Coronavirus, Bassetti: «Stop alla corsa ai tamponi. Code a rischio contagio»

facebook.com/Prof.MatteoBassetti

Genova, 22/10/2020.

Con l'aumentare dei casi, anche i presidi sanitari rischiano il collasso. «Ci sono città che hanno ogni giorno 500-1000 nuovi casi, il tracciamento diventa molto difficile», dice il direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti.

Bassetti ha lanciato l'allarme anche sulla sua pagina Facebook. «Occorre evitare il sovraccarico dei presidi sanitari. C'è una corsa ai test: si va dal medico e si chiede di prescriverlo, ma così il dottore si trova tra l'incudine e il martello, perché sono tanti a domandare la stessa cosa. Non bisogna richiederlo nei casi in cui non è appropriato, altrimenti si creano file e attese. Chi sta sette ore in coda potrebbe avere un calo di attenzione nel rispettare le misure anti-contagio e, se c'è un positivo, aumenta il rischio di contrarre il virus. È evidente ci sia stata un'accelerazione improvvisa dei casi. Si tratta di una situazione inaspettata per certi versi, ma sarebbe importante tracciare tutti i contatti. Impresa non semplice».

Conclude Bassetti: «Immaginiamo città con contagi che oscillano con oltre mille unità giornaliere, se ogni persona ha dieci contatti stretti, il tracing diventa complicato perché serve personale sanitario che al momento in alcuni luoghi manca. Chi ha avuto contatti diretti, per più di 15 minuti con casi certi di soggetti positivi a SarsCoV-2, si deve quarantenare. È importante: ci vuole responsabilizzazione da parte della gente, a prescindere dalle decisioni delle autorità sanitarie».

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