Elezioni 2022 a Genova: Simona Cosso e Mariano Passeri di Sinistra Italiana. 3 domande ai candidati

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Genova, 28/05/2022.

Simona Cosso e Mariano Passeri, candidati al consiglio comunale di Genova alle elezioni di domenica 12 giugno, per la lista Sinistra Italiana, facente parte della coalizione a sostegno di Ariel Dello Strologo, partecipano al format di mentelocale, 3 domande ai candidati.

Presentatevi.

Simona Cosso: «Buongiorno. Sono Simona Cosso e mi candido con Sinistra Italiana per il Comune di Genova e per il Municipio di Centro Est. Io vivo e abito in centro storico da più di vent'anni, insieme a mio marito e ai miei figli. Sono un insegnante. Ho insegnato per ben dieci anni alla scuola primaria in centro storico e ora insegno italiano e storia alla scuola superiore. Nella mia vita ho sempre fatto volontariato, da quando avevo 16 anni, in diversi contesti, soprattutto con le donne straniere, ma anche nelle scuole di alfabetizzazione e in carcere. Da qualche estate a questa parte sono andata a fare volontariato in alcuni campi profughi in Grecia, che ospitano persone che arrivavano dall'Afghanistan e dalla Siria. Ecco, il volontariato è sempre stato per me una cosa molto importante, sia per ridare priorità alle questioni fondamentali e soprattutto per mettermi a disposizione, sempre nell'ottica di ricordarsi che esiste qualcos'altro, oltre la propria vita, il proprio lavoro e la propria famiglia. Da parecchi anni mi occupo anche del sindacato e nella nella mia scuola sono appunto una rappresentante per per i lavoratori».

Mariano Passeri: «Buongiorno a tutti. Sono Mariano Passeri e mi candido per le elezioni di Genova 2022 in Comune e nel Municipio Centro Ovest per il partito Sinistra Italiana. Vengo appunto dal Centro Ovest, più precisamente da Sampierdarena, ancor meglio dal Campasso, quindi un quartiere che è noto, purtroppo, per non godere di una di una buona situazione di vivibilità. Ho fatto in questi anni, oltre al mio lavoro che è quello dell'assicuratore per necessità, l'operatore Uisp, un'attività che mi porta anche a lavorare in carcere e in tante situazioni in cui ci sono problemi di tipo sociale. Ho fatto il consigliere Municipale e questo mi ha mi ha portato a lavorare a stretto contatto col mio quartiere, sollevando le istanze delle problematiche relative appunto alla vivibilità di un quartiere come Sampierdarena, di un territorio come Sampierdarena e San Teodoro, che hanno, specialmente in quest'ultimo periodo, nei depositi chimici la lotta distintiva. Ma all'interno ci sono comunque altre problematiche, che insieme ai miei concittadini abbiamo cercato di portare alla ribalta».

Qual è il vostro sogno per Genova?

Simona Cosso: «I miei sogni per Genova sono molti. Innanzitutto vorrei una città dove si vive bene, ma non solo in modo legato agli spazi, che pure sono importanti, ma dove le persone vivano bene. Sogno una città dove non ci siano più poveri, dove non ci siano più quattrocento persone al giorno che prendono il pacco alimentare. Sogno una città dove ci sia lavoro, dove ogni anno tremila giovani non debbano abbandonare la nostra città per andare altrove. Sogno una città dove gli anziani possano vivere e forse anche morire ed essere curati a casa propria. Sogno una città che lotta davvero in maniera concreta per le diseguaglianze e sogno anche una città in cui le donne possano avere rappresentanza, possano avere un lavoro e non debbano essere costrette a lasciarlo, perché devono occuparsi di lavori di cura della famiglia, così come è stato nei brutti anni, diciamo dei terribili anni della pandemia. E poi sogno una città dove ci sono più asili, che siano accessibili, dove i nostri bambini possano avere spazi verdi. Sogno anche una città in cui si dia molta importanza alla partecipazione, ma anche alla scuola, perché la scuola è luogo di cura, è luogo di incontro, luogo di inclusione e allora un Comune deve sostenere questi sogni. E ancora sogno che per esempio nella nostra città non ci siano dei senza fissa dimora che di notte in inverno muoiono di freddo. Sogno quindi una città che prima di tutto abbia cura delle persone».

