Orche a Genova: morto il cucciolo, preoccupano le condizioni degli altri esemplari

Gabriella Motta, Consorzio Liguria Via Mare

Genova, 09/12/2019.

Continua il monitoraggio del gruppo di orche che, da domenica 1° dicembre 2019, stazionano nell’area del porto container di Genova Voltri. Le orche sono controllate da esperti dell’Acquario di Genova, dell’Istituto Tethys, insieme ad alcuni osservatori di Whalewatch Genova Golfo Paradiso e grazie alla collaborazione della Guardia Costiera. A monitorare la situazione anche i ricercatori della Sezione di Genova dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova. Accertata la morte del cucciolo, preoccupano le condizioni degli altri esemplari di orca, che nel pomeriggio si sono allontanati dalla diga portuale privi del piccolo (e, per ora, non sono ritornati).

Grazie alle riprese aeree effettuate dall’elicottero della Guardia Costiera, si conferma l’assenza del corpo del cucciolo di orca. Dal confronto con le immagini di questi ultimi giorni, si presume che la madre possa averlo abbandonato nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 dicembre. Rimangono pertanto i 4 esemplari - il maschio adulto, la madre del cucciolo e gli altri due esemplari adulti - che continuano a stazionare nelle acque all’imboccatura del porto di Genova.

Tramite l'utilizzo di dispositivi subacquei di registrazione acustica (idrofoni), i ricercatori hanno potuto registrare le vocalizzazioni emesse dalle orche. Tali suoni saranno confrontati con quelli registrati in altre aree, dove la presenza delle orche è regolare, per tentare di capire da quale zona provengano questi individui. I biologi, i medici veterinari e i ricercatori degli istituti coinvolti sono preoccupati per le condizioni fisiche degli esemplari, che mostrano alcuni segnali di deperimento.

Auspicano che presto il gruppo possa riprendere il largo. Al mondo casi come quello che si sta verificando nel porto di Genova sono molto rari. In questi giorni alcuni ricercatori dell’Acquario di Genova, con particolare riferimento al team del progetto Delfini Metropolitani e Intercet, e dell’Istituto Tethys stanno partecipando alla Conferenza Mondiale dei Mammiferi  Marini e si stanno confrontando con i massimi esperti di orche per valutare la situazione e condividere la migliore strategia per poter essere di aiuto a questi esemplari.

Per garantire agli animali, che certamente si trovano in una situazione di stress, il minor disturbo possibile, permane la validità dell’ordinanza emanata la scorsa settimana dalla Capitaneria di Porto di Genova per limitare l’interferenza tra l’attività di navigazione e la presenza dei cetacei. Continuano a essere pertanto vietate la navigazione e qualsiasi attività subacquea nell’area della cosiddetta zona di precauzione prospiciente l’ingresso al bacino portuale di Prà. La Guardia Costiera si sta adoperando per individuare e recuperare il corpo del cucciolo, che può  dare importanti informazioni per lo studio scientifico di questa importante specie di mammiferi.

Di A.S.

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