiaccio, che sembrano formare una suggestiva corona. Proseguendo ci si avvia verso l'anticima del Reixa e poi da lì giù nel bosco, che in una ventina di minuti ci riporta al punto di partenza.

Per chi volesse percorrere questo trekking al contrario, ossia da subito in cresta partendo sempre dalla Nuvola sul Mare, segnaliamo di oltrepassare le altalene dietro il rifugio e di seguire le indicazioni per il Monte Reixa, che si trovano scritte sulle rocce e sugli alberi, rappresentate dal quadrato rosso vuoto.

A questo punto uno spuntino o una birra sono strameritati, per concludere degnamente una giornata ad alto tasso panoramico.

Di Paola Popa

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