Io sono il mio lavoro di Pino Petruzzelli al Teatro Duse, storia di un vignaiuolo ligure

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Contenuto in collaborazione con Teatro Nazionale di Genova

Genova, 27/11/2019.

Da sempre attento ai temi legati alla conoscenza delle civiltà e delle culture del mondo, portati in scena con successo in tanti spettacoli fra cui i recenti Il ragazzo che amava gli alberi e Mediterraneo, Pino Petruzzelli, attore, scrittore e regista, questa volta poggia il suo sguardo drammaturgico sul tema del lavoro. Io sono il mio lavoro (qui si possono acquistare i biglietti), che va in scena al Teatro Duse di Genova da venerdì 6 dicembre 2019 alle ore 20.30 (con date fino a domenica 15 dicembre), è il frutto di due anni di interviste a molti vignaiuoli liguri, poi confluite in un libro pubblicato da Pentagora Editore.

Con un meticoloso lavoro di adattamento, Petruzzelli ne ha tratto uno spettacolo teatrale con protagonista il vignaiolo Dionigi e la Liguria, all'interno della stagione 2019/2020 del Teatro Nazionale di Genova. Una terra che l’autore, ormai ligure d’adozione, ripercorre da Ventimiglia a Sarzana, risalendo le sue terrazze, come in pellegrinaggio a un sacro monte:fra i tanti incontri alcuni gustosi cammei storici con l'arte di Scanavino, scorci di struggente bellezza e microstorie italiane come quella di Perinaldo, nell’imperiese, primo comune d'Italia a festeggiare il Primo Maggio nel 1909. Ne viene fuori l’amoroso ritratto di una terra tanto generosa con lo sguardo quanto dura e scorbutica da lavorare: proprio come raccontano i vignaiuoli fra aneddoti e suggestioni vinicole che passano dal Pigato al Rossese, dal Ciliegiolo fino al Vermentino.

A differenza di quanto si possa pensare, in scena non c’è spazio per profumi di mela verde, di ciliegia o mandorla: gli unici profumi presenti sono quelli della dignità, della costanza e della fatica. Valori indispensabili per dare sostanza al proprio sogno, come ha fatto Dionigi che attraverso la sua caparbia passione, ha creato un’eccellenza vinicola in quella Scarsa lingua di terra che orla il mare che è la Liguria.

Seguendo il filone del teatro di narrazione di cui Petruzzelli è da tempo apprezzato esponente, Io sono il mio lavoro è uno spettacolo che porta in dono una preziosa eredità: quella dell’etica del lavoro, dell’impegno morale nei confronti dell’attività che scegliamo di intraprendere. Qualunque esso sia, il nostro mestiere non dovrebbe mai essere un mero mezzo di sussistenza ma un’attività in cui riversare forza, energia, talento e creatività, affinché possa renderci migliori o nobilitarci, come recita la massima Il lavoro nobilita l’uomo attribuita a Charles Darwin.

«Per lavoro - spiega Pino Petruzzelli - intendo la capacità di credere in noi stessi. La ricerca che possiamo fare guardandoci dentro e cercando, attraverso impegno e sudore, di tirare fuori il meglio. L’eccellenza che ognuno di noi ha in sé: la nostra unicità. Per questo ho pensato al lavoro dei vignaioli liguri che tra muretti a secco e terreno avaro, riescono a tirare fuori eccellenze e tipicità. L’eccellenza passa solo attraverso competenza e maestria».

Io sono il mio lavoro è uno spettacolo di e con Pino Petruzzelli; produzione Centro Teatro Ipotesi e Teatro Nazionale di Genova.

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