Dialogo in tempo di peste, è possibile riaprire i teatri?

pigiamadelgatto

Genova, 13/05/2020.

Prosegue l'appuntamento con Dialogo in tempo di peste, che questa volta affronta una questione al centro della cronaca più attuale con una domanda diretta: È possibile riaprire i teatri? Chiusi da oltre due metri a causa dell’emergenza Coronavirus, rappresentano non solo un’attività culturale ma anche un settore economico del nostro Paese.

Giovedì 14 maggio 2020 alle ore 19 in diretta Facebook su Racconti in tempo di peste, Sergio Maifredi e Corrado d’Elia, rispettivamente direttori artistici di Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia che producono il progetto, ne parlano con il regista Gabriele Vacis, lo scrittore e drammaturgo Gian Luca Favetto e il critico Renzo Francabandera. Da sottolineare la lunga collaborazione di Favetto con Teatro Pubblico Ligure, come autore dei testi di uno dei progetti centrali Atlante del Gran Kan, che da anni lo mette a diretto contatto con gli spettatori; nonché come seguitissimo relatore di un altro progetto: Sorilegge. Scrivere leggere raccontare, una serie di appuntamenti dedicati ai classici della letteratura novecentesca. Il Dialogo in tempo di peste sulla riapertura dei teatri si può seguire in diretta, con la possibilità di interagire attraverso i commenti pubblicati in tempo reale. Fa parte di Racconti in tempo di peste, la stagione teatrale in line partita il 9 marzo con il lockdown, giunta a oltre 10.800 follower e oltre 322 mila visualizzazioni. Dopo la diretta rimarrà disponibile sulla pagina Facebook e sul sito di Teatro Pubblico Ligure.

Dialoghi in tempo di peste è un approfondimento di Racconti in tempo di peste, la stagione teatrale on line nata dalla creatività di Maifredi e d’Elia, partita il 9 marzo 2020 con il blocco nazionale delle attività causa emergenza Coronavirus. Era importante mantenere un collegamento con il pubblico, continuare a offrire rappresentazioni anche on line, ma mentre venivano postati gli interventi di grandi artisti come Maddalena Crippa, Tullio Solenghi, Giuseppe Cederna e Paolo Fresu, nasceva l’esigenza di approfondire l’esperienza per immaginare il futuro del teatro provando a tracciare un percorso con le diverse professionalità che lo rendono vivo. Così è nato Dialoghi in tempo di peste, un appuntamento a cadenza settimanale.

«Siamo immersi in un momento epocale, un 11 settembre – dicono Maifredi e d’Elia -  che si consuma lentamente: il come venirne fuori va trovato insieme. Le capacità, le idee dei teatranti vanno condivise per arrivare alle soluzioni, ribadendo con forza, oggi più che mai, la centralità del palcoscenico e di chi vi sta sopra e accanto».

Un confronto di opinioni, di modelli di riferimento, di utopie e di necessità, che partirà dalle proposte dei politici, fino ad arrivare alla voce di chi, il teatro lo vive ogni giorno, conoscendone a pieno esigenze e bisogni.

Un dialogo necessario, non solo per dare risposte ai lavoratori dello spettacolo in questo momento di incertezza assoluta, ma anche e soprattutto per iniziare a costruire nuove logiche e nuove strade che ribadiscano il fondamentale ruolo dell'Arte e della Cultura nella vita di tutti i giorni, quale strumento di reazione al presente e di costruzione del futuro.

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