La mia vita raccontata male: Claudio Bisio a Genova in prima nazionale, diretto da Giorgio Gallione

Teatro Nazionale di Genova
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Il Teatro Nazionale di Genova comunica l'annullamento delle recite de La mia vita raccontata male per un caso di positività al Covid all’interno della compagniaA questo link le info per chi ha acquistato o prenotato i biglietti.

Genova, 12/01/2022.

In prima nazionale, proprio a Genova, arriva dopo una lunga attesa La mia vita raccontata male al Teatro Nazionale. Lo spettacolo, basato sul testo di Francesco Piccolo e interpretato da Claudio Bisio, era già pronto nel dicembre 2020, ma a causa della pandemia ha dovuto aspettare per poter andare in scena. Il debutto è al Teatro Ivo Chiesa martedì 18 gennaio, si prosegue fino al 23 gennaio 2022 per poi percorrere l'Italia - da Bolzano a Trieste, da Savona ad Ancona, da Bergamo a Pescara - con un tour che si chiude a metà marzo.

La mia vita raccontata male (a questo link è possibile acquistare i biglietti online) è un mélologo, come lo definisce il direttore del teatro Davide Livermore, che fonde sul palco musica e parole: «È un eccellente esempio di melodia a sostegno della poesia». È un roccambolesco racconto di vita, un’autobiografia che si trasforma in presa di coscienza collettiva da parte di quella generazione di boomers, che ha vissuto numerose esperienze comuni. Il regista Giorgio Gallione ha attinto dall'opera omnia di Francesco Piccolo per costruire una narrazione ironica e personale. Nel testo parla Piccolo, ma si leggono tra le righe anche le esperienze di Bisio e Gallione. E il tutto è accompagnato dalle coinvolgenti musiche di Paolo Silvestri, eseguite dai due musicisti che condivideranno il palco con Bisio, Marco Bianchi e Pietro Guerracino.

Claudio Bisio racconta: «Mi riconosco al 98 per cento nelle cose che scrive Piccolo (quel 2 per cento riguarda la descrizione della moglie), è uno dei pochi autori che rileggo più volte perché mi aiuta sempre a scoprire qualcosa di nuovo. Ha un aplomb tutto suo, un'eleganza nella prosa, che spero di non rovinare con il mio modo di parlare, agitato e incline all’improvvisazione. Il titolo lo abbiamo ripreso dal grande fumettista Gipi, che ha pubblicato La mia vita disegnata male, e il filo conduttore è quel desiderio di essere come tutti, per citare un altro grande libro di Francesco».

«È una tappa di un percorso che io e Claudio abbiamo cominciato con testi di Daniel Pennac qualche anno fa - spiega il regista Giorgio Gallione - Vogliamo portare in scena quest’uomo contemporaneo, con tutte le sue miopie e stranezze, che con un po' di ironia racconta la sua vita, i suoi slanci e le sue delusioni. Avevamo portato Michele Serra con Gli sdraiati, un testo che parla di noi boomers, della mancanza di comunicazione con i nostri figli. Qui facciamo il cerchio a 360 gradi raccontando di noi, dalle prime storie amorose delle medie alla nostra vita di oggi. E come da tradizione, abbiamo deciso di cominciare questo nuovo viaggio a Genova.

È uno spettacolo che sembra semplice per quanto riguarda la scenografia e i costumi, ma che presenta una filigrana narrativa e testuale molto fitta e complessa. Non lascia spazio a nessun tipo di improvvisazione, è frutto di una costruzione ingegneristica. Anche il lavoro con Silvestri segue questa logica: il trovare la propria libertà all’interno della scatola».

Ne La mia vita raccontata male, Claudio Bisio è perfettamente a suo agio nel gioco tra pubblico e privato, che caratterizza da sempre i testi di Francesco Piccolo, una sorta di auto-fiction che viene qui modellata sul protagonista ma tra le cui pieghe in molti potranno riconoscersi. Nella scena di Guido Fiorato, che cura anche i costumi, spiccano grappoli di libri e televisori accesi dal perenne segnale interrotto, illuminati dai colori accesi delle luci di Aldo Mantovani. La conclusione di questo viaggio agrodolce, in cui si ride e ci si emoziona, è che la vita forse non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E che non sempre la si vive come vuoi tu, ma come vuole lei. Indirettamente lo spettacolo è anche una riflessione sull’arte del narrare, su come il tempo modifica e trasfigura gli accadimenti, idealizzando il passato, cancellando i brutti ricordi e magnificando quelli belli, reinventando così il reale nell’ordine magico del racconto. E una riflessione sul fatto che c’è sempre bisogno di un interlocutore che ascolti e che dia ritmo al narrare, nel caso del teatro di un vero pubblico perché, come dice Gallione: «I monologhi sono sempre dialoghi con un interlocutore muto».

La mia vita raccontata male è in scena a Genova al Teatro Ivo Chiesa da martedì 18 a domenica 22 gennaio 2022. L'inizio dello spettacolo martedì, mercoledì e venerdì è alle ore 20.30, giovedì e sabato alle ore 19.30 e domenica alle ore 16. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria del Teatro Nazionale di Genova via e-mail.

Di Elisa Morando

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