Coronavirus in Svizzera: per chi arriva dalla Liguria quarantena obbligatoria. Da quando

Pixabay

Genova, 25/09/2020.

La Liguria è entrata nella "lista rossa" della Svizzera. Si tratta dell'unica regione italiana inserita nell'elenco in cui vengono periodicamente indicate le zone nel mondo con elevato rischio contagio. Tutti i cittadini che arrivano dalla Liguria ed entrano in Svizzera, quindi, devono osservare un periodo quarantena di 10 giorni. Oltre alla Liguria, la Svizzera ha inserito nell'elenco di Stati e Regioni a rischio elevato di contagio da Coronavirus anche Gran Bretagna, Portogallo, Belgio. Questa disposizione (ovvero la nuova lista) entra in vigore lunedì 28 settembre.

L’unica eccezione riguarda i passeggeri in transito che hanno soggiornato in uno Stato o in una regione con rischio elevato di contagio per meno di 24 ore sono esenti dall’obbligo di quarantena: «Gli Stati e le regioni interessati sono definiti in un elenco che viene aggiornato costantemente in base alla situazione epidemiologica - si legge sul sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica - Le autorità cantonali sono responsabili dell'esecuzione e della sorveglianza del rispetto delle misure di quarantena e svolgono controlli a campione». La Liguria è stata inserita da poco, insieme con diversi altre regioni di Francia, Belgio, Danimarca, Gran Bretagna, e Portogallo.

Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha intanto anticipato il contenuto del bollettino e della conferenza stampa serale: «Dalle prime notizie che mi arrivano stamattina dalle nostre Asl, i dati covid sono in miglioramento, con 73 positivi su 2760 tamponi, di cui 38 in Asl 3, segno che le misure di contenimento del virus stanno dando i loro frutti», ha spiegato, ritornando sul discorso mascherine obbligatorie nel centro storico di Genova.

«La scelta di mettere la mascherina obbligatoria in alcune zone non è stata presa per penalizzare il centro storico di Genova, ma per tutelarlo. Monitorando e tracciando costantemente i casi abbiamo ritenuto che fosse meglio mettere questa misura precauzionale per la salute dei cittadini piuttosto che arrivare a ridurre l’orario delle nostre attività. Perché se dobbiamo imparare a convivere con il virus la strada è proprio questa: non smettere di far vivere la nostra città ma trovare il modo di andare avanti in sicurezza. Solo rispettando le regole possiamo lavorare insieme per tornare alla normalità».

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter