Genova, 16/12/2020.
Sembrava che le cose fossero risolte e che lo spazio della Biblioteca De Amicis fosse integralmente salvo. Ora invece tutto è da rifare. Ma andiamo con ordine: alcune settimane fa aveva creato sconcerto la notizia che il Comune avesse intenzione di togliere spazio alla Biblioteca De Amicis: il IV modulo della biblioteca, che ospita la Sala Luzzati, l'auditorium e i laboratori in circa 700 metri quadri, avrebbe ospitato presto degli uffici.
Il mondo della cultura e le famiglie genovesi erano insorte al grido di giù le mani dalla De Amicis! In tanti si erano mobilitati per evitare che la biblioteca e i ragazzi e bambini genovesi perdessero uno spazio storico (la Biblioteca ha quasi cinquant'anni): AIB, l’Associazione Italiana Biblioteche, aveva indirizzato una lettera al sindaco Marco Bucci e all’assessora alle Politiche culturali e all’istruzione Barbara Grosso, la quale però aveva rassicurato tutti: «Gli spazi a disposizione della Biblioteca De Amicis non diminuiranno. La DeA non solo conserverà la sua vocazione, ma nessuna delle funzioni e delle attività andrà persa. Stiamo inoltre approntando un piano di rilancio di tutta la nostra rete di biblioteche cittadine e la De Amicis e i servizi dedicati ai bambini e ai ragazzi avranno un ruolo fondamentale», erano state le parole di Barbara Grosso.
Le famiglie genovesi, a cui quello spazio era dedicato, avevano tirato un sospiro di sollievo. Poi, martedì 15 dicembre, la doccia fredda: in consiglio comunale l'ordine del giorno sulla Biblioteca De Amicis, nel quale la minoranza chiedeva a Sindaco e giunta che il IV modulo della DeA non venisse sottratto alla biblioteca, è stato bocciato dalla maggioranza.
Cosa sarà del IV modulo alla Biblioteca De Amicis? Per ora sono una cosa è certa: «La Biblioteca De Amicis non è salva - ha commentato la capogruppo del PD Cristina Lodi - . La maggioranza ha votato contro questo ordine del giorno, smentendo con il voto le tante parole di rassicurazione di questi giorni».
Di Francesca Baroncelli