Genova, 03/04/2019.
Genova è pronta ad accogliere la decima
edizione de
La Storia in Piazza 2019 a Palazzo Ducale, a
cura di Luciano Canfora e Franco
Cardini. Quest'anno, gli incontri con
i grandi ospiti, le conferenze, i
laboratori e le mostre de La
Storia in Piazza, da giovedì 4 a
domenica 7 aprile 2019, seguono il fil
rouge dell'Utopia,
parola malvista, insultata,
talvolta considerata ridicola, ma sopravvissuta nei
millenni. Tutti gli incontri a Genova
sono gratuiti (qui il link per prenotare
i laboratori didattici per le scuole).
Tra gli ospiti della Storia in Piazza
2019 al Ducale: Alessandro Barbero,
Reinhold Bichler, Luca Bizzarri,
Michelangelo Bovero, Gian
Mario Bravo,
Antonio Brusa, Giuseppe Cambiano,
Luciano
Canfora, Andrea Canziani, Franco Cardini,
Bruno Cartosio, Eleonora Ceccherini, Roberto Cingolani,
Paolo Collo, Lella Costa,
Luca Crescenzi,
Chiara Crisciani, Michel Delon,
Marco Di Branco.
«Oggi è utopia l'unità del genere umano -
spiega lo storico Luciano Canfora - è un obiettivo
invece contrastare i nazionalismi feroci e la
guerra del tutti contro tutti.
L'utopia racchiude in sè qualcosa di
inquietante: diventa tale in certe epoche, mentre
in altre epoche è quasi un'ovvietà, per questo
dobbiamo essere vigili. La Storia in Piazza ha come interlocutore
privilegiato la scuola, perchè le scuole sono le
trincee della libertà, il luogo dove
tutti siamo uguali». Ecco il programma
completo de La Storia in Piazza 2019 a Genova,
dal 4 al 7 aprile:
Giovedì 4 aprile
- Ore 9.15, Sala del Maggior Consiglio
La città ideale tra storia e utopia
(riservato alle scuole, per prenotare clicca qui), con Antonio Brusa. La
città è uno dei luoghi utopici per eccellenza della fantasia umana,
da quando ne esiste una. Il futuro utopico lo puoi immaginare come
un giardino di delizie, ma (soprattutto in occidente) come una
città meravigliosa.
- Ore 10.30, Sala del Maggior Consiglio
Uomini e macchine (riservato alle scuole,
per prenotare clicca qui), con Giorgio Metta. Sia
nel breve che nel medio periodo dovremo imparare a convivere con
l’idea, un tempo del tutto utopica, di macchine intelligenti che ci
supportano nelle attività quotidiane.
- Ore 11.45, Sala del Maggior Consiglio
L'isola che non c'è (da Sindbad a Lewis
Carroll) (riservato alle scuole, per prenotare
clicca qui), con Alessandro
Vanoli. Per secoli, per millenni, gli uomini hanno
continuato a sfidare i limiti geografici spingendo imbarcazioni in
acque ignote, studiando venti e correnti, superando deserti e
montagne.
- Ore 18.15, Sala Maggior Consiglio
Cosmopolitismo, con Luciano
Canfora
- Ore 19.15, Sala del Maggior Consiglio
Bolscevichi su Marte. Il Cinema sovietico degli anni
della Nep Aelita, con Marco
Salotti. Ne La battaglia di Algeri, Leone d'Oro alla
Mostra di Venezia nel 1966, Pontecorvo raccontando la nascita della
nazione algerina attraverso una lotta durata per quasi un decennio,
confeziona una sorta di compendio cinematografico su come si fa
una rivoluzione.
- Ore 21, Sala del Maggior Consiglio
Le città impossibili, con
Luca Bizzarri, Walter Lapini, Margherita Rubino
e Federico Tiezzi. Il sogno di costruire e vivere
in città ideali appartiene alla grande filosofia, e alla grande
commedia. Inizia il grecista Walter Lapini a ricordare lo stato
ideale di Platone, ove la parola utopia però non compare, se pure
nasce qui l’idea di un paese nuovo, diverso e giusto.
