Genova, 20/06/2020.
Liguri e turisti ritrovano uno dei luoghi più amati dell'entroterra di Genova. A partire da domenica 28 giugno 2020 riapre al pubblico il millenario Castello della Pietra, che domina la Val Vobbia, all'interno del Parco dell'Antola. Incastonato tra due torrioni naturali di roccia, il Castello della Pietra torna visitabile tutte le domeniche e festivi fino alla fine di ottobre 2020, ma vi si può accedere solo su prenotazione e con alcune regole per i visitatori, dettate dall'emergenza sanitaria, cui devono attenersi. L'Ente Parco ha rivisto le modalità di fruizione del Castello della Pietra e il regolamento per l'accesso al pubblico in ottemperanza delle norme per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Prenotazione obbligatoria, pagamento anticipato dei biglietti d'ingresso, numero ridotto di visitatori per ciascun turno di visita e mascherina obbligatoria: questi alcuni dei provvedimenti adottati per visitare questa bellezza medievale. Il Castello della Pietra, sopra Vobbia e raggiugibile anche con il Sentiero dei Castellani (sotto le info), apre al pubblico con le seguenti modalità e orari 2020:
Per l'Ente Parco dell'Antola si tratta di uno sforzo organizzativo importante ma necessario per garantire l'apertura di questo edificio, la cui particolare e scenografica posizione, lo rende un esempio davvero unico, nell'entroterra genovese, di architettura medievale in cui l'elemento naturale si fonde magistralmente all'opera dell'uomo e la completa. Ulteriori info sul sito Parco Regionale Naturale dell'Antola.
Il Castello della Pietra è un gioiello dell'entroterra di Genova, non lontano dalla città, e situato in una pittoresca posizione elevata, incastonato tra due speroni di conglomerato roccioso che ne costituiscono i bastioni naturali. La struttura si nota dalla strada che costeggia il torrente Vobbia, risalendone il corso da Isola del Cantone. Come raggiungere il Castello? Si può percorrere il sentiero breve, che parte dalla provinciale tra Vobbia e Isola del Cantone e dura circa 20 minuti.
Oppure si può percorrere il cosiddetto Sentiero dei Castellani, che parte da Torre di Vobbia e, in un paio d'ore di cammino e circa 4 km di lunghezza, conduce direttamente all'ingresso del maniero (per raggiungerlo, prendendo l'uscita di Isola del Cantone sull'autostrada A7 Milano-Genova, seguire la direzione per Vobbia e infine la strada fino a Torre). Per chi proviene da Genova, il sentiero si raggiunge percorrendo l'autostrada A7 Genova-Milano, uscire a Busalla, poi imboccare la SP 9 per Crocefieschi. La provinciale che giunge a Vobbia segue uno spettacolare canyon; superato il ponte sul torrente Vallenzona, si raggiunge in breve località Torre. In treno, dalla stazione ferroviaria di Busalla, coincidenza con il servizio extraurbano per Vobbia.
Il Castello della Pietra, gioiello del Parco dell'Antola, è un capolavoro di architettura castellana della Liguria. Anche se le mura si trovano strette tra due grandi torrioni di puddinga, l'appellativo dell'architettura difensiva medioevale deriva dal nome della famiglia della Pietra, che ne fu proprietaria fino al 1518, anno in cui il maniero passò agli Adorno fino ad essere abbandonato a seguito del trattato di Campoformio (1797) che sanciva la fine dell'epoca feudale. L'imprendibile roccaforte rappresenta il più originale dei manieri che durante l'epoca dei feudi imperiali dominavano le valli risalenti verso il Monte Antola.
Il castello, dal 1993, è visitabile negli ambienti interni grazie a interventi di recupero: cisterne, segrete, camini, scale, posti di guardia, camminamenti di ronda e l'ampia sala centrale che occasionalmente diventa protagonista di rappresentazioni teatrali, concerti, sagre e mostre. Nel 2014, si sono svolti lavori straordinari lungo il Sentiero dei Castellani e alla struttura con la temporanea chiusura del sito al pubblico. Questo castello nel parco dell'Antola si articola in due corpi impostati a quote differenti. Caratteristica è la cisterna scavata nella roccia ai piedi del torrione (sperone roccioso naturale) ovest, in cui erano convogliate le acque piovane dei tetti, anche per mezzo di canali di raccolta scavati nella roccia, ancora in parte visibili. La cisterna è accanto al salone centrale sotto il cui pavimento è presente una seconda cisterna.
Di A.S.