Pissimbono, la bottega storica regina dell'abbigliamento maschile

Elisa Morando

Genova, 11/02/2022.

Abiti come una volta, camicie, maglieria e non solo: abbigliamento maschile di classe dal 1898, anno in cui Emanuele Pissimbono aprì il primo negozio in via Luccoli. Nel 1920, si alzò la saracinesca del negozio che oggi troviamo in via XXV Aprile 64r, sotto la maestosa insegna Pissimbono. Ora, l'attività nel centro storico di Genova è portata avanti dai figli Carola, Roberta e Massimiliano. È questa la tredicesima bottega del tour #Genovaattraversolebotteghestoriche di mentelocale.

Carola Pissimbono racconta: «Teniamo da più di cento anni tutto ciò che concerne l'abbigliamento classico da uomo. Abbiamo avuto solo una breve parentesi di abbigliamento da donna che abbiamo deciso di chiudere dopo poco. La nostra clientela è molto variegata, spazia dal ragazzino quattordicenne che viene per il primo golf o la prima camicia al cliente storico novantenne che magari porta con sé i figli e i nipoti - e prosegue - All'interno del negozio si trovano solo prodotti Made in Italy, pura lana, pura seta o puro cotone. Non teniamo sintetico tranne che per alcuni casi in cui il filato lo richiede, ad esempio per l’alpaca». 

Da Pissimbono è difficile non trovare il maglione che si sta cercando. Gli scaffali in legno massello e il vecchio bancone sono carichi di centinaia di maglioni di ogni colore e forma, di vari filati e vari pesi. La primavera è il periodo in cui si vende soprattutto l'abbigliamento da cerimonia, per matrimoni, lauree, diciottesimi. Come spiegano le proprietarie, in questa bottega c'è un’attenzione particolare per il cliente, che spesso entra nel negozio per fare salotto nelle poltrone al piano di sopra, e con cui si crea un rapporto che va oltre la vendita del prodotto. «Se un capo non sta bene al cliente noi lo diciamo, Genova è piccola e non vogliamo certo farci una brutta pubblicità».

Al secondo piano ci sono divanetti e poltrone in cui godersi l'esperienza dell'acquisto con tutta la calma e il comfort di una volta. Il tutto attorniato da armadi in stile deco, stampe, macchine da cucire d'epoca e un battitore di cassa National originale di fine Ottocento, ancora perfettamente funzionante, con il conteggio in lire e la targa «Esigere la ricevuta e controllare il pagamento». Più che un negozio, Pissimbono pare un piccolo museo di antichità rare. Tra le cornici appese si può notare anche un ritratto di Gilberto Govi, cliente affezionato e amico del figlio di Emanuele, Italo Pissimbono.

Di Elisa Morando

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