Colori e immagini nella scienza: la mostra alla Biblioteca Universitaria in collaborazione con il Cern

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Genova, 02/04/2022.

Dai buchi neri agli studi sui cambiamenti climatici, dai fenomeni chimici a quelli magnetici, artisti internazionali e studenti liguri si incontrano per raccontare la scienza attraverso l’arte. La mostra Colori e Immagini della Scienza ha l'obiettivo di avvicinare il pubblico di ogni età alla scienza cercando di stimolare la naturale propensione dell'essere umano alla conoscenza e all'osservazione dei fenomeni per formulare una visione del mondo critica, di chi si pone domande e formula ipotesi.

Da venerdì 1 a giovedì 21 aprile 2022, alla Biblioteca universitaria di Genova, il visitatore affronta un viaggio alla scoperta di opere della collezione d'arte del CERN firmate da artisti internazionali su alcuni dei temi scientifici più affascinanti della nostra epoca, per poi passare alle 88 opere di 250 studenti di alcuni licei liguri ispirate agli argomenti che più li hanno interessati nel corso di seminari tenuti per loro da 30 scienziati di INFN, Dipartimenti di Fisica e Chimica dell'Università di Genova, IIT, CNR-IMEM, CNR-SPIN, e sulle tematiche scientifiche più moderne e all’avanguardia. Questi spunti iniziali sono stati discussi e approfonditi dagli studenti con i loro professori, che li hanno guidati a formulare dei progetti propri che coniugassero l’arte con la scienza ovvero che rendessero visibile l’invisibile per raccontare l’emozione della conoscenza.

La mostra si conclude giovedì 21 aprile con una premiazione, che si tiene alle ore 16 sempre alla Biblioteca Universitaria di Genova: una giuria di esperti di arte e di scienziati selezionerà cinque dei lavori in mostra. Le opere selezionate accederanno alla mostra nazionale, prevista dal 13 al 30 maggio presso il Museo Archeologico di Napoli (MANN), e le ventisette migliori saranno premiate da una giuria internazionale con un master su arte e scienza al CERN (settembre 2022).

«Come scienziati, attraverso i nostri seminari - spiega Elena Santopinto dell'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) di Genova e coordinatrice del progetto per il capoluogo ligure - abbiamo cercato di trasferire ai ragazzi una visione sugli argomenti più affascinanti e di frontiera di cui ci occupiamo a Genova e soprattutto di comunicare loro il nostro entusiasmo per la ricerca la quale, dovendo affrontare sempre problemi nuovi, non è mai uguale a se stessa, mostrando, quando possibile, le sottili connessioni che essa ha con tutte le altre espressioni creative dell'uomo come l'arte. Abbiamo avuto la fortuna di avere come controparte nei licei un corpo docenti di altissimo livello, che come noi ha creduto in questo progetto e ha saputo supportare in modo eccellente i ragazzi sino alla conclusione delle loro opere. Si tratta quindi, così come succede nella ricerca, di uno sforzo grande e collettivo che è giusto che venga riconosciuto attraverso questa mostra e condiviso con la collettività».

I ragazzi hanno spaziato nella rappresentazione degli argomenti scientifici. Un lavoro iniziato in Dad e proseguito sui banchi: «Durante il periodo di pandemia - racconta Riccardo Carlini, docente del liceo artistico Klee Barabino, che ha seguito gli allievi in questo percorso - gli studenti hanno potuto selezionare gli argomenti ed elaborare le prime bozze teoriche grazie alla ricca offerta didattica proposta dal progetto. Con la ripresa in presenza, tutto si è concretizzato per giungere a realizzare veri e propri gioielli che rappresentano la scienza con il linguaggio dell’arte. La visione creativa delle arti figurative, il rigore dell'architettura e la potenzialità multimediale della grafica hanno dato origine a opere che spesso hanno fornito a noi scienziati punti di vista differenti e complementari rispetto a quelli canonici, liberandoci da vincoli cristallizzati. Ecco che, inaspettatamente, l'arte è a servizio della scienza. I ragazzi, da parte loro, hanno appreso che senza scienza non si può fare arte: le proprietà dei materiali, l'interazione luce e materia, l'equilibrio delle proporzioni sono solo alcuni degli aspetti che legano le due discipline».

Di Silvia Frattini

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