Paganini Genova Festival 2020 si apre con seminario per i giovani e Maratona Beethoven

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Contenuto in collaborazione con Associazione Amici di Paganini

Genova, 28/09/2020.

Un Paganini Genova Festival 2020 (con eventi dal 4 al 28 ottobre) sempre più improntato sui giovani. Si parte con due eventi a ingresso gratuito fino a esaurimento posti (obbligo di prenotazione a questa e-mail): una sorta di anteprima del Festival, con un incontro dedicato ai giovani musicisti e la Maratona Beethoven. La kermesse si apre domenica 4 e lunedì 5 ottobre 2020 con il seminario di formazione Professione musica presso il Teatro della Gioventù (Sala Govi, che può contenere circa 180 posti) il Paganini Genova Festival, realtà consolidata alla quarta edizione, che dallo staff operativo all’inaugurazione punta su giovani di valore. 

Oggi, diventare musicista, è sempre più difficile. Da qui, una due giorni (il 4 ottobre dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 e il 5 ottobre dalle ore 9.30 alle 13) che insiste sugli aspetti meno noti e utili per intraprendere concretamente l’attività professionale del musicista tramite i temi organizzativi e contrattuali della professione, spesso non noti e non inclusi nei programmi di studio, ma utili all’affacciarsi sul mondo del lavoro. Sono sottolineati gli strumenti tecnici, economici e giuridici che agevolino la programmazione lavorativa e la cernita tra i diversi strumenti di inquadramento contrattuale nel mare magnum di novità legislative attraverso gli interventi di professionisti di settore dal manager all’agente, dall’addetto stampa al docente universitario di programmazione eventi, dal sovrintendente al dirigente fino al dottore commercialista per non tralasciare alcun aspetto utile.

In accordo con l’Ufficio regionale Scolastico, il seminario vale come corso di aggiornamento per i docenti interessati. L’evento è trasmesso parzialmente con dirette sulla pagina facebook del Paganini Genova Festival. Banca Carige offre l’iscrizione gratuita al seminario ai primi 100 iscritti idonei. Per partecipare occorre accreditarsi previa compilazione della schesda al seguente link da inviarsi a questa e-mail. Per l’ottemperanza alle normative anti Covid-19 e per agevolare la registrazione è preferibile raggiungere la Sala Govi del Teatro della Gioventù almeno 30 minuti prima. Sulla base dei posti disponibili e della data di prenotazione, saranno ammesse le altre persone interessate.

Sono relatori delle giornate di studio: Anna Galleano, digital coordinator PID, Punto Impress Digitale della Camera di Commercio di Genova, Paolo Isotta, già critico musicale, storico della musica, Gianfranco Lertora, area manager Genova Centro Banca Carige, Antonio Ligios, presidente della Conferenza dei Direttori dei Conservatori italiani di musica, direttore dell’Istituto musicale “Rinaldo Franci” di Siena, Davide Livermore, regista, direttore del Teatro Nazionale di Genova, Claudio Orazi, sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, Antonella Pacetti, direttrice sede regionale RAI Liguria, Massimo Pastorelli, addetto stampa della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, Roberto Peccenini, Coordinatore dei dirigenti tecnici dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Luca Sabatini, docente di "Progettazione eventi" presso l’Università di Genova, Giovanni Scoz, dottore commercialista, revisore contabile e giornalista pubblicista specializzato nel settore dello spettacolo e della cultura, fondatore a Milano dello Studio Scoz & Partners (Professionisti dello Spettacolo), Vincenzo Spera, manager, presidente di AssoMusica. Coordina e modera Roberto Iovino, già direttore del Conservatorio “N. Paganini” di Genova, critico musicale, presidente degli “Amici di Paganini”.

"Lo scopo del seminario - spiega il presidente degli Amici di Paganini Roberto Iovino - è quello di insistere sui lati "utili", concreti e pragmatici della professione del musicista con diversi punti nodali dai contratti all’orientamento nella burocrazia di settore, dall’imprenditoria alle consulenze musicali, dalle realtà dei teatri lirico-sinfonici alla programmazione di eventi sino ai nuovi orizzonti forniti dai Conservatori e ai servizi digitali di ultimissima generazione per i musicisti imprenditori. L’idea è quella di dare un quadro completo, aperto ad eventuali domande individuali".

