Da Sampierdarena al Forte Diamante: l'itinerario che collega la città ai monti

via IG @il_contrario - Visit Genoa

Genova, 30/07/2020.

Passare dalla città alle alture in pochissimo tempo è una vera e propria autenticità della Liguria. Trekking tra mare e monti, con Genova visibile da diverse angolature. Esempio perfetto è l'itinerario che dal centro di Sampierdarena porta a Forte Diamante attraverso una comoda passeggiata. Questo trekking è una delle otto proposte escursionisiche nel territorio della Città Metropolitana che si trovano nella guida del progetto Pestribus. Tutti i punti di partenza e di arrivo dei percorsi sono collegati con i bus, con la ferrovia Genova Casella e gli altri mezzi Amt (funicolari, cremagliera). Ora vediamo nel dettaglio l'itinerario Sampierdarena-Forte Diamante, con le varie tappe come indicato nella guida (10 km di cammino, difficoltà E).

Durante questa passeggiata si toccano diversi siti di interesse storico, artistico e religioso come le Mura Seicentesche, le ville nobiliari Crosa-De Franchi, Doria-De Mari, il Santuario di Nostra Signora di Belvedere le cui prime notizie risalgono al 1280 e i Forti e le Torri Sabaude edificati fra la fine del 1700 e l’inizio del 1800. Da Piazza Montano si percorre via G.B. Monti, via Farini, quindi seguendo il segnavia Cerchio Rosso, Salita Belvedere fino a piazza Belvedere dove sorge l’omonimo Santuario (N44,41808- E8,89351) con il chiostro (capolinea bus linea 59), corso Belvedere, salita Forte Crocetta fino al Forte edificato a partire dal 1818 sui trinceramenti di metà 1700 e sul luogo in cui sorgeva un convento dei padri Agostiniani con la chiesa del Santissimo Crocifisso.

Superato un arco, ultimo resto del convento, si svolta a destra seguendo il segnavia tre pallini rossi e, in salita, si giunge alla Torre Granara. Costeggiando le mura si arriva al Forte Tenaglia (o Tenaglie), attualmente affidato alla ONLUS La Piuma che lo ha ristrutturato e lo utilizza come Casa Famiglia e per varie manifestazioni aperte alla cittadinanza. Proseguendo verso nord, si raggiunge la Torre di Monte Moro. Le Torri ottocentesche (Monte Moro, Delle Bombe, Di Granarolo e di Monticello) furono erette per volere del Regno Sardo dotate di servizi per essere indipendenti (caditoie, cisterne e magazzini) ma dopo poco furono abbandonate. Dopo una ripida salita, si raggiungono nuovamente le mura.

Da qui si prosegue in direzione Fregoso. Seguendo la strada asfaltata, con breve deviazione si può vedere la Torre di Granarolo, dopo di che, guidati dal segnavia due linee rosse, si giunge alla Porta di Granarolo. Sormontata da uno stemma religioso in marmo, fu costruita intorno al 1630 inserita nelle Mura Nuove edificate per la difesa di Genova dopo l’invasione del Genovesato da parte dei francopiemontesi nel 1625; con la loro lunghezza di circa 20 km, rappresentano la cinta muraria più lunga d’Europa e fra le più lunghe al mondo.

Percorrendo il camino di ronda che costeggia le Mura, si arriva a Forte Begato nei pressi del così detto Cancello dell’Avvocato. L’ottocentesco Forte Begato domina l’omonimo paese della Val Polcevera, presenta una ampia pianta quadrata, fu utilizzato durante la Guerra 15/18 come prigione per soldati austro-ungarici e durante la Seconda Guerra Mondiale fu deposito di munizioni e sede di una Batteria Contraerea. Da qui si riprende il segnavia Cerchio Rosso che porta, su comoda mulattiera che offre un ampio panorama sulle Valli Bisagno e Polcevera, prima a Forte Puin

Il Forte Puin fu costruito in posizione panoramica, fra il 1815 e il 1831 sui resti di una ridotta del 1700, il nome deriva, probabilmente, dalla sottostante baracca "du puin" in genovese "padrino". Si giunge a un bivio da cui procedendo a sinistra si va al Forte Fratello Minore e alla collina su cui sorgeva il Forte Fratello Maggiore distrutto nel corso della seconda guerra mondiale. Andando a destra si arriva al Forte Diamante percorrendo una ripida salita a tornanti. Forte Diamante è situato nel comune di Sant’Olcese, sul punto più elevato della nostra escursione (660 m). Nel 1800 ospitò truppe napoleoniche che furono tenute sotto assedio dagli Austro-piemontesi.

Il ritorno può essere effettuato ripercorrendo a ritroso il sentiero dell’andata oppure scendendo al sottostante Valico di Trensasco da cui parte la quasi pianeggiante strada sterrata che conduce a Forte Sperone e al Righi. Dal Valico di Trensasco è possibile anche raggiungere in breve la stazione di Pino della ferrovia Genova-Casella. Dai piedi della salita al Forte Diamante in direzione ovest, parte un sentiero che in discesa conduce a Geminiano da dove con il bus della linea 275 si può arrivare a Bolzaneto.

Qualche info utile. Località di partenza: Piazza Montano; capolinea bus 66 e 165 (codice 1178); fermate bus 3, 18, 18/ (codice 105); fermate bus 7 e 8 (codice 0171 e 0469). Capolinea bus 20/piazza Vittorio Veneto (codice 2584). Località di arrivo: Forte Diamante. Località intermedie: piazza Belvedere (capolinea bus linea 59 codice 0980). Sviluppo totale: 10 Km Dislivello totale: 600 m Segnavia Fuga Granarolo - Garbo - Righi - Geminiano. Difficoltà: E.

Di A.S

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