Mariano Passeri: «Il mio sogno per Genova non è proprio una domanda semplice, nel senso che chiaramente io vorrei una città che torni a dirsi una città umana dalla spiccata umanità, come quella che è sempre stata. Una città che faccia dell'integrazione un punto fondamentale e un punto di ripartenza, per poter fondare le basi di una nuova Genova, aperta a tutte le culture che la frequentano e che la vivono, ma soprattutto che sappia valorizzare anche i giovani. Abbiamo oggettivamente tanti giovani che sono costretti a scappare dalla una città che non offre quello che potrebbe offrire. È una città chiusa, che in questi cinque anni si è proprio chiusa in se stessa, è diventata una città per turisti e anche loro però non sembra che tornino a casa molto felici, per come Genova non riesce ad essere accogliente. Invece Genova è una città calda e deve tornare ad essere una città di quel tipo. Abbiamo vissuto anni secondo me piuttosto bui, perché ci sono stati anche dei valori che sono venuti meno, su tutti parlo dell'antifascismo che è stato un po' accantonato e mi auguro che i prossimi cinque anni non vedranno più questa guida. Anche perché la mia preoccupazione grande e che Fratelli d'Italia, che è un partito adesso abbastanza alla ribalta, potrebbe influire negativamente e ulteriormente su questo percorso. Sono fermamente convinto che si debba cambiare. Noi ci siamo schierati dalla parte della coalizione progressista, dove faremo proprio una parte "radicale di sinistra", dove i giovani e tutti si potranno rispecchiare, soprattutto se di sinistra».

Perché votarti?

Simona Cosso: «Mi candido perché penso che la politica sia profondamente e veramente un servizio. La politica è mettersi a servizio delle persone e non è scegliere una professione. Io un lavoro ce l'ho e mi piace molto. Scelgo la politica perché dopo tanti anni di volontariato, mi rendo conto di quelle che sono le istanze delle persone e ho in mente tanti volti, tante voci, tante situazioni anche di povertà ed emarginazione, di persone che hanno perso il lavoro, che devono essere portate davanti alle istituzioni. Allora c'è da fare un passaggio in più, dalle associazioni, dal volontariato, dalla gente alle istituzioni che devono saper rappresentare la gente. Questo è il compito della politica».

Mariano Passeri: «Perché votarmi? Perché appunto siamo partito che ha una grande crescita, un grande sviluppo, soprattutto a livello nazionale. Portiamo avanti con Sinistra Italiana delle istanze che spesso vengono dimenticate, sul lavoro, per esempio, sui patrimoni, perché siamo promotori di una tassa patrimoniale, New Generation Tax, che va a toccare chi ha troppo per aiutare coloro che invece hanno meno. Sinistra Italiana è una realtà che secondo me potrà recuperare veramente quella testimonianza da sinistra molto abbadonata, e tutte quelle persone che non si sentono pù rappresentate. E io e Simona siamo qui perché crediamo che chi vuol dare un voto a sinistra, avrà in Sinistra Italiana un voto di sentimento. Non siamo qui a fare testimonianza, noi non vogliamo assolutamente fare semplicemente una comparsata, ma vogliamo portare la sinistra al governo della città ed essere all'interno di questo una parte molto attiva».

Simona Cosso e Mariano Passeri: «Il 12 giugno alle elezioni amministrative votate Sinistra Italiana, un partito che tiene particolarmente alla pace contro ogni guerra. Se volete conoscere e approfondire il nostro programma e le nostre idee, consultate il sito https://www.sinistraitalianagenova.com/ o scrivete a sinistraitaliana.elezionigenova@gmail.com».

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