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Genova - "Abbiamo raggiunto da due settimane le soglie da zona bianca e siamo in attesa dell'ordinanza del Ministro che certifichi il raggiungimento di quest'area di rischio". Lo comunica il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti. Da lunedì 14 marzo 2022, quindi, la Liguria entra in zona bianca.
Ma cosa cambia in Liguria con il passaggio da zona gialla a zona bianca? Praticamente nulla, soprattutto da quando in tutta Italia è caduto l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. Resta l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso e restano valide le regole relative al Green Pass, con le ormai note differenze tra Green Pass di base e rafforzato (si parla di modifiche al green pass dal 1 aprile 2022, con un nuovo decreto in arrivo). Nel frattempo, dal 10 marzo, è possibile consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive.
Un allentamento generale delle restrizioni anti Covid-19 è previsto dal mese di aprile. Giovedì 31 marzo 2022, come annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, termina lo stato di emergenza legato alla pandemia e, con esso, il sistema delle zone colorate.
"Il quadro epidemiologico - prosegue Ansaldi - è invece caratterizzato da un incremento dell'incidenza, anche se quello che più conta, come diciamo da tempo, sono i valori legati alla pressione ospedaliera. In particolare il dato che più precocemente rappresenta questo indicatore è quello del numero dei nuovi ricoveri giornalieri negli ospedali. Dopo aver raggiunto il livello massimo nella seconda metà di gennaio con 87 casi medi giornalieri nella settimana, abbiamo raggiunto il punto più basso a cavallo tra febbraio e marzo con 20 casi. L'incremento di questa settimana ha portato a una media di circa 30 casi giornalieri. Abbiamo perciò implementato la sorveglianza e stiamo cercando di identificare eventuali cluster negli ospedali. Un effetto di questo rimbalzo del Covid è che sostanzialmente il numero dei pazienti in media intensità è sostanzialmente stabile intorno a 250 unità". "Comunque serve sempre attenzione - conclude Toti - perché la trasmissibilità del virus non è ancora sotto controllo".