Genova, il sommergibile Nazario Sauro è tornato in Darsena: foto, video e prezzi per visitarlo

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Genova, 13/07/2022.

Nella mattinata di mercoledì 13 luglio 2022 in Darsena, trainato dai rimorchiatori del Porto di Genova, è arrivato il Sommergibile Nazario Sauro dopo 23 giorni di assenza per lavori di restyling presso l'Arsenale militare di La Spezia. Per l'occasione, in banchina, si è svolta la cerimonia di benvenuto. Fino a venerdì 15 luglio, in banchina, il sommergibile è oggetto di due lavorazioni: l'istallazione di un sistema attivo anticorrosivo e due nuove coperture in alluminio a protezione dei punti di discesa e risalita per genovesi e turisti che potranno visitare nuovamente l'S518 Nazario Sauro a partire da sabato 16 luglio 2022.

Questi i lavori in numeri: 500 kg di lamiera trattata dello spessore di 5 mm per sostituire le parti corrose; 2500 kg di pitture; 35 persone impiegate (non contemporaneamente) alle lavorazioni; 2.300 ore di lavoro in totale di cui 500 ore per la progettazione, 300 per la logistica e 1.500 di lavori effettivi (carpenteria, pitturazione, bonifica ambientale, etc.). La superficie ridipinta è pari a 1000 mq per la parte emersa e 500 per quella immersa, oltre a 400 mq per le parti interne. «La Darsena di Genova si fa sempre più attrattiva - dice il sindaco di Genova, Marco Bucci - Uno spazio strategico per questa zona della città, dal forte richiamo turistico, pensato anche per i genovesi e il loro tempo libero. Il Nazario Sauro, che salutiamo questa mattina completamente restaurato, è una delle eccellenze che fanno parte di un'offerta museale di altissimo livello. La recente apertura del MEI alla Commenda di Prè, il Mu.MA e il sottomarino rinnovato, sono un tris vincente, espressione di un'amministrazione che crede e investe nell'intrattenimento di alto livello e un veicolo importante di trasmissione della nostra cultura di città legata al mare».

«Il Nazario Sauro - prosegue Nicoletta Viziano Presidente del Mu.MA - unico museo galleggiante conservato in Italia è un’eccellenza della museografia marittima internazionale. In 12 anni, è stato visitato da oltre un milione di turisti che lo hanno apprezzato per il suo realismo, per le ricostruzioni d’ambiente e per la parte sonora. Dopo questo restyling il pubblico potrà salire a bordo di un natante ancora più splendente. I lavori di restauro sono costati quasi 140 mila euro e sono stati sostenuti dal Mu.MA, Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a un’operazione complessa e delicata con la loro disponibilità e professionalità».

Orari del Galata Museo del Mare: il museo è aperto tutto ii giorni dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). I biglietti per visitare il sommergibile e non perdersi le bellezze del Galata Museo del Mare costano: intero 17 euro; ridotto 12 euro; scuole 7.50 euro; famiglie 38 euro; gratuito bambini 0-6 anni. Ulteriori informazioni sul sito del Galata Museo del Mare. Di seguito il percorso nel dettaglio del Nazario Sauro per questi interventi di ristrutturazione, dalla partenza a Genova al suo ritorno dopo la tappa alla Spezia.

Partito da Genova lo scorso 21 giugno e trainato dai rimorchiatori del Porto di Genova, il sommergibile Nazario Sauro è stato preso in consegna dal rimorchiatore d’alto mare Sea Dream che lo ha trainato fino a La Spezia per consegnarlo ai militari. Portato al bacino n. 2 dell’Arsenale, e sistemato sulle taccate a cura del servizio subacqueo della Marina, sotto la supervisione dei responsabili, si è provveduto a metterlo in secco lo scorso 24 giugno.

Dopo un’accurata ispezione tecnica, sono partiti i lavori di refit: sottoposto a un lavaggio ad alta pressione per liberarlo dalle incrostazioni che si sono accumulate in dieci anni nelle acque della Darsena, sono state verificate le parti che hanno subito, nel corso degli anni, processi di ossidazione e quindi un gruppo di carpentieri navali ha lavorato per bonificare e sostituire le parti corrose, impiegando circa 500 kg di lamiera trattata dello spessore di 5 mm. Contemporaneamente sono partiti i lavori di ripitturazione, riportando agli strati originali di vernice o a ferro, laddove questa era troppo consumata. Per la pitturazione, in blu mimetico nella parte superiore (opera morta) e in nero opaco per la parte immersa (opera viva) sono stati utilizzati 2500 kg di pitture, nel rispetto sia delle specifiche storiche della Marina Militare ma con la tecnologia contemporanea che assicura una ampia durabilità dei prodotti. Particolare cura è stata dedicata alla pulizia dell’elica in bronzo.

Di Silvia Frattini

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