Venerdì 5 aprile
- Ore 9.15, Sala Maggior Consiglio
Cosmopolitismo, con Luciano
Canfora
- Ore 10.30, Sala del Maggior Consiglio
Europa. Un’altra utopia capovolta? Rileggendo il Manifesto di
Ventotene (riservato alle scuole, per prenotare
clicca qui), con Michelangelo
Bovero. Nel Novecento l’inimicizia tra le nazioni ha
sprigionato una quantità immensa e una qualità orrenda di
violenza.
- Ore 12, Sala del Maggior Consiglio
Uomo e ambiente: equilibrio possibile o
utopia? (riservato alle scuole, per prenotare
clicca qui),
con Marco Faimali e Giuseppe La
Spada. Un dialogo tra Scienza e Arte ci accompagnerà nel
viaggio della nostra specie su questo pianeta, dagli albori
dell'evoluzione dei Primati nel tardo Pleistocene fino
all'era geologica attuale, l'Antropocene, in cui l’uomo e
le sue attività sono le principali cause delle modifiche ambientali
e climatiche.
- Ore 16, Sala del Minor Consiglio
Il paese di Cuccagna del Boccaccio, con
Roberta Morosini. Quando si pensa al paese di
cuccagna nel Decameron viene subito in mente la contrada di Bengodi
e la montagna di parmigiano grattuggiato dove si legano le vigne
con salsicce e la gente non fa altro che maccheroni e raviuoli e
cuocerli in brodo di capponi, e poi rotolarli giù, e ai suoi fiumi
della migliore vernaccia.
- Ore 16, Archivio Storico
L'utopia della scoperta: l'immaginario di
Colombo, con Antonio Musarra. Su
Colombo v’è, ancora, molta confusione. Tutt’oggi non è possibile
affermare l’esistenza d’un consenso unanime in merito alla sua
poliedrica personalità.
- Ore 16, Sala Liguria
Le lingue utopiche, con Caterina
Marrone. Thomas More inventa la parola utopia.
Prima apparizione del termine e il gioco etimologico.
Concentrazione delle lingue utopiche nei secc. XVII e XVIII nel
mondo anglosassone e in Francia.
- Ore 17, Sala del Maggior Consiglio
La pace perpetua. Con Kant, oltre Kant,
con Donatella Di Cesare. Farmaco più o meno amaro
di una umanità periodicamente malata, la guerra sembra un male
inevitabile.
- Ore 17, Archivio Storico
L'utopia in musica: il Don Chisciotte di
Massenet, con Guido Paduano. Don
Chisciotte di Massenet, che rappresenta una sorta di testamento
spirituale del compositore, costituisce una trans-codificazione del
modello non solo in termini semiotici e di genere, ma soprattutto
in termini valoriali: ciò che costituiva in Cervantes oggetto di
satira e di comico, vale a dire, l’irrimediabile spiazzamento
temporale del protagonista, diventa nell’opera strumento di utopia,
cioè di recupero nostalgico del passato.
- Ore 17, Sala Liguria
Follia e utopia nella mistica ortodossa,
con Isabella Gagliardi. Le esperienze dei monaci
asceti "folli" per causa di Cristo in Siria e in Egitto
tra IV e VI secolo, mostrandone la diffusione nel mondo bizantino
medievale e riservando particolare attenzione alle trasformazioni
del X secolo. Dopodiché sarà affrontato il tema della veicolazione
di tali esperienze ad Occidente.
- Ore 18, Sala del Maggior Consiglio
Cosa resta dell'utopia, con
Gian Enrico Rusconi. Cosa resta
dell'utopia? Apparentemente resta il lamento che non c'è
più utopia. In realtà c'è un suo surrogato nella parola sogno o
anche visione.
- Ore 19.15, Archivio Storico
Posto meraviglioso. Devi venire. La controcultura di
Taos da D.H. Lawrence a Georgia O'Keeffe, con
Bruno Cartosio. Nel dicembre 1917, nel pieno
dell’isteria bellicista che aveva accompagnato l’entrata degli
Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale, l’inquieta radical Mabel
Dodge lascia New York per una vacanza nel lontano New México.
- Ore 21, Sala del Maggior Consiglio
Woodstock e al fine dell'Utopia, con
Renato Tortarolo. Woodstock è un simbolo. Oltre al
festival che si tenne in America dal 15 al 17 agosto 1969 per quasi
500 mila persone, questo nome segna anche la fine dell’utopia
ribelle di un intero decennio.
