Genova, Ex Mercato di via Bologna: nuova Fabbrica del riciclo Amiu e uno spazio pubblico

Fabio Liguori

Genova, 14/05/2019.

Da ex mercato dimenticato a spazio pubblico, con tanto di giardino e una pavimentazione molto speciale, realizzata con le scarpe riciclate. Rinasce così lo spazio antistante l'ex Mercato di San Teodoro in via Bologna, nel ponente di Genova, trasformandosi nel Giardino di Betty, un luogo di aggregazione per bambini e non solo tra giochi e nuovi fiori, pronti ad abbellire quello che per anni è stato un vero e proprio buco nero a Genova.

Ed è solo la prima parte di progetto portato avanti da Amiu, insieme con Municipio Centro Ovest ed Eso: entro il 2020, anche l'Ex Mercato di San Teodoro, connesso al nuovo Giardino di Betty, ritroverà la luce a Genova e diventerà un Centro del Riuso di Amiu. Tutto questo dopo che la Fabbrica del Riciclo di Amiu a Campi è stata distrutta dal crollo di Ponte Morandi.

Tutto parte da un paio di scarpe da ginnastica: continua a crescere la filiera che permette il recupero della gomma delle scarpe da running o da ginnastica, trasformandole in pavimenti antitrauma per le aree gioco dei bambini. A Genova sono 33 i punti in cui Amiu ha posizionato i contenitori per la raccolta delle scarpe non più utilizzate.

La raccolta di scarpe sportive, grazie a un accurato procedimento di riciclo, ha come scopo la generazione di materia prima seconda, che Eso ancora ha donato gratuitamente alla città. È nata così anche la pavimentazione per il Giardino di Betty. Per la pavimentazione antishock del nuovo spazio giochi, di 100 metri quadrati, sono state utilizzate oltre 5mila paia di scarpe sportive usate: un esempio di economia circolare e un messaggio educativo, per insegnare ai bambini il valore della raccolta differenziata.

Un nuovo progetto e insieme anche un’evoluzione della Fabbrica del Riciclo di Amiu a Campi, distrutta dal crollo di Ponte Morandi a Genova, che ora trova la sua nuova sede, più centrale, che ospiterà un polo di aggregazione ed educazione rivolto alle scuole e ai cittadini in grado di accogliere diverse attività legate al riciclo, oltre alla raccolta e al riutilizzo di mobili e suppellettili. Chiuso da più di 2 anni, l’edificio dell’ex mercato di via Bologna ha 480 metri quadri di superficie utile al coperto la cui proprietà passerà dal Comune ad Amiu.

Il progetto si avvarrà anche della collaborazione del Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova, che curerà la progettazione degli interni della struttura. Le possibili funzioni d’uso dei nuovi spazi al coperto possono essere molteplici: lo sviluppo di una Factory di idee e innovazione sull’economia circolare, corner di street food e temporary shop, info point sul riciclo con distribuzione di materiali e attrezzature per la differenziata, centri di aggregazione per eventi, fiere, mostre, proiezioni e manifestazioni culturali, oltre che spazi per le scuole e i bambini.

«Grazie alla raccolta differenziata e al riciclo si ottengono cose belle come il Giardino di Betty - racconta Luca Zane, responsabile della Comunicazione Amiu a Genova - Un modo per recuperare spazi abbandonati e restituirli alla città. Oggi presentiamo lo spazio esterno, ma anche l'ex Mercato di San Teodoro farà parte di progetti futuri di recupero: di proprietà del Comune, come lo spazio esterno, il mercato rionale passerà ad Amiu e diventerà un suo centro del riuso. Diventerà un punto di aggregazione per la città, per il quartiere e anche per startup, auspicando nuove possibilità occupazionali per i giovani».

«Questo è solo il primo passo - spiega Matteo Campora, assessore all'Ambiente e al Ciclo dei rifiuti del Comune di Genova - L'obiettivo di Amiu è quello di risanare l'intera area del mercato. Si tratta di riportare in via Bologna ciò che il crollo del Morandi ha spazzato via, ma anche al di sotto dell'area del Ponte a Sampierdarena sorgerà uno spazio dedicato ad Amiu, un altro centro del riuso con la presenza di una biblioteca e di uno spazio dove fare riciclo».

A dare il nome ai nuovi giardini di via Bologna saranno i giovani, gli studenti, e cittadini, con una sorta di referendum pubblico, come ha spiegato il presidente del Municipio Centro Est, Renato Falcidia: «Vogliamo conoscere le opinioni delle persone e sapere da loro quale sarà il nome dei nuovi giardini. È stata predisposta una votazione, sia con schede che online, al termine della quale il nome più bello tra quelli proposti verrà scelto come nome ufficiale dello spazio aperto».

Di Fabio Liguori

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