Il seminario è realizzato con il patrocinio dell'Ufficio Regionale Scolastico della Liguria in collaborazione con l'Università di Genova, la Fondazione Hruby, l’Associazione "Musica con le ali" e la Camera di Commercio di Genova e con il supporto di Banca Carige. "Banca Carige crede nel valore della formazione e, per questo, sostiene l'iniziativa promossa dagli Amici di Paganini rivolta ai giovani musicisti che iniziano la propria attività professionale - dice Gianfranco Lertora Area Manager di Genova Centro - Come banca siamo e saremo sempre al fianco di questi giovani talenti per consigliarli e sostenerli nella realizzazione dei loro sogni e dei loro progetti".

L'altro appuntamento del Paganini Genova Festival 2020 completamente dedicato ai giovani talenti, già distintisi nel corso degli anni di studio, la Maratona Beethoven in programma mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre, sempre a partire dalle ore 20.30, in collaborazione con il Conservatorio "N.Paganini". L'evento va in scena al Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti ed è incentrato sull’integrale delle Sonate per violino e pianoforte. In parallelo è realizzata una mostra d’arte ispirata a Paganini e a Beethoven a cura dell’Accademia Ligustica di Belle Arti. Protagonisti 11 giovani artisti della Scuola di pittura dell'Accademia, che indagano sul rapporto Arte-Musica.

La Sonata per violino e pianoforte è passata, nel corso della storia, attraverso varie fasi. Nel Barocco l’arco era lo strumento solista e il cembalo si limitava al basso continuo. Nella fase dello stile galante si assistette ad un capovolgimento: era la tastiera a balzare in primo piano, mentre il violino era inserito “ad libitum”. Con il classicismo si puntò ad un rapporto paritetico fra i due strumenti. Il pioniere e il più convinto artefice in tal senso fu Mozart. E da qui partì per l’appunto Beethoven allargando la struttura formale senza snaturarla, ma cambiandola profondamente per le sue dieci Sonate per violino e pianoforte che coprono un arco di tempo compreso fra il 1797 e il 1813. Tra le più note al largo pubblico l’Op. 24 La Primavera dotata proprio di grande equilibrio delle parti e di marcati incisi ritmici spesso anacrusici, l’Op. 30 realizzata nel periodo della Prima Sinfonia e delle Sonate per pianoforte Op.31 dal carattere pastorale e l’Op. 47, a Kreutzer, tra le più travolgenti per energia compositiva che lo stesso artefice definì Sonata scritta in uno stile molto concertante quasi come d’un Concerto. In generale e allargando lo sguardo ad altre composizioni, Beethoven dilatava le proporzioni e le misure caratterizzando poi l’esposizione con il contrasto di temi “maschili” dal piglio ritmico e “femminili”, vale a dire essenzialmente melodici, in un’antinomia immediata e facile da percepire.

"È stato bello - dice Teresa Valenza, giovane violinista, componente del gruppo Young e fra gli organizzatori della Maratona - collaborare con tanti compagni alla realizzazione di questo progetto. Siamo venti musicisti, fra violinisti e pianisti, tutti i giovani e ritrovarsi per un evento del genere dopo molti mesi in cui siamo stati costretti a suonare a distanza è davvero entusiasmante. Dobbiamo ringraziare l’Accademia che ci accoglie in sicurezza e anche questa collaborazione sarà una bella occasione di ulteriori incontri fra giovani".

È possibile seguire le attività, le interviste, le “cartoline” fotografiche, i backstage del Paganini Genova Festival tramite i social, su Facebook con #paganinigenovafestival2020, #paganinixtutti, #paganiniyoung e su Instagram. Il Paganini Genova Festival segue le normative per la prevenzione e il contenimento del Covid -19.

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