Sabato 6 aprile
- Ore 11, Sala del Maggior Consiglio
Utopia e regalità, con Franco
Cardini. Il tema del rapporto tra utopia e regalità si
collega strettamente con una dimensione antichissima.
- Ore 11, Archivio Storico
I luoghi che non esistono. I viaggi di Sindbad
nelle Mille e una notte, tra utopia, serendipity e
alterità, con marco Di Branco. Il ciclo dei viaggi di
Sindbad, che pure non appartiene al nucleo originario delle Mille e
una notte, è indubbiamente uno degli intrecci narrativi più celebri
della letteratura islamica.
- Ore 11, Sala Liguria
L'Utopia degli Eliopoliti, con
Pasquale Martino. Nel 133 a.C. il bacino
mediterraneo, dalla Sicilia all’Asia Minore, è attraversato da
movimenti e rivolte di schiavi, di indigenti, di contadini
poveri.
- Ore 12, Sala del Maggior Consiglio
Europa. Un'altra utopia capovolta? Rileggendo il
Manifesto di Ventotene. Quando fu rapita da Zeus,
Europa era su una spiaggia fenicia. I suoi fratelli presero il mare
e si divisero per cercarla in ogni direzione.
- Ore 12, Archivio Storico
Platone in Moro e Campanella, con
Giuseppe Cambiano. Nel descrivere la sua Utopia, termine da lui
inventato, Tommaso Moro ha costantemente presente sotto gli occhi
la città delineata da Platone nella Repubblica.
- Ore 12, Sala Liguria
Sull'opera di Charles Fourier,
con Alain Schnapp. Nel Mercure de France del 1755,
Charles-Nicolas Cochin, uno dei personaggi più importanti del
Governo delle Arti nella Francia dell’Ancien Régime, pubblicò un
saggio attribuito ad una “compagnia di genti di lettere” che
descriveva degli involucri archeologici portati a Parigi nell’anno
2355.
- Ore 15, Sala del Maggior Consiglio
Un popolo filosofo o un popolo ridicolo? Democrazia e
utopia, con Giulia Sissa. La sfida del pensiero
utopistico è far quadrare il cerchio della giustizia e del
piacere.
- Ore 15, Archivio Storico
Utopia e alchimia. La pietra filosofale,
con Chiara Scrisciani. Scopo dell'alchimia, in
tutte le culture in cui si è sviluppata, è un ideale di
perfezionamento: della materia, dell'organismo umano, e infine
anche della personalità dell'operatore.
- Ore 15, Sala Liguria
Futuri e presenti alternativi nella
fantascienza, con Matteo Sanfilippo.
Alla fine dell’Ottocento una proto-fantascienza non ancora separata
dalla letteratura mainstream elabora due visioni del futuro
contrastanti.
- Ore 16, Sala del Maggior Consiglio
Il concetto di bene comune, donne e bambini
compresi, con Reinhold Bichler. La
conferenza esaminerà testi letterari scritti nei secoli IV e III
a.C. nell’Antica Grecia.
- Ore 16, Archivio Storico
Advertising the American Dream/L'evoluzione dei
costumi, con Ferdinando Fasce ed
Emanuela Scarpellini. Anche voi potrete essere
prosperi. In questa formula si racchiude una delle grandi promesse
del Novecento.
- Ore 16, Sala Liguria
Elementi di utopia nelle costituzioni
novecentesche, con Alessandro Torre.
Contiene elementi di utopia ogni costituzione che non si accontenti
di definire le presenti conquiste ma guardi alle realizzazioni del
futuro e si impegni a renderle concrete.
- Ore 17, Sala del Maggior Consiglio
Uguali e diverse: la rivoluzione
femminile, con Elda Guerra e Chiara Saraceno. I
cambiamenti nelle aspettative e nei comportamenti delle donne, di
cui i movimenti delle donne sono stati insieme detonatore ed esito,
hanno messo radicalmente in discussione sia assetti sociali, sia
rappresentazioni della normalità, apparentemente ovvi e
consolidati, se non dati come “radicati in natura”.
- Ore 17, Archivio Storico
Utopia e populismo, con Marco
Tarchi. Nell’interpretazione che ne danno i suoi numerosi
detrattori, il populismo è equiparato spesso alla demagogia e
ridotto ad uno stile di azione politica fondato sull’elargizione di
promesse impossibili da mantenere, sull’aggressione verbale contro
gli avversari e su esagerazioni e mistificazioni della realtà.
