Liguria, in due in moto anche se non conviventi dal 31 maggio: regole da seguire

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Genova, 31/05/2020.

Da domenica 31 maggio 2020, in Liguria, «sarà possibile andare in due in moto e in scooter anche se non conviventi, a patto di indossare o il casco integrale o una mascherina almeno chirurgica in presenza di un casco diverso. In più, due persone anche non conviventi potranno, sotto loro responsabilità, dormire nella stessa stanza d’albergo». Lo annuncia in diretta Facebook il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, anticipando la pubblicazione di due faq sul sito di Regione Liguria.

«Abbiamo ascoltato le esigenze e le richieste degli albergatori da un lato - conclude Toti - e dall’altro cerchiamo di dare risposte a una regione in cui si usano molto le due ruote per motivi logistici e di spazio». Inoltre, nelle auto private è possibile la presenza, oltre al guidatore, di 2 passeggeri per ogni fila posteriore e di 1 passeggero nel posto anteriore purché tutti i passeggeri e il guidatore indossino la mascherina chirurgica. Nessun limite, invece, se i mezzi sono utilizzati da persone conviventi. Novità anche per gli spostamenti in auto in Liguria.

Il Governo, con una faq del 27 maggio, aveva aperto alla possibilità. in una domanda si leggeva: "È possibile l'utilizzo di automobili e altri mezzi di locomozione tra persone non conviventi?" Questa la risposta pubblicata dal governo: "Sì, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore. Tuttavia nessuno di questi limiti si applica se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi". In questo caso moto e scooter rientravano nella categoria altri mezzi di locomozione, ma non era specificato.

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