Celebrazione del Milite Ignoto: Fanfara al Teatro Ivo Chiesa. Bucci esorta i giovani

Elisa Morando
Teatro Ivo Chiesa Cerca sulla mappa

Genova, 09/11/2021.

Si celebra martedì 9 novembre 2021, al Teatro Ivo Chiesa del Teatro Nazionale di Genova, il ricordo della traslazione del Milite Ignoto, avvenuta ormai 100 anni fa. Presenti per l'occasione il Sindaco di Genova Marco Bucci e il Comandante Marittimo Nord Pierpaolo Ribuffo, oltre alla Fanfara del Comando Marittimo Nord, diretta dal Maestro Vito Ventre.

Il 28 ottobre del 1921 ad Aquileia, una donna, Maria Maddalena Bergamas, scelse una salma tra le undici che rappresentavano i giovani combattenti caduti delle diverse aree d’Italia. Cento anni dopo si fa ricordo di quel giorno. Si fa ricordo di quel treno che passava di stazione in stazione per le maggiori città italiane, dando la possibilità di onorare il defunto simbolo del grande sacrificio italiano, del lutto di massa che accomunava milioni di persone. 15 milioni di morti per la Grande Guerra, migliaia le famiglie strette insieme da un dolore straziante, che oggi noi abbiamo il dovere di ricordare ed onorare. Quel treno che accompagnava il Milite Ignoto giunse a Roma il 4 novembre, giorno in cui venne celebrato un grande rito collettivo preparato con cura, in cui ciascuno poteva rendere omaggio al Vittoriano, monumento della Patria, a quel feretro scelto da Maria Maddalena Bergamas, madre di una delle numerosissime vittime. Quel giorno in qualche modo riuscì a colmare parte del grande vuoto lasciato dai giovani caduti.

Il Sindaco Marco Bucci, dopo i ringraziamenti, avvia il discorso con le seguenti parole: «Sono particolarmente affezionato a quel berretto bianco che avete in testa, sono stato anch’io in Marina quando ho fatto il Militare - e prosegue dicendo - Ricordiamo oggi i cento anni dal Milite Ignoto, una cosa che abbiamo noi in Italia e per cui abbiamo aperto la strada. È importante ricordare chi è caduto per noi, chi ha sacrificato la sua vita affinché noi potessimo avere una società civile, dove la nostra libertà è infinita, dato che ha soltanto il confine della libertà degli altri». Aggiunge rivolgendosi ai giovani in sala: «Abbiamo una grande responsabilità oggi, quella di creare una società, una città, una nazione all’altezza dei livelli mondiali, soprattutto per i giovani. Questo mondo non ce l’hanno dato i nostri genitori, lo abbiamo chiesto in prestito a voi, e dobbiamo tutti avere il coraggio e lo spirito di sacrificio che hanno avuto quelli prima di noi per poterlo trasformare in un mondo migliore».

Pierpaolo Ribuffo, Comandante Marittimo Nord, sottolinea: «Ricordare è molto importante, senza memoria non è possibile costruire in maniera solida un futuro migliore. L’insegnamento più singolare della memoria di questo evento risiede nel fatto che il Milite Ignoto fosse una persona normale, come lui tutti i giovani che hanno combattuto in guerra, pieni di desideri e di aspettative. La differenza l’ha fatta la loro generosità d’animo, caratteristica alla base del coraggio. Con la generosità d’animo si può servire in maniera normale il proprio Paese, compiere la scelta giusta ed essere dei generosi buoni cittadini».

La musica ebbe in quel giorno, il 4 novembre, e in tanti altri un’importanza storica fondamentale. Ebbe il potere di esortare i soldati, riscaldare gli animi, scacciare la paura della morte, riportare vicino amori e affetti lontani. La musica è una delle eredità che la guerra ha lasciato, ha fatto sì che aumentasse il senso di appartenenza al gruppo e il coraggio per il combattimento. La Fanfara del Comando Marittimo Nord, diretta dal Maestro primo Luogotenente Vito Ventre, ha celebrato questa ricorrenza riproponendo i grandi classici della tradizione di guerra, tra cui: la Marcia d’Ordinanza della MarinaLa Canzone del Piave (1918), Addio mia bella addioLa campana di San GiustoO soldato innamoratoQuel mazzolin di fioril’Inno del Battaglione San Marco (1919), La Bandiera dei tre coloril’Inno dei sommergibilisti e, infine, La ritirata. Nel corso del tempo la Fanfara è cresciuta con molteplici esibizioni in piazze e teatri italiani ed ed esteri; vanta un vasto repertorio che spazia da quello celebrativo, con marce ed inni, a quello lirico sinfonico, con musica originale per banda, fino ad arrivare alla musica leggera e al jazz. È composta da sottoufficiali, sergenti e graduati in servizio permanente effettivo, diplomati nei vari conservatori italiani.

Di Elisa Morando

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