- Ore 17, Sala Liguria
I luoghi letterari immaginari, con
Anna Ferrari. La domanda “dove?” è una delle più
inquietanti e insieme seducenti che ci si possa porre: da dove
veniamo? dove andiamo? qualche volta anche: dove siamo?
- Ore 18, Sala del Maggior Consiglio
Utopia e Lumi, con Michel
Delon. Le epoche di effervescenza utopistica sono quelle
in cui i vecchi confini si sgretolano. L'Europa rinascimentale
scopre il Nuovo Mondo e sogna, con Thomas More, l'utopia di una
società razionale ed egualitaria.
- Ore 19, Sala Camino
Donne del/nel '68. Presentazione dei
libri Sessantottine e Ragazze nel ‘68 e dell'ultimo numero di
"Leggendaria". Intervengono: Franca Balsamo,
Franca Fossati e Silvia Neonato.
- Ore 21, Sala del Maggior Consiglio
L'utopia secondo Charlie Chaplin, con
Marco Salotti. Negli anni Trenta, in coincidenza
con l’affermarsi del sonoro, Charlie Chaplin abbandona
progressivamente la maschera del clown e diventa profeta,
“filosofo” utopista.
- Ore 22.15, Sala del Minor Consiglio
Utopia al Cinema e produzioni utopiche.
Proiezioni e incontri sulle chimere cinematografiche e maratona
no-stop di cortometraggi e documentari.
Domenica 7 aprile
- Ore 9, Biblioteca De Amicis, Area Porto
Antico
L’isola che non c’è. Un viaggio tra
utopia e distopia nei romanzi per bambini e ragazzi. Un’esposizione
bibliografica con proposte di lettura tratte dalla narrativa per
ragazzi sul tema delle utopie. I libri presentati sono a
disposizione per il prestito. La domenica orario 9.30-18.30.
- Ore 10, Sala del Maggior Consiglio
La paura dell'anno Mille, con
Alessandro Barbero. La paura dell'anno Mille
affascinava i romantici. Nell'Ottocento il grande storico
francese Michelet, e in Italia il nostro Carducci, descrissero in
pagine straordinarie l'angoscia della folla nell'attesa
della fine del mondo, e i pianti di gioia quando si scoprì che dopo
tutto la vita continuava.
- Ore 11, Sala del Maggior Consiglio
Realismo e utopia in Max Weber, con
Francesco Tuccari.
Con particolare riferimento alla conferenza su La politica come
professione (di cui cade proprio quest’anno il centenario), si
presenterà Max Weber come un esponente paradigmatico del pensiero
realista e anti-utopista del Novecento.
- Ore 11, Archivio Storico
Francesco d'Assisi, con
Chiara Frugoni. Le biografie che riguardano san
Francesco sono una diversa dall’altra in modo davvero
sorprendente.
- Ore 11, Sala Liguria
Musica e utopia, con Franco Fabbri.
- Ore 12, Sala del Maggior Consiglio
Il paesaggio ideale, con Anna
Ottani Cavina. Il tema non è il paesaggio ma la sua
immagine riflessa nella pittura quando la natura, da sfondo,
diventa protagonista e avvia, nel Seicento, il suo moderno
riscatto.
- Ore 12, Archivio Storico
Melancolia occidentale. La montagna magica di Thomas
Mann, con Luca Crescenzi. Quando
Thomas Mann, dopo sei anni di interruzione, rimette mano
alla Montagna Magica, nel 1919, il mondo in cui il romanzo aveva
faticosamente preso l’avvio non esiste più.
- Ore 12, Sala Liguria
Gioacchino da Fiore, l'utopia monastica: Dispositio
novi ordinis, con Roberto Rusconi.
Tra gli antesignani delle utopie moderne è stato annoverato
Gioacchino da Fiore (m. 1202). Si trattava di un monaco
cistercense, che in cerca di maggiore rigore diede vita a una sua
congregazione florense.
- Ore 15, Sala del Maggior Consiglio
Adriano Olivetti, tra utopia ed eresia,
con Luciano Violante. Adriano Olivetti fu un
utopista concreto nel senso che Carlo Marx (absit iniuria...) dava
alla parola utopia, quello delle "impossibilità relative e
delle emancipazioni assolute".
- Ore 15, Archivio Storico
L'individuo come utopia nell'epoca della
tecnica, con Michela Nacci. A partire
dall'epoca moderna l'individuo appare come il personaggio
centrale della società e della politica.
- Ore 15, Sala Liguria
L'anno 2440 di Louis-Sébastien
Mercier, con Laura Tundo Ferente.
Nella grandiosa visione del futuro di Louis-Sébastien Mercier
(1740-1814) l’anno 2440 incarna il sogno e la speranza utopica
proiettati in una realtà lontana nel tempo; la realizzazione nel
tempo storico del “desiderio di bene”, di “armonia sociale”, di
“felicità generale” e del “dovere di essere giusti”, coltivati da
sempre da sapienti e filosofi.
- Ore 16, Sala del Maggior Consiglio
Il mito dell'"uomo nuovo",
con Emilio Gentile. Il mito dell’uomo nuovo, nella
storia occidentale, risale all’idea cristiana della metànoia.
Appartiene alla storia del mito dell’uomo nuovo il Principe
machiavelliano.
- Ore 16, Archivio Storico
L'utopia liberale, con
Gianfranco Pasquino. Correttamente inteso, il
liberalismo non è un’utopia. E’ una pratica, al tempo steso,
generosa e rigorosa.
- Ore 16, Sala Camino
Il Re del Mondo e la lettera del Prete
Gianni, con Gioia
Zaganelli. La Lettera del Prete Gianni è un grande enigma
della cultura medievale, che non cessa di sollecitare interesse,
letture e interpretazioni.
- Ore 16, Sala Liguria
Shangri-La. Mito e Utopia, con
Marina Montesano. Il mito delle città scomparse,
ritrovate, reinventate ci porta in viaggio fra storia, geografia e
letteratura. Shangri-La è un luogo immaginario che compare nel
romanzo Lost Horizon, pubblicato nel 1933 dallo scrittore James
Hilton, il quale si era basato tanto sui racconti dei viaggiatori
europei in Estremo Oriente, quanto sulla leggenda di Shambhala,
mitico regno del buddhismo tibetano.
- Ore 17, Sala del Maggior Consiglio
I socialisti utopisti, con Gian
Maria Bravo. Il socialismo utopistico ha una lunga storia
ideale e politica, che anche nel lessico assume nomi affini ma
diversi: presocialismo, premarxismo, socialismo utopistico vero e
proprio, quindi «socialismo».
- Ore 17, Archivio Storico
Il mondo alla rovescia. Storie di sovversivi, sognatori
e sofferenti nell'Europa medievale e moderna, con
Roberto Mancini. Nell'Europa medievale e
modernacircolano una infinità di immagini assai singolari:
cavalieri rivolti verso la coda del cavallo, lepri che trasportano
a casa il cacciatore, pesci che mangiano i pescatori, volpi che
impiccano le galline, maiali che diventano macellai.
- Ore 17, Sala Liguria
I gesuiti del Paraguay, con Paolo
Collo. Utopia, Città del Sole, Regno di Dio sulla Terra,
Impero gesuitico del Paraguay, Repubblica gesuitica dei Guarani,
Repubblica comunista-cristiana.
- Ore 18, Sala del Maggior Consiglio
Il futuro dell'utopia, con
Luciano Canfora. Al centro di questo tentativo di
far previsioni sulla possibile ulteriore sopravvivenza di un
atteggiamento etico-politico (l’utopia) che ciclicamente viene dato
per spacciato vi è la discussione sulla «modificabilità» della
natura umana: una questione che ottenne nel mondo antico, greco e
romano, risposte per lo più paralizzanti e che si intreccia con le
grandi «religioni di salvezza» per sfociare nella grande speranza
novecentesca della formazione dell’«uomo nuovo».
«Questa è la mia prima Storia in Piazza - racconta
Serena Bertolucci, nuova direttrice di Palazzo Ducale
- Credo che sia sempre importante riflettere attorno al
senso della memoria. Tutti noi siamo
migranti, soprattutto nel tempo: credo
che questa edizione della Storia in Piazza a tema Utopia
inserisca all'interno del bagaglio culturale
delle persone qualcosa di importante per il viaggio».
Di Fabio Liguori