Mindfulness e scrittura: Nicoletta Cinotti presenta Scrivere la mente

Nicoletta Cinotti

Genova, 19/09/2019.

Nicoletta Cinotti, psicoterapeuta specializzata in Analisi bioenergetica, didatta della Società Italiana di Analisi Bioenergetica e Mindfulness Teacher con il Center for Mindfulness per il protocollo MBSR e con la Metta Foundation per il protocollo di Mindfulness Interpersonale.

Il progetto di Scrivere la mente, nasce dall’integrazione tra la Mindfulness e la scrittura, per trovare quelle parole che danno forma alla nostra mente e che costruiscono spesso anche la ripetizione delle nostre storie. È un libro pieno di esercizi pratici - sia di scrittura che di consapevolezza - pieno di stimoli per cercare il fattore di realizzazione e cambiamento dentro di noi. È un libro piccolo come i semi eppure, proprio come i semi, contiene tutte le istruzioni di crescita al suo interno.

Per strano che possa sembrare il fattore di realizzazione e cambiamento ruota attorno all’amore. Non è una affermazione romantica, anche se potrebbe suonare così: il nostro fattore di crescita è strettamente legato a come ci siamo sentiti amati e a come abbiamo imparato ad amarci. Da lì si estende, come i cerchi di un sasso che cade nell’acqua, al nostro modo di stare in relazione con gli altri. Con chi amiamo, con i nostri amici e con gli sconosciuti. Se non riusciamo ad amare dobbiamo entrare in una relazione di dominio, di potere, in cui imponiamo o subiamo, siamo vittime o carnefici e questo occupa e dirige tutte le nostre energie, dando forma alla nostra vita.

Cosi quello che scrive la nostra mente non è solo la storia che ci raccontiamo ma quell’insieme implicito di atti e parole interiori con cui entriamo nel territorio dell’amore. Per questa ragione il libro è diviso in tre parti. La prima parte, attraverso la storia di Elsa, racconta come impariamo ad amarci e come possiamo fare per entrare in dialogo con la nostra autocritica. La seconda parte, con la storia di Alessandro, esplora come possiamo imparare ad amare gli altri anche quando non sono come vorremmo, anche quando non sono all’altezza dei nostri standard. La terza parte racconta la storia di Giovanna e la ripetizione che costruiamo dentro le relazioni affettive. Il modo in cui entriamo nella ripetizione ma, soprattutto, il modo per uscirne.

 

 

La bellezza delle parole

Tutto questo comunque non inizia con un discorso. Inizia con le parole. Noi iniziamo così a costruire la mente. Poche parole che teniamo strette e che rivelano la loro bellezza perché, quando iniziamo a parlare, le parole nascono nel corpo. I bambini sono poeti perché le parole, prima ancora che dirle, le sentono. Non perdiamo questa capacità: abbiamo solo bisogno di risvegliare la nostra mente sensoriale, quella che avevamo attiva da piccoli, per riconoscere il suono, il potere e la bellezza delle parole e lasciarle risuonare dentro di noi. Così bastano pochissime parole per scrivere la mente. A volte sono lance come cacciatori, a volte fiori come contadini, a volte parole guerriere, a volte parole sconfitte. Parole i cui bordi sono disegnati dal silenzio tagliente in cui brillano. Perché noi, per imparare a parlare, iniziamo ascoltando. Ascoltiamo e le parole brillano nel silenzio dell’ascolto.

Scrivere è per me il modo più sicuro di sapere dove sono, per aprire la porta e conoscere dove sarò. È un modo per raccogliere i fili e vedere come si tessono insieme. 

Pat Schneider

 Il libro verrà presentato a Chiavari l’11 Ottobre ore 19:00
A Genova Mondadori Store il 18 Ottobre con la presenza di Cinzia Pennati ore 18:00 e il 15 Novembre - per Milano Book City - a Semplicemente spazio

 

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