La Liguria e la mimosa: 6 curiosità sul fiore giallo simbolo dell'8 Marzo

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Genova, 08/03/2021.

La Liguria è la terra della mimosa, fiore che colora di giallo i terrazzamenti della regione. È anche un simbolo dell'8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna. In Liguria, la mimosa ha trovato il suo habitat ideale. Originaria della Tasmania, la Mimosa (o Acacia dealbata) è arrivata in Liguria nel XIX secolo dove viene coltivata come pianta ornamentale. Da quel momento segna il passaggio dall'inverno alla primavera, fiorendo tra fine febbraio e la prima metà di marzo (a seconda del clima).

Alla mimosa vengono dedicati più di 200 ettari tra coltivazioni e raccolta e la produzione ligure supera il 90% di quella del resto del mondo. Inoltre, questo fiore ha cominciato ad assumere anche valenze culturali e sociali che la legano ancor più alla nostra regione. Ecco sei curiosità che legano la mimosa alla Liguria, e riportate dal portale La Mia Liguria:

  • 1) Capo Mimosa. Sapete che in Liguria, al confine tra le province di Imperia e Savona, a due passi dalla via Aurelia c'è Capo Mimosa? È una località nel comune di Cervo, di cui fa parte un piccolo centro, Rollo. È uno spettacolo per gli occhi vederlo, a fine febbraio, completamente immerso nel giallo paglierino, circondato com’è da coltivazioni e piante di mimosa. A volte anche durante la corsa ciclistica Milano - Sanremo, che si svolge tradizionalmente intorno al 19 marzo, si può ancora notare qualche pianta fiorita.
  • 2) Festa della donna. Dal 1946, la mimosa è il fiore simbolo dell’8 marzo, la Festa della donna. La scelta fu fatta nel 1946, da un'idea di Teresa NoceRita Montagnana e Teresa Mattei che proposero di usare la mimosa, poco costosa e accessibile a tutti, al posto delle violette, ancora oggi regalate in molti altri paesi in occasione della ricorrenza, ma troppo costose per festa considerata tradizionalmente proletaria.
  • 3) La Torta Mimosa. Sapevate che il colore e la forma della Mimosa sono state di ispirazione per la Torta mimosa, inventata da un grande pasticciere italianoAdelmo Renzi, originario della provincia di Rieti? Il debutto ufficiale della torta poi, sarebbe stato nel 1962, a Sanremo: Renzi con la sua creazione vinse un concorso dolciario e le diede il nome torta mimosa per omaggiare la città dei fiori dove veniva ampiamente coltivata.
  • 4) I luoghi di Francesco Biamonti. Scrittore ligure di San Biagio della Cima, in provincia di Imperia, è, unanimemente considerato lo scrittore della luce. Elogiato da Italo Calvino, che presentò il suo romanzo L'angelo di Avrigue, primo della tetralogia Einaudi, approdò tardi alla letteratura, ma fu uomo di studi e cultura profondi. Schivo, laconico, assomiglia ai suoi personaggi, gente di frontiera, tutti con un assoluto, abbacinante destino. Su Biamonti corrono molte leggende, come quella che coltivasse mimose e curasse uliveti. In realtà aveva una grande conoscenza della botanica. Ma in una intervista, aveva dichiarato di essersi rassegnato alla grande gelata del 1985 che gli distrusse molte delle sue settecento piante di mimosa, perché «Abbandonarle mi rincresceva, ma scrivere non mi lasciava più il tempo di coltivarle». Dopo L' angelo di Avrigue che è del 1983 si dovette attendere il 1991 per leggere Vento largo. Vennero poi Attesa sul mare (1994) e Le parole la notte (1998). Morì nel 2001.
  • 5) Costellazione della Mimosa. Sapete che la Mimosa splende anche di notte? Esiste una costellazione della Croce del Sud chiamata appunto "Mimosa", sull’estrema sinistra dell’asse orizzontale della croce. Chiamata anche Becrux, Mimosa è la seconda stella più brillante della costellazione dopo Acrux, nonché la ventesima stella più luminosa del cielo notturno. La sua posizione marcatamente australe ne favorisce l'osservazione nell'emisfero australe, mentre gli osservatori dell'emisfero boreale risultano penalizzati.
  • 6) Come farla durare più a lungo. Per fare durare più a lungo la mimosa ecco qualche semplice accorgimento: rimuovere i fiori dall’involucro di plastica in cui vengono regalati; metterla a bagno in acqua pulita, meglio se inacidita con l’aggiunta di un paio di gocce di limone; posizionarla in piena luce e in ambiente umido e vaporizzare acqua fresca sui fiori: la mimosa rilascia molta acqua durante la traspirazione quindi la grande perdita di liquidi potrebbe la fa seccare presto.

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