Spiagge e isole in Liguria raggiungibili in barca: 10 luoghi magici dove tuffarsi

Franciop/Wikipedia

Genova, 15/07/2020.

Chissà quante volte, immersi nel tran tran quotidiano, avrete immaginato di fuggire da soli su un'isola per godere della pace che sabbia e noci di cocco sanno regalare? Alla luce dei primi mesi del 2020, caratterizzati ovunque dall'emergenza Coronavirus, sono tanti i cittadini che hanno provato almeno una volta questo desiderio irrefrenabile. Ora che l'estate 2020 è alle porte e la morsa del virus sembra più debole in tutte le città, è il momento di realizzare un sogno (senza mandare in vacanza prudenza e attenzione). E qui i liguri possono dirsi fortunati: la Liguria è ricca di isole e isolotti raggiungibili in barca, da soli o in compagnia.

Non garantiranno noci di cocco e gonnellini hawaiani, ma le isole della Liguria sanno ugualmente regalare tranquillità, paesaggi naturali mozzafiato e acque cristalline. Queste isole, tutt'altro che deserte nel perioso estivo, possono essere raggiunte in barca in poco tempo: con il libero spostamento tra Regioni dal 3 giugno e l'apertura delle spiagge, si può raggiungere la propria barca (o quella a noleggio) e tornare a navigare. Fate attenzione: gli assembramenti sono sempre vietati, e se si imbarcano persone che non fanno parte del nucleo familiare è necessario mantenere la distanza e indossare la mascherina (quando si resta in ambiente chiuso). Obbligatorio l’uso di igienizzante per le superfici, sia che navighiate in famiglia che con amici.

Chiariti questi accorgimenti, necessari per preservare la propria salute e quella altrui, è il momento di scoprire 5 isole in Liguria da visitare questa estate. La tutela dedicata a queste isole le rende vere e proprie riserve naturali, dove il paesaggio si conserva incontaminato. E anche i fondali hanno molto da raccontare essendo meta ambita da molti sub, non solo liguri. Ovviamente, è anche compito nostro preservare e difendere questi gioielli liguri. Pronti a salpare per calare l'ancora in questi luoghi da sogno? Segnatevi queste cinque mete in Liguria...

Isola di Bergeggi, tra specie vegetali e storia

L'isola di Bergeggi, chiamata anche isola di Sant'Eugenio, si trova sulla Riviera ligure di Ponente di fronte al Comune di Bergeggi ed è, neanche a dirlo, una delle maggiori attrazioni turistiche estive in Liguria. L'isola, che fa parte della Riserva naturale regionale di Bergeggi, ha una costa rocciosa medio-alta, che si erge sul mare fino a 53 metri di altezza. L'ambiente naturale include frammenti di macchia mediterranea e sulle rocce bagnate dalle onde si trovano il finocchio di mare e Limonium cordatum, oltre ad altre specie quali la Campanula sabatia e l'Euphorbia dendroides

Sull'isola sono visibili segni di insediamento di popolazioni liguri di epoca pre-romana. Sulla sommità si trovano una torre di avvistamento a base circolare e i resti di una chiesa del IV secolo dedicata al santo Eugenio, di origine africana. Nel corso dei secoli, e a seconda di chi abitava nei borghi vicini, l'isola è stata chiamata in vari modi: Isoletta di Liguria, Isola di Spotorno, Isola di Noli e infine Isola di Bergeggi.

Isola Gallinara, tra relitti e gabbiani reali

L'Isola Gallinara si trova sempre nella Riviera di Ponente, di fronte al comune di Albenga. Dista ccirca 1,5 chilometri dalla costa, dalla quale è separata da un canale profondo circa 12 metri. L'isola costituisce la Riserva naturale regionale dell'Isola di Gallinara ed è sede di una delle più grandi colonie di nidificazione dei gabbiani reali nel mar Ligure. L'isola prende il nome dalle galline selvatiche che la popolavano in passato, come riportano Catone e Varrone. Nei fondali circostanti l'isola sono stati trovati vari relitti e manufatti, risalenti in alcuni casi al V secolo a.C. e identificati come provenienti dalla zona di Marsiglia, per via dei commerci avvenuti in passato.

L'isola presenta due punti di immersione. La prima è quella al Cristo redentore o punta Falconara: nel fondale circostante l'isola infatti è stata posata una statua di Cristo il 29 settembre 1998. L'immersione è piuttosto semplice e poco profonda, fino al massimo di 18 metri. Il secondo punto di immersione si trova nei pressi di Punta Sciusciau: dai 15 ai 30 metri, non presenta difficoltà particolare. È frequente l'osservazione di esemplari di buone dimensioni di cernie, murene, polpi e scorfani e, verso i 30 metri di profondità, spugne anche di grosse dimensioni.

Isola di Palmaria e le sue grotte

Spostiamoci ora a Levante, alla scoperta dell'Isola Palmaria: si trova all'estremità occidentale del Golfo della Spezia e con la sua area di 1,89 chilometri quadrati è di fatto la più grande isola dell'Arcipelago Spezzino e di tutte le cinque isole liguri. Posta di fronte al borgo di Porto Venere, da cui è separata da uno stretto braccio di mare detto Le bocche, è parte di un arcipelago costituito anche da altre isole, di cui parleremo tra poco. 

L'isola ha una forma triangolare: i lati che si affacciano verso Porto Venere e il golfo della Spezia sono quelli più antropizzati e degradano dolcemente sino al livello del mare, ricoperti dalla classica vegetazione mediterranea.

 Il lato dell'isola rivolto ad ovest è caratterizzato invece da falesie a picco sull'acqua, nelle quali si aprono diverse grotte, come la Grotta Azzurra, visitabile in barca, e la Grotta dei Colombi, che si può raggiungere solo calandosi con delle corde.

Isole di Tino e Tinetto, separate alla nascita

Abbiamo accennato poco fa all'insieme di isole di cui fa parte l'Isola Palmaria: poco distante dalla famosa isola triangolare, si trovano due piccole isole, ugualmente imperdibili: quelle di Tino e Tinetto. L'isola del Tino, immerso fra macchia mediterranea e boschi di leccio, può essere considerata, fra le tre isole del Golfo, come quella intermedia, sia come dimensioni, sia come posizione. A Nord infatti troviamo la già citata isola Palmaria, la più estesa, mentre a Sud si trova l'isolotto del Tinetto, di dimensioni più ridotte.

Il Tinetto, con i suoi circa 6mila metri quadrati di superficie è poco più di uno scoglio, alto appena 18 metri sul livello del mare e con un perimetro che non supera il mezzo chilometro. L'isolotto è privo di vegetazione arborea, ma sono presenti alcuni arbusti tipici della macchia mediterranea.

Ecco una curiosità: nel 2014, le ricerche subacquee condotte a 17 miglia a sud dell'isola del Tino, hanno scoperto il relitto di una nave romana di età repubblicana del II secolo a.C.; la nave naufragata trasportava un carico di anfore vinarie di tipo greco-italico e costituisce la testimonianza dei traffici marittimi tra Roma, la Gallia e la Spagna.

Isola della Scuola e la sua torre militare

Rimaniamo a Levante e spostiamoci solo di qualche chilometro dall'Isola Palmaria. Qui si trova la piccola Isola della Scuola, con la sua costruzione più importante, la Torre Scuola, un edificio militare (oggi non visitabile) costruito dalla Repubblica di Genova nel 1606. 

Secondo alcuni studi la torre, costata secondo le stime 56mila lire genovesi, potrebbe essere stata edificata ai primi del XVII secolo, adeguata alle nuove esigenze politiche, militari e balistiche e che convinsero il senato genovese ad adottare un analogo ammodernamento delle architetture dei siti difensivi già presenti e a crearne di nuovi.

Con la dominazione napoleonica, la torre fu al centro degli scontri navali del 23 gennaio 1800 tra le flotte inglesi e francesi, per allontanare queste ultime dal golfo spezzino, tanto che per i danni subiti dalle cannonate ne fu deciso il totale abbandono già nella prima metà del XIX secolo.

Punta Crena, la spiaggia da sogno del ponente

Facciamo nuovamente un salto a Ponente. Dopo aver visitato in lungo e in largo tutte le isole liguri, è il momento di raggiungere in barca qualche bella spiaggia per prendere il sole. Impossibile allora non citare Punta Crena: defilata dalle più affollate spiagge di Finale Ligure, la piccola spiaggetta di Punta Crena è una delle mete più ambite per chi vuole godersi una giornata di mare. Occhio però a non avvicinarsi alla spiaggia in barca. Off limits per ogni imbarcazione a motore, la spiaggia di Punta Crena è raggiungibile solo via mare in materassino, canoa e pedalò. Ovviamente, se il fiato e il fisico vi assistono, potete anche raggiungere Punta Crena a nuoto

Punta Pineda e le sue piscine naturali

Alla Spezia, le piscine naturali (bozi, in dialetto) di Punta Pineda sono tra gli angoli di paradiso più suggestivi per chiunque voglia godersi un po' di mare in santa pace. Un luogo poco frequentato, ma anche difficilmente raggiungibile. Le rocce di Punta Pineda creano una barriera naturale dietro cui si trovano vere e proprie vasche naturali di roccia dove l’acqua di mare entra creando un suggestivo effetto piscina

Punta Chiappa, per un tuffo dalla barca 

Che ne dite di un tuffo dalla barca. Per farlo, potete andare a Camogli in prossimità di Punta Chiappa, il punto perfetto per regalarsi un bel bagno. Punta Chiappa è un piccolo angolo di paradiso dove si intrecciano natura, storia e tradizione. Caratterizzata da una lingua di roccia puddinga,  la punta si protende sul mare dal Promontorio di Portofino, facendo parte del Comune di Camogli, del Parco di Portofino e dell’Area Marina Protetta. 

Scoglio Corvaccino e il suo crocefisso

Terminiamo questa carrellata di angoli da sogno in Liguria con alcuni scogli. Si parte con lo Scoglio Corvaccino, un'isola del mar Ligure, nel territorio comunale di Ameglia, identificabile dai resti, ancora esistenti, di un antico crocefisso con il basamento in muratura sulla sommità dello scoglio. Si ormeggia a ridosso dello scoglio, su un fondale di circa 6 metri. Immergendosi attorno a questa piramide di roccia, si trovano numerosi anemoni mediterranei, tunicati ed altri invertebrati. Da entrambi i lati dello scoglio è possibile vedere quello che resta dell'antico crocefisso, completamente ricoperto di alghe incrostanti.

Scoglio Galera, a largo di Portovenere

Infine potete recarvi, con molta prudenza ed evitando il mare agitato, presso Scoglio Galera, un'isolotto del Mar Ligure sito nella parte sud-occidentale comune di Portovenere, al largo del tratto di costa denominato le Rosse, a causa del colore delle rocce ricche di ossidi di ferro.

Di Fabio Liguori

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