Teatro Nazionale: si parte con Elena di Euripide. Livermore: «C'è teatro, musica e danza»

Bianca Burgo
Teatro Ivo Chiesa Cerca sulla mappa

Genova, 24/09/2020.

La stagione 2020/2021 del Teatro Nazionale di Genova si apre con Elena di Euripide, portata sulle scene da Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale. Un evento dal grande impatto visivo, campione di incassi della scorsa stagione al Teatro Greco di Siracusa, con standing ovation. Elena va in scena dal 29 settembre al Teatro Ivo Chiesa (ex Teatro della Corte), con repliche fino al 12 ottobre 2020. La regia è di Livermore (che cura anche la scenografia), con Laura Marinoni protagonista sul palco insieme a Sax Nicosia e Giancarlo Judica Cordiglia, per un cast di 16 attori. Una messa in scena grandiosa, con la tecnologia di oggi al servizio del testo e di una regia di rigore filologico. 

Elena è stato lo spettacolo-evento del 2019, stabilendo il record d'incassi in 105 anni di storia dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. Ora il debutto genovese, sul palcoscenico del Teatro Ivo Chiesa, trasformato in un sorprendente specchio d'acqua di oltre 400 metri quadri, da cui emerge il relitto di una nave. A completare la scenografia i video di D-Wok su uno schermo di sedici metri, tecnologia utilizzata per la prima volta in questo teatro, così come l'amplificazione dei suoni (effetto dolby surround) che avvolge il pubblico.

La storia, nella versione euripidea, è diversa dalla leggenda comune: la regina di Sparta non è fuggita a Troia con Paride, non è causa della guerra, ma è una moglie fedele. E se la guerra di Troia fosse stata combattuta per niente? Se Elena, bella per antonomasia e adultera per eccellenza non fosse mai stata rapita da Paride? Al suo posto il principe troiano, ingannato dagli dèi, ha rapito «un fantasma fatto di cielo», identico per fattezze a Elena. Con queste premesse prende vita l'opera di Euripide, tragedia atipica, un dramma a intreccio dove la celebre donna viene riabilitata. La vera Elena, infatti, aspetta il marito Menelao in Egitto, dove è stata confinata dagli dèi.

Davide Livermore, direttore del Nazionale, regista e scenografo, presenta Elena: «La tragedia classica greca è genitrice di tutto il teatro successivo, dalla prosa all'opera lirica. Contiene teatro, musica, danza ed evoca gli archetipi fondanti della nostra civiltà, a partire dalla sacralità dell'essere umano». Il tema del doppio è l'asse portante di tutta la storia che, nella regia di Livermore, trova un alleato nell'utilizzo dell'acqua che allaga le scene, con la doppia funzione di riflettere e distorcere l'immagine di Elena e quella di strumento musicale; muovendosi gli attori producono suoni che vanno a completare la potente colonna sonora a opera di Andrea Chenna. I biglietti di Elena di Euripide si possono acquistare online (orari dello spettacolo: martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16).

A teatro in sicurezza: le misure del Nazionale

Per contrastare la diffusione del Covid-19 e far sì che tutti gli spettatori possano venire a teatro in sicurezza, il Teatro Nazionale di Genova, seguendo scrupolosamente le linee guida indicate dal Governo e dalla Regione Liguria, ha messo in atto una serie di misure: la capienza delle quattro sale - Teatro Ivo Chiesa, Teatro Eleonora Duse, Teatro Gustavo Modena e Sala Mercato - è stata ridotta di modo da avere il necessario distanziamento tra uno spettatore e l’altro.

Agli spettatori, che hanno a disposizione diverse postazioni per disinfettare le mani, è misurata la temperatura prima di entrare in teatro ed è obbligatorio indossare la mascherina (per il momento è possibile togliersela da seduti, durante la visione dello spettacolo).

"Ciò che più ci sta a cuore è il nostro pubblico", dice il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore. “Il nostro obiettivo è far sì che tutti gli spettatori possano sentirsi sempre tranquilli nelle nostre sale".

Di Maria Laura